XXV
non abbiamo affatto creduto a nulla di ciò: e infatti non riteniamo che uomini che
fanno parte del nostro impero osino fare una cosa di tal genere e portare disonore
alla propria stirpe e mescolare i nomi.
1 Perciò abbiamo voluto sia indagare su ciò, e se qualcosa di simile è stato
commesso, condurre i delinquenti all’estremo castigo. Ma poiché è anche passato
molto tempo e non crediamo che sia stato commesso un delitto di tal genere, se
tuttavia fosse accaduto qualcosa simile, una volta passato, comunque stiano le
cose, siamo indulgenti con quelli che abitano le province di Osroene e
Mesopotamia a causa delle invasioni avvenute in esse in vario modo e
soprattutto perché si dice che abbia commesso questi delitti al massimo gente di
campagna e permettiamo che ciò che è ora in questa condizione resti così, non
indagando con troppo zelo su nessuna di queste cose che sono state
eventualmente commesse in questo ambito fino alla nostra recente sacra
costituzione, ma decretiamo di proibire ogni indagine di tal genere su questa
materia contro persone e cose che riguardano gli abitanti delle province stesse.
Ma se qualcuno abbia osato o osi fare qualcosa di simile dopo la nostra legge
promulgata poco fa su questa materia, vogliamo che quello subisca gli estremi
supplizi e sappia costui che non sostituiremo con pene pecuniarie ma
perseguiteremo sia lui sia la moglie sia i figli nati da nozze illecite contratte dopo
la nostra sacra costituzione, come è stato detto, e che lo esporremo a un pericolo
mortale e alla pena patrimoniale, non risparmiando nessuno, né se di più alta né
se di più bassa condizione sociale o ricchezza o sacerdozio (anzi ciò è ancora più
inopportuno) ma punendo tutti allo stesso modo conserveremo l’ordine usuale e
degno delle leggi romane, portando via non solo parte del patrimonio ma la
totalità e parte del corpo e se avremo scoperto nozze illecite contratte in modo
sconveniente, anche la stessa vita: così che nessuno può sfuggire al fatto di
seguire nell’empietà gli esempi del vicini. È necessario infatti sapere ciò che è
giusto e conveniente e stimolare gli altri a tale emulazione ed (è necessario) che
gli stessi non facciano ciò che è contro le leggi e che non ricorrano a una
imitazione reciproca. Pertanto vogliamo che ciò sia assicurato nelle predette
province cosicché sia le cariche civili sia militari garantiscono ciò e fanno in modo
che le pene siano inflitte ai colpevoli. Vogliamo che ciò divenga palese per mezzo
di editti a quelli che si trovano nella provincia, secondo il tuo precetto, da
magistrati in loco, se non vogliono subire le pene estreme e la perdita delle cariche
e dei beni, nel caso abbiano abbiano trascurato qualcuna di queste cose.
epil. Ciò che ci piacque venga dichiarato attraverso questa sacra
prammatica forma e la tua gloria curi di portarlo a buon fine.
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