Rivoluzione: Russia, 1914-1917



Yüklə 5,83 Mb.
Pdf görüntüsü
səhifə6/175
tarix19.07.2018
ölçüsü5,83 Mb.
#56872
1   2   3   4   5   6   7   8   9   ...   175

Guerra, impero, rivoluzione: Russia, 1914-1917
18
colo drappello di deputati collocati all’estrema sinistra (bolscevichi, menscevichi 
e trudoviki). I deputati avevano manifestato il proprio incondizionato sostegno 
all’azione del governo e un leader dell’opposizione come il costituzionalista-de-
mocratico Pavel Miljukov, che fino alla dichiarazione di guerra tedesca era stato 
molto critico nei confronti del coinvolgimento russo nel conflitto, aveva espresso 
l’intenzione di sospendere ogni contenzioso con il governo fino alla vittoria, di 
accantonare le rivendicazioni della propria parte politica al fine di favorire la pie-
na compattezza del paese attorno alla guida dello zar nella lotta contro il nemi-
co
21
. Nello stesso giorno la redazione di «Den’» così si rivolgeva ai propri lettori: 
in determinati periodi della propria vita i popoli sono chiamati a sostenere esami di 
maturità civile. Appunto questo esame è stato appena brillantemente superato dalla 
Russia. Popolosa e plurilingue, divisa in classi reciprocamente ostili, essa ha messo da 
parte le discordie interne e si è unita in un grande sentimento di difesa della patria co-
mune (…) Forse per la prima volta da quando esistono i nostri ordinamenti legislativi, 
il governo si presenterà oggi alla Duma di Stato per ottenere il sostegno della rappre-
sentanza nazionale. Per la prima volta “loro” non si contrapporranno a “noi”. Poiché 
adesso “loro” e “noi” non sono più nemici (…) si sono rivelate errate le congetture sullo 
spirito civile “sottosviluppato” e sulla “perfidia” delle popolazioni non russe. La Russia 
ha superato brillantemente l’esame. Essa è unita
22
.
Il giorno successivo anche il conservatore «Novoe vremja», nell’editoriale La 
Russia unitaria
23
, presentava ai propri lettori un resoconto entusiasta della seduta 
della Duma, spendendo parole di elogio persino per l’intervento di Miljukov, og-
getto ancora nel recente passato di pesanti e reiterate critiche. Il 31 luglio il quoti-
diano russo a maggior tiratura, «Russkoe slovo», di orientamento liberale-democra-
tico, pubblicava un editoriale intitolato La guerra. L’unità nella lotta che recitava: 
Della vittoria contro i tedeschi (…) non si può dubitare (…) ma ancora più importante 
è quello straordinario entusiasmo che ha pervaso le nazioni (…) la storia non conosce 
21
  Cfr. M.K. Stockdale, Paul Miliukov and the Quest for a Liberal Russia, 1880-1918, Ithaca and 
London, Cornell University Press, 1996, pp. 211-219. La Stockdale opportunamente rileva che 
nelle Vospominanija scritte da Miljukov ormai da esule in Francia la sezione che tratta questo 
periodo è intitolata Svjaščennoe edinenie, vale a dire Unione sacra. 
22
  «Den’», 26 luglio 1914.
23
  Edinaja Rossija, in «Novoe vremja», 27 luglio 1914.


Capitolo I.  La Russia nella Prima guerra mondiale
19
una guerra che sia stata ispirata da un così alto spirito di disinteresse e di ardente idea-
lismo. In Russia, Inghilterra, Francia e Belgio sono egualmente scomparsi le polemiche 
di partito, i contrasti nazionali, la lotta di classe. Le grandi democrazie d’oltremare, 
che fanno parte dell’impero britannico mondiale, per prime si sono affrettate a rispon-
dere all’appello (…) Un quadro non meno maestoso di completa unificazione di tutti 
i popoli e le stirpi, che abitano le sconfinate pianure dalla Vistola all’Amur, presenta la 
Russia (…) Nella grande Russia c’è posto per tutti i figli della patria comune, quale che 
sia la lingua che essi parlano (…) il sangue versato insieme stringerà ancor più stretta-
mente tutti i popoli della Russia intorno alla bandiera comune e li unirà in un’unica 
famiglia affratellata
24

Era iniziata la stagione del vnutrennyj mir
25
, dell’unità patriottica delle princi-
pali forze politiche, sociali, intellettuali attorno alle priorità imposte dalla guerra. 
Il ricordo di quei giorni, oscurato nella tradizione sovietica, o svuotato attraverso 
il ricorso allo stereotipo della «guerra imperialista», è invece ben presente nelle 
testimonianze, oltre che degli osservatori stranieri, dei numerosi russi, già mem-
bri del regime zarista, costretti all’esilio
26
. Caso esemplare di «memoria divisa», 
tale ricordo è stato tenuto vivo prevalentemente nelle rievocazioni degli ambienti 
dell’emigrazione russa, per molto tempo i soli davvero interessati ad attribuire 
all’esperienza della Prima guerra mondiale un posto di rilievo nella storia russa 
recente, e anzi a valorizzarla come ultimo momento «onorevole» prima della ca-
tastrofe rivoluzionaria
27
.
Il pubblicista e giurista D. Muretov avrebbe tracciato nella primavera del 
1915 il seguente bilancio della stagione del vnutrennyj mir
la società russa nei giorni più duri si è dimostrata all’altezza degli eventi. Essa ha accolto 
la guerra con la stessa unanimità con la quale è stata accolta dalla società tedesca (…) i 
primi giorni di guerra sono trascorsi (…) mai è stato vissuto qualcosa di così nuovo per 
l’intelligencjia russa da risultare del tutto inatteso anche per essa stessa
28

24
  Vojna. Edinenie v bor’be, in «Russkoe slovo», 31 luglio 1914.
25
  Letteralmente «pace interna».
26
  Ad esempio Arch. Jakontov, Pervyj god vojny, in «Russkoe prošloe. Istoriko-dokumental’nyj 
almanach», VI, 7, 1996, pp. 245-348.
27
  A. J. Cohen, Oh, That! Myth, Memory and World War I, cit., pp. 71-78.
28
  D. Muretov, Pravda našej vojny, in «Russkaja mysl’», 4, 1915, riprodotto in S. Sergeev, Nacija 
i imperija v russkoj mysli načala XX veka, Moskva, SKIMEN, 2003, p. 170. Cfr. anche, per 


Yüklə 5,83 Mb.

Dostları ilə paylaş:
1   2   3   4   5   6   7   8   9   ...   175




Verilənlər bazası müəlliflik hüququ ilə müdafiə olunur ©genderi.org 2024
rəhbərliyinə müraciət

    Ana səhifə