L. Del Pistoia


Nel 1882 un chirurgo (Pèan) usa l’asportazione dell’ovaia per curare l’isteria



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Nel 1882 un chirurgo (Pèan) usa l’asportazione dell’ovaia per curare l’isteria.

  • A Londra (Baker-Brown), a Vienna (Brawn) e ad Heidelberg (Friedrich) si tenta la rimozione chirurgica o la cauterizzazione del clitoride.



  • Charcot si occupa della fisiologia dell'ipnotizzato, dei suoi movimenti, dei suoi riflessi ma tralascia i fenomeni psicologici.

    • Charcot si occupa della fisiologia dell'ipnotizzato, dei suoi movimenti, dei suoi riflessi ma tralascia i fenomeni psicologici.

    • H. Bernheim (1840-1919) sostiene che molte delle manifestazioni osservate sono conseguenza delle suggestioni da parte dell’ipnotizzatore.

    • Bernheim progressivamente inizia ad utilizzare sempre meno la metodica ipnotica, osservando come gli effetti che si ottenevano con l'ipnosi potevano essere ottenuti anche con forme di suggestione vigile che chiama psicoterapia.



    Il mesmerismo e i fenomeni ipnotici nelle isteriche sollevano l’attenzione sulle cosiddette nevrosi – che erano state perse di vista nel trambusto sollevato dal progresso dell’anatomia, della fisiologia e della neurologia, nonché dalla riorganizzazione degli ospedali per alienati.

    • Il mesmerismo e i fenomeni ipnotici nelle isteriche sollevano l’attenzione sulle cosiddette nevrosi – che erano state perse di vista nel trambusto sollevato dal progresso dell’anatomia, della fisiologia e della neurologia, nonché dalla riorganizzazione degli ospedali per alienati.

    • Inizia a farsi strada l’idea che alla base di esse vi possano essere fenomeni di natura psicologica più che fisiologica.

    • P.J. Moebius (1853-1907) e A. Strümper (1853-1925) ritengono che l’isteria sia una malattia mentale in cui le rappresentazioni mentali producono sintomi fisici.



    Per P.C. Dubois (1848-1918) sono i fattori affettivi all’origine delle “psiconevrosi”, per le quali è utile la “cura morale”. Ritorna l’ipotesi passionale sull’origine delle malattie mentali.

    • Per P.C. Dubois (1848-1918) sono i fattori affettivi all’origine delle “psiconevrosi”, per le quali è utile la “cura morale”. Ritorna l’ipotesi passionale sull’origine delle malattie mentali.

    • Le nevrosi sono determinate da “una fantasia che causa delle passioni, che a loro volta disturbano il corpo” tramite la mente e i nervi viscerali.

    • Tale prospettiva giunge sino a Janet e a Freud, e sostiene la convinzione che nell’isteria, nell’ipocondria e in generale nelle psiconevrosi a nulla servano i farmaci e sia utile la psicoterapia.



    Fin dai primi dell’800 si fa strada l’idea che alcune forme di stanchezza, irritazione e tristezza senza cause apparenti dipenda da un’ esaurimento delle riserve energetiche del SN.

    • Fin dai primi dell’800 si fa strada l’idea che alcune forme di stanchezza, irritazione e tristezza senza cause apparenti dipenda da un’ esaurimento delle riserve energetiche del SN.

    • G. M. Beard (1839-1888) conia il termine di neurastenia per riferirsi a una condizione caratterizzata da molteplici disturbi fisici e da disturbi dell’umore e d’ansia.



    Il ventaglio dei sintomi possibili comprende ogni disturbo fisico immaginabile e anche vari disturbi mentali.

    • Il ventaglio dei sintomi possibili comprende ogni disturbo fisico immaginabile e anche vari disturbi mentali.

    • Colpisce soprattutto uomini, professionisti e intellettuali tra i 16 e i 50 anni, e comporta ansia, disturbi dell’umore, disturbi ossessivo-compulsivi e somatoformi (lo stesso repertorio attribuito all’isteria femminile). La cura è l’elettroterapia.

    • Il cervello, come una “batteria elettrica”, si esaurisce in soggetti con una specifica diatesi per difetti ereditari, perché questi posseggono già alla nascita un deficit di forza nervosa”.





    Psicologo e filosofo, allievo di Charcot.

    • Psicologo e filosofo, allievo di Charcot.

    • Si occupa degli stati isterici, degli stati dissociativi, dell’ipnosi clinica e del ruolo della memoria traumatica nello sviluppo dei sintomi nevrotici.

    • Sviluppa un'importante teoria della mente basata sul concetto di livelli funzionali.



    Nella vita mentale vi sarebbe una energia nervosa, presente in una data quantità nel singolo soggetto(vedi Beard).

    • Nella vita mentale vi sarebbe una energia nervosa, presente in una data quantità nel singolo soggetto(vedi Beard).

    • Ogni individuo nasce con una certa energia psichica e la vita si svolge secondo un bilancio fra richieste ambientali e disponibilità di energia.

    • I sintomi segnalano una debolezza dell’energia nervosa che permette una dissoluzione della gerarchia mentale per cui vengono alla luce funzioni primitive automatiche.

    • Janet sviluppa questa ipotesi applicandola all’interpretazione delle psiconevrosi: la neurastenia (isteria) e la psicastenia (disturbo ossessivo-compulsivo).



    L’idea che all’origine della vita mentale esista una energia che supporta la coscienza viene allo Janet da Cartesio e da Maine de Biran.

    • L’idea che all’origine della vita mentale esista una energia che supporta la coscienza viene allo Janet da Cartesio e da Maine de Biran.

    • Anche il filosofo W. James aveva elaborato un modello fondato sull’equazione fra vita psichica e tono energetico.


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