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Abstracts, Curricula e Parole chiave
Two very important data are stressed: the millennial duration of the Jewish presence in the
island, uninterruptedly from the first century to the fifteenth century (1492) and the demographic
importance: in the
Middle Ages, for instance. in Sicily there are more Jews than in the rest of Italy.
Parole chiave: ebrei, medioevo, Sicilia, diaspora.
Key words: Jews, Middle Ages, Sicily, Diaspora.
Luciana Pepi si è laureata in Filosofia a Palermo, dove ha anche conseguito il Dottorato
di ricerca. Ha trascorso lunghi periodi di studio all’Università ebraica di Gerusalemme, dove ha
approfondito lo studio della filosofia ebraica medievale. Dal 2005 è ricercatrice presso l’università
degli Studi di Palermo ed insegna: Storia del pensiero ebraico e Lingua e Cultura Ebraica. Ha al suo
attivo numerose pubblicazioni tra cui ricordiamo: a
natoLi
J
a
’
aqov
,
Il pungolo dei discepoli. Il sapere
di un ebreo e Federico II, Introduzione, Traduzione e Note a cura di L. Pepi, (Machina Philosophorum)
Officina di Studi Medievali, Palermo 2004; L. P
ePi
. – F. s
eRaFini
,
Corso di ebraico biblico. San Paolo,
Milano 2006;
Lettori e Letture di Mosè Maimonide nell’Italia meridionale durante il medioevo in
Materia Giudaica vol. XI, Giuntina 2007;
La dignità dell’uomo nell’ebraismo in
Colloqui sulla dignità
dell’uomo, Aracne editrice, Roma 2007.
E-mail: pepil@unipa.it
Salvatore D’a
Gostino
:
La Sicilia di Federico III d’Aragona
Federico III d’Aragona, terzogenito di re Pietro il Grande d’Aragona e Costanza (figlia di re
Manfredi di Sicilia), già Luogotenente del
Regnum per il fratello Giacomo II (1291), fu incoronato
nel 1296 Re di Sicilia per volontà del Parlamento. Il suo regno fu caratterizzato prevalentemente dal
continuo stato di guerra con il papato e gli Angiò di Napoli, per il riconoscimento del titolo di Re di
Sicilia. Con la pace di Caltabellotta (1302) Federico ottenne il titolo di
Rex Trinacriae. Alla sua morte
(1337) il Regno sarebbe dovuto tornato in mano agli Angiò, legittimi detentori del titolo.
Frederick III of Aragona, the third-born son of King Peter the Great of Aragona and Constance
(the daughter of King Manfred of Sicily), former Lieutenant of the
Regnum for his brother James II
(1291), in 1296 was crowned King of Sicily at the behest of the Parliament. His kingdom was primarily
characterized by a continual state of war with the papacy and with the Anjous in Naples, for recognition of
the title of King of Sicily. With the peace of Caltabellotta (1302) Frederick got the title of
Rex Trinacriae.
On his death (1337) the Kingdom
was to go back to the Anjous, the legitimate holders of the title.
Parole chiave: Sicilia, Federico III d’Aragona, angioini, Vespri siciliani, Pace di Caltabellotta.
Key words: Sicily,
Frederick III of Aragona, Angevins, Sicilian Vespers, Peace of Caltabellotta.
Salvatore D’Agostino è nato a Palermo nel 1977. Si è laureato in Filosofia nel 2004 presso
l’Università degli Studi di Palermo, con una tesi dal titolo
Scientia e Natura in Michele Scoto. Nel 2010
ha conseguito, presso l’Università degli Studi di Messina, Facoltà di Scienze Politiche, il Dottorato di
Ricerca Internazionale (Ph.D.) in Storia e Comparazione delle Istituzioni Giuridiche e Politiche Europee,
con una tesi dal titolo
Dalla teologia alla politica. Arnau de Vilanova e Federico III d’Aragona, re di
Trinacria. Attualmente collabora con L’Officina di Studi Medievali dove prosegue i suoi studi su Arnau
de Vilanova e sulla dominazione aragonese in Sicilia; è redattore delle riviste «Mediaeval Sophia» e
«Schede Medievali». Ha al suo attivo saggi e studi.
E-mail: dagostinosalvatore@gmail.com
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Abstracts, Curricula e Parole chiave
Vincenzo M. C
oRseRi
,
Religione e politica in Europa nella prima metà del
quattrocento. Cusano e Piccolomini a Basilea
Lo studio intende tratteggiare alcuni aspetti del rapporto umano e intellettuale intercorso fra
Nicola Cusano ed Enea Silvio Piccolomini a partire dalle esperienze condivise durante le movimentate
fasi iniziali del Concilio ecumenico di Basilea (1431-1449). Entrambi rappresentano, seppure su piani
operativi diversi, la presa di coscienza della loro epoca, ovvero il meglio della cultura umanistica
europea intervenuta, in un perfetto connubio di
vita activa e
vita contemplativa,
a risolvere una tra le
più complesse e drammatiche questioni politico-culturali del tempo.
The essay intends to outline some aspects of the human and intellectual relationship between
Nicola Cusano and Enea Silvio Piccolomini starting from the experiences they shared during the lively
initial phases of the ecumenical Council of Basel (1431-1449). Both represent, though on different
operational planes, achievement of awareness of their epoch, that is to say the best of European
humanistic culture that intervened, in a perfect blending of
active life and
contemplative life, to solve
one of the most complex and dramatic political-cultural issues of the day.
Parole-chiave: Nicola Cusano, Enea Silvio Piccolomini, Chiesa Cattolica, Concilio di Basilea,
ecumenismo, umanesimo.
Key words: Nicola Cusano, Enea Silvio Piccolomini, Catholic Church, Council of Basel, ecumenicalism,
humanism.
Vincenzo M. Corseri, nato nel 1976 a Castelvetrano (Tp), si è laureato in filosofia presso
l’Università degli Studi di Palermo. È redattore di «Schede Medievali» e «Mediaeval Sophia».
Ha collaborato con la Facoltà Teologica di Sicilia alla redazione del
Dizionario Enciclopedico dei
Pensatori e Teologi di Sicilia. Secc. XIX-XX (Roma-Caltanissetta 2010). Attualmente sta svolgendo
un dottorato di ricerca in Filosofia (XXIII ciclo) presso il Dipartimento di Filosofia, storia e critica
dei saperi (FIERI-AGLAIA) dell’Università degli Studi di Palermo, con una tesi sul linguaggio della
concordantia nel pensiero politico-religioso di Nicola Cusano. Tra le sue recenti pubblicazioni, si
segnala: Vis
assimilativa e soggetto conoscente nell’umanesimo di Nicola Cusano, in L. P
aRisoLi
(a
cura di),
Il soggetto e la sua identità. Mente e norma, Medioevo e Modernità, Palermo, Officina di Studi
Medievali 2010, pp. 111-122.
E-mail: vincenzo.corseri@gmail.com
Flavia B
uZZetta
,
Aspetti della magia in epoca tardo-medievale
La magia, considerata in una prospettiva generale, si presenta come una complessa forma di
sapere di cui gli studi critici mettono in evidenza la ricchezza e la varietà di manifestazioni. In questa
relazione la magia è considerata come una forma specifica d’interpretazione del reale e come una
peculiare tipologia di “razionalità” sottesa alla elaborazione di una strutturata visione del mondo in cui
concorrono
istanze fisiche, cosmologiche, metafisiche, teologiche, etiche, antropologiche.
Magic, considered in a general perspective, appears as a complex form of knowledge whose
richness and variety of manifestations is highlighted by critical studies. In this relationship, magic is
considered as a specific form of interpretation of reality and as a peculiar typology of “rationality”
underlying the working out of a structured vision of the world to which physical, cosmological,