intr
o
1860-
1880
micr
ostorie
tr
a ’800 e ’900
1915-
1918
anni ’20 e ’30
1940-
1945
oggi
41
Attività educative e ricreative
11
Oltre alle quotidiane lezioni, fin dai primi
decenni la Scuola Normale femminile
organizzava anche gite ed escursioni
in campagna. I costi per le gite erano
sostenuti dai genitori e la partecipazione
era facoltativa. Abbiamo notizia di gite a
Milano, a Venezia, a Firenze, forse utiliz-
zando il treno e inaugurando così la rete
ferroviaria appena creata dai governi della
Destra storica.
A proposito delle gite, nel Consiglio
direttivo del 23 marzo 1872, di cui si
conserva il verbale, il rappresentante
della Provincia esprime i propri dubbi
in quanto
gli sembra che cotali viaggi
abbiano un so che di signorile, che non
troppo si addice a giovani avviate alla modesta carriera
del magistero elementare, mentre il direttore Francesco
Bertolini difende gli effetti didattici ed educativi dei
viaggi di istruzione e replica:
questa scuola normale
essendo il solo istituto superiore femminile esistente
nella provincia, al medesimo fanno capo anche giovani
di civile condizione, le quali intendono puramente
giovarsi dei mezzi di istruzione che l’istituto somministra
per compiere la propria cultura intellettuale. Bertolini
aggiunge inoltre qualche dato sull’organizzazione:
si è
Frontespizio della
Relazione del direttore
Francesco Bertolini
per l’anno scolastico
1870-1871 (Biblioteca
Comunale dell’Archi-
ginnasio di Bologna)
42
avuta dal Municipio fiorentino, dietro preghiera fattagli
dall’on. facente funzioni di sindaco, conte Malvezzi,
la offerta tanto di un locale conveniente per ospitare
le allieve, quanto di un dimostratore dei pubblici
monumenti; promette infine che avrebbe raccomandato
le allieve al comm. Pasquale Villari, l’insigne
meridionalista e poi ministro della Pubblica Istruzione,
della cui amicizia si onora.
Altri svaghi erano rappre-
sentati da spettacoli teatrali
allestiti dalle alunne convittri-
ci in occasione del Carnevale.
Grande animatore ne era il
Maestro Federico Parisini,
insegnante di
Canto nella
scuola, compositore fecondo
e autore di diversi manuali.
Parisini compone le musiche
su libretti scritti dal prolifi-
co marchese Filippo Calvi,
autore anche di drammi lirici
e di un melodramma semi-
serio rappresentato al
Teatro
comunitativo di Bologna.
Nel Carnevale del 1870 i
due autori realizzarono
Le
sartine: scherzo comico per
voce, coro e pianoforte, dedicandolo
all’egregia Direttrice
(del convitto)
Sig. Teresa Rossi, per il cui compleanno
Parisini scrive anche un canto celebrativo, intonato dalle
allieve convittrici.
L’anno successivo fu messo in scena un altro scherzo
comico, sempre per voce, coro e pianoforte ma dedicato
in questo caso
all’Ill.mo Signor Direttore (della scuola)
Cav. e Prof. Francesco Bertolini: Jenny, operetta am-
Frontespizio dello
spartito di Le sartine:
scherzo comico
,
eseguito dalle allieve
convittrici
della Scuola
Normale femminile
nel carnevale del 1870
(Accademia Filarmo-
nica di Bologna)
43
bientata
nella stanza di studio
di una maestra di musica, nella
quale la più provetta delle allieve
(Jenny, appunto), impaziente di
andare in scena, organizza una
protesta contro la maestra, da lei
accusata di ritardare il momen-
to dello spettacolo; la fine è
comunque lieta, e il coro delle
allieve canta
Evviva il giubilo /
De’ nostri cor! Nel Carnevale del
1873 fu la volta di
Amore e fede:
scene campestri, e nello stesso
Carnevale – come ci informano
i verbali del Consiglio Direttivo
del 19 dicembre 1872 e del 30
gennaio 1873 – fu organizzato
anche uno spettacolo di prosa,
in cui furono rappresentate una
commedia in tre atti,
Le due sorelle o la zingara, e una
farsa,
Le cento astuzie, entrambe di Raffaello Altavilla.
Ad aiutare le allieve, una vera
artista drammatica: Amalia
Bettini, attrice di rinomanza nazionale (fu oggetto, tra
l’altro, dell’ammirazione di Gioachino Belli e di Stendhal),
ritiratasi dalle scene trent’anni prima, a seguito del matri-
monio con il bolognese Minardi.
Dopo questi fulgori la vivace stagione di
ricreamenti del
Carnevale della Scuola Normale subisce però una battu-
ta d’arresto: nel 1873-1874, infatti, si negano alle convit-
trici le rappresentazioni teatrali, sia perché si ritiene che
rappresentino una perdita di tempo a causa delle prove,
sia per tutelare la salute delle alunne, che avevano preso
infreddature. Già nel Carnevale successivo, peraltro, sem-
bra notarsi un parziale ripensamento, dal momento che
il maestro Parisini prepara le alunne per due saggi dati
nelle due ultime sere di carnevale.
Frontespizio dello
spartito di Jen(n)y:
scherzo comico in un
atto
, eseguito dalle
allieve convittrici della
Scuola Normale fem-
minile nel carnevale
del 1871 (Accade-
mia Filarmonica di
Bologna)