Guerra, impero, rivoluzione: Russia, 1914-1917
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tuate nei primi anni del regime bolscevico avessero
avuto radici nella mobilita-
zione totale del periodo di guerra, nell’espansione dell’intervento statale attuata
dal regime zarista e poi dal Governo provvisorio in settori come gli approvvigio-
namenti alimentari
9
. P. Gatrell ha indagato su economia e società nel periodo
bellico e ha ricostruito la tormentata vicenda dei rifugiati dalle regioni periferiche
dell’impero minacciate o conquistate dal nemico, aprendo squarci interessanti
sul tema delle politiche concernenti le nazionalità attuate dallo zarismo durante
la guerra
10
. M. von Hagen ha affrontato il complesso nodo della «mobilitazione
dell’etnicità» durante la guerra rivolgendo particolare attenzione alla questione
ucraina e all’occupazione russa della Galizia
11
. J.
Sanborn ha indagato sui temi
della coscrizione militare obbligatoria, della risposta popolare alla mobilitazione
generale, del nesso tra guerra totale e politicizzazione delle masse, ponendo al
centro dei propri interrogativi il nodo cruciale dell’identità nazionale russa e dei
processi di nazionalizzazione
12
. Si tratta dello stesso nucleo tematico e problema-
tico che ispira le ricerche di E. Lohr sul trattamento subito durante la guerra dai
sudditi dell’impero appartenenti a nazionalità non russe, considerate inaffidabili
o in combutta con il nemico,
o sulla eco nella stampa del Vnutrennyj mir (corri-
spettivo russo delle Unioni sacre) che caratterizza i primi mesi di guerra
13
.
Particolarmente stimolanti, dal nostro punto di vista, sono inoltre alcuni
spunti suggeriti da uno studio di M. K. Stockdale sui progetti di commemo-
9
P. Holquist,
Making War, Forging Revolution. Russia’s Continuum of Crisis, 1914-1921, Cam-
bridge, Mass., Harvard University Press, 2002.
10
P. Gatrell,
A Whole Empire Walking. Refugees in Russia during the World War I, Bloomington,
Indiana,
Indiana University Press, 1999; P. Gatrell,
Russia’s First World War,
cit.
11
M. von Hagen,
The Great War and the Mobilization of Ethnicity in the Russian Empire, in
Post-Soviet Political Order: Conflict and State Building, a cura di B.R. Rubin – J. Snyder, London
and New York, Routledge, 1998, pp. 34-49; M. von Hagen,
War in a European Borderland.
Occupation Plans in Galicia and Ukraine, 1914-1918,
Seattle and London, University of Wa-
shington Press, 2007.
12
J. Sanborn,
The Mobilization of 1914 and the Question of the Russian Nation: a Reexamination,
in «Slavic Review», LIX, 2, 2000, pp. 267-289; J. Sanborn,
Drafting The Russian Nation. Mili-
tary Conscription, Total War and Mass Politics. 1905-1925, DeKalb, Illinois, Northern Illinois
University Press, 2003.
13
E. Lohr,
Nationalizing the Russian Empire. The Campaign against Enemy Aliens during World
War I, Cambridge, Mass., Harvard University Press, 2003; E. Lohr,
The Russian Press and the
«Internal Peace» at the Beginning of World War I, in
A Call to Arms: Propaganda and Public Opi-
nion in Newspapers during the Great War, a cura di T. Paddock, Westport, CT, Praeger, 2004,
pp. 91-113.
Capitolo I. La Russia nella Prima guerra mondiale
15
razione dei defunti elaborati durante i primi anni del conflitto
14
: essi furono
definitivamente accantonati nel periodo 1918-21, e ai cimiteri toccò addirittura
la triste sorte di essere spianati dalle ruspe
15
, mentre nel resto dell’Europa, finita
la guerra, si procedeva a realizzare su vasta scala monumenti commemorativi e a
elaborare la memoria e il lutto. La disparità degli esiti finali ha
per lungo tempo
oscurato il fatto, storicamente rilevante, che nel 1914-16 in Russia la progetta-
zione delle iniziative commemorative era stata analoga a quella che si verificava
negli altri paesi europei coinvolti nel conflitto. Si comprende bene perciò quanto
sia necessario restituire all’analisi storica gli anni della guerra nella loro specifica
contestualizzazione e singolarità, e sono maturi i tempi per una loro riconsidera-
zione meno teleologicamente subordinata al periodo 1917-21.
La recente storiografia insomma ha operato una decisa frattura con la tradizio-
ne precedente, sovietica e anche internazionale, e ha collocato
lo studio della Prima
guerra mondiale al centro di una riconsiderazione interpretativa più saldamente an-
corata a una prospettiva pan-europea: sono stati messi a fuoco i processi di nazio-
nalizzazione delle masse attraverso lo studio della gestione e riorganizzazione della
leva obbligatoria e delle forze armate, dell’organizzazione economica, dell’utilizzo
a fini propagandistici dei mezzi di comunicazione di massa, delle politiche di tra-
sferimento delle popolazioni non russe dalle periferie (
okrainy) alle regioni interne
dell’impero. È stata così aperta la strada a una più articolata rilettura di fenomeni
quali il successo inaspettato della mobilitazione generale nell’estate del 1914, l’unità
patriottica che caratterizza
le prime fasi del conflitto, il diffondersi di una produzio-
ne massiccia di letteratura e immagini popolari concernenti la guerra. Tale rilettura
può giovarsi anche del corposo e stimolante dibattito sviluppatosi nell’ultimo ven-
tennio attorno al controverso tema dell’identità nazionale/imperiale russa.
In questa sede ci si è posti l’obiettivo, attraverso un primo vaglio, ancora
molto parziale, della ricchissima produzione a stampa del periodo di guerra (pe-
riodici, quotidiani, pamphlets, ma anche raccolte di saggi, volumi collettanei
d’occasione etc.), di cominciare a mettere a fuoco orientamenti culturali e atteg-
giamenti intellettuali non sempre sufficientemente analizzati in virtù della rimo-
zione prodotta dalla brusca torsione della memoria storica. La ricchezza tematica
14
M.K. Stockdale,
United in Gratitude. Honoring Soldiers and Defining the Nation in Russia’s
Great War, in «Kritika: Explorations in Russian and Eurasian History», VII, 3, 2006, pp. 459-
485.
15
Cfr. anche P. Gatrell,
Russia’s First World War, cit., pp. 258-259.