A.I.S.P.E.S. Associazione Internazionale Studio Peperoncino e Solanacee
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Congresso di Verona 27-28 agosto 2011
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LE PERSONE: CASALI, BIANCHETTI, BARBOZA
Non abbiamo utilizzato alcun aiuto "locale" nei due viaggi.
In entrambi i casi siamo partiti senza preavvisare nessuno (solo pochi fedelissimi ne erano al corrente) per evitare
eccessive attese sui possibili, ma incerti, risultati.
Alcune persone ci sono state però di grande aiuto prima, durante e dopo il viaggio.
In particolare dobbiamo ringraziare tre grandi studiosi dei Capsicum selvatici:
il botanico brasiliano prof. Luciano De Bem Bianchetti
l'agronomo brasiliano prof. Vicente Wagner Dias Casali
la botanica argentina prof. Gloria Estela Barboza
Il prof. Luciano Bianchetti già un anno prima del viaggio ci ha fornito informazioni e fotografie (in particolare gli originali a
colori delle foto pubblicate in b/n su [ThreeNewSpecies], ma soprattutto ci ha messo in contatto con il prof. Casali (a
breve spiegheremo il motivo)
Dopo il viaggio, ci ha fornito preziose indicazioni per interpretare al meglio i nostri risultati e ha elogiato ampiamente il
nostro operato, al punto da invitarci a considerarlo "partner" del viaggio.
Ci ha anche inviato graditissimi regali: pubblicazioni sui Capsicum edite dall'Embrapa (in doppia copia) con dedica
personale (in italiano!) ai "cacciatori di Capsicum"!
Anche il prof. Reifschneider ha voluto aggiungere auguri e saluti.
La prof. Gloria Barboza ci ha pure fornito utili informazioni, in particolare sul C.parvifolium (ne parleremo a breve),
arrivando a ipotizzare collaborazioni future e un possibile viaggio comune.
Il prof. Casali l'abbiamo conosciuto di persona, presso l'università di Viçosa dove dirige l'istituto di Fitotecnia.
Il motivo del nostro
interesse era il C.parvifolium.
Questa specie non è endemica del sud-est del Brasile, ma piuttosto del nord-est, precisamente del bioma semi-arido
denominato "caatinga".
La ricerca sul campo era fuori dalla nostra portata (servirebbe un viaggio apposito), ma sapevamo che alcune piante
erano coltivate dal prof. Casali e abbiamo cercato di contattarlo per pianificare una visita.
Dopo un primo contatto (ancora prima di progettare il viaggio in Brasile) il prof. Casali non aveva più risposto a nostre
email; probabilmente riceve molte richieste, tipicamente di invio semi ...
Fortunatamente, dopo aver visto i risultati del nostro primo viaggio, il prof. Bianchetti si è impegnato a metterci in contatto
con Casali e (non ci speravo!) l'ha fatto davvero!
È stato così possibile incontrare il prof.Casali, parlare con lui di Capsicum per oltre un'ora e poi vedere le sue due piante
di C.parvifolium.
Si è trattato di un'esperienza indimenticabile; non capita tutti i giorni di poter scambiare idee con un grande esperto,
presente o coinvolto in tutte le spedizioni di ricerca sui Capsicum negli ultimi 25 anni.
L'intero colloquio (in inglese) è stato improntato a grande cordialità, direi quasi amicizia.
Sicuramente ha contribuito a sciogliere il ghiaccio un piccolo episodio iniziale che val la pena raccontare.
Caro Claudio (un “cacciatore di
Capsicum”), ecco un libro che mostra
alcuni dei nostri lavori.
Vorrei congratularmi con voi per
l’iniziativa, la perseveranza e risultati
con il nativo peperoni in Brasile (e
anche con peperoni da altre località).
Un forte abbraccio dal partner
brasiliano
Brasilia (BSB), Lulho de 2011
L.Bianchetti
Auguri, Francisco Reifschneider
Marco,
ecco un secondo libro del stesso
grupo brasiliano
Saluti, luglio 2011
Francisco Reifschneider
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Appena arrivati, il prof. ci ha fatto accomodare in una sala riunioni e si è scusato per doversi assentare alcuni minuti per
completare un'altra attività; per farci passare il tempo (davvero pochi minuti) piacevolmente, ci ha fatto vedere un libro sui
Capsicum (lo stesso che ora abbiamo con dedica di Bianchetti)
Tra tante informazioni, abbiamo subito puntato l'unica pagina sui wild dove campeggiava la famosa, unica foto in
circolazione del C.friburgense.
Quando Casali è ritornato, avevamo ancora aperto il libro su quella pagina; il prof. puntando il dito sulla foto ha detto
"This is very nice!"; Marco gli ha fatto prontamente vedere sulla sua digitale le "nostre" foto del C.friburgense, scattate
solo tre giorni prima, e il professore ha sorriso in modo molto eloquente ... indubbiamente bravi "cacciatori di wild" !
Il prof. si è sicuramente gustato il nostro stupore al momento della visita dei C.parvifolium; lasciandoci andare avanti
verso le serre dell’Istituto, all’interno dell’organizzatissimo campus, ci ha fatto passare in pratica "sotto" le piante senza
che ce ne accorgessimo, per poi farci tornare indietro ridacchiando tutto contento.
Non ne conoscevamo l'aspetto complessivo (sono molto diversi dai Capsicum del SE del Brasile) e certo non ci
aspettavamo piante tanto imponenti!
Le due piante sono formate da una serie impressionante di fusti, alte circa 5 m e con un diametro della chioma altrettanto
grande.
Quando il prof. Casali ci ha detto che dall'anno prossimo sarà in pensione, gli abbiamo detto che avrà molto tempo da
dedicare alla ricerca dei wild; la sua risposta ci ha riempito di orgoglio: "Possiamo andare insieme".