Fine della guerra e avvento del fascismo


Elezioni svoltesi il 6 aprile 1924 le squadre fasciste ricorsero a brogli e violenze, che vennero coraggiosamente denunciate in Parlamento dal deputato socialista Giacomo Matteotti



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Elezioni svoltesi il 6 aprile 1924 le squadre fasciste ricorsero a brogli e violenze, che vennero coraggiosamente denunciate in Parlamento dal deputato socialista Giacomo Matteotti

  • Il 10 giugno 1924 Matteotti venne rapito e ucciso

  • L’opposizione abbandonò la Camera per protesta (secessione dell’Aventino: dal nome del colle Aventino sul quale – secondo la storia romana – si ritiravano i plebei nei periodi di acuto conflitto con i patrizi, vedi Secessio plebis). La speranza era che il re avrebbe obbligato Mussolini a dare le dimissioni, ma ciò non avvenne

  • Il capo del fascismo, in un discorso alla Camera il 3 gennaio 1925, poté assumersi “la responsabilità politica, morale, storica di quanto è avvenuto”, cioè del delitto Matteotti e di tutti gli altri crimini compiuti fino ad allora dal fascismo: “Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere – disse Mussolini - se tutte le violenze sono state il risultato di un determinato clima storico, politico, morale, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico, morale io l’ho creato con una propaganda che va dall’intervento fino ad oggi”.

  • http://www.youtube.com/watch?v=SqvpcgYkQMY (ricostruzione del Discorso di denuncia di Matteotti; 8 minuti)

  • http://www.youtube.com/watch?v=e5oDJ6GMRV8 (ricostruzione del discorso di Mussolini; 2 minuti)



  • A partire dal 1925 tutti gli elementi caratteristici dello stato liberale vennero eliminati (fascistizzazione dello stato e della società civile). Leggi «fascistissime» 1925-26, ispirate dal giurista Alfredo Rocco:

    • A partire dal 1925 tutti gli elementi caratteristici dello stato liberale vennero eliminati (fascistizzazione dello stato e della società civile). Leggi «fascistissime» 1925-26, ispirate dal giurista Alfredo Rocco:

    • Soppressione libertà di stampa e Chiusura giornali antifascisti, gli altri posti sotto controllo del regime

    • Praticamente abolita la divisione dei poteri, con l’approvazione della legge sulle prerogative del Capo del Governo: nessun argomento poteva essere discusso da una delle due Camere senza la previa autorizzazione del Capo del Governo.

      • Il Capo del Governo non era più responsabile davanti alle Camere e solo il re avrebbe potuto revocargli l’incarico.
      • Mussolini quindi non poté mai prescindere completamente dalla presenza del sovrano (ciò sarà decisivo per la caduta del fascismo nel 1943).


    Vietato promuovere e costituire associazioni dirette a sovvertire gli ordinamenti dello stato e “distruggere o deprimere il sentimento nazionale”: tutti i partiti ad eccezione del PNF vennero soppressi

    • Vietato promuovere e costituire associazioni dirette a sovvertire gli ordinamenti dello stato e “distruggere o deprimere il sentimento nazionale”: tutti i partiti ad eccezione del PNF vennero soppressi

    • tutti i 123 deputati di opposizioni che parteciparono all’Aventino furono dichiarati decaduti

    • venne reintrodotta la pena di morte e fu istituito il confino di polizia

    • i sindaci e i consigli comunali, da organi elettivi, diventarono podestà e consulta di nomina governativa

    • il sindacato fascista rimase l’unico rappresentante dei lavoratori, lo sciopero fu proibito

    • istituito un Tribunale speciale, incaricato di processare tutti gli antifascisti (decine di condanne a morte, oltre 28000 anni di carcere contro gli oppositori del regime; 15000 italiani inviati al confino)



    Legge elettorale 1928 (Mussolini disse in questa occasione: «seppelliamo solennemente la menzogna del suffragio universale»): l’elettore poteva solamente dire «sì» o «no» a una lista di 400 candidati designata dagli organi supremi del fascismo.

    • Legge elettorale 1928 (Mussolini disse in questa occasione: «seppelliamo solennemente la menzogna del suffragio universale»): l’elettore poteva solamente dire «sì» o «no» a una lista di 400 candidati designata dagli organi supremi del fascismo.

    • Si tennero 2 elezioni con questo sistema:

      • Nel 1929 i contrari furono l’1,5%
      • Nel 1934 lo 0.15%


    Sigla soggetta a varie interpretazioni: «Opera Volontaria per la Repressione dell'Antifascismo», «Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell'Antifascismo», «Organo di Vigilanza dei Reati Antistatali».

    • Sigla soggetta a varie interpretazioni: «Opera Volontaria per la Repressione dell'Antifascismo», «Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell'Antifascismo», «Organo di Vigilanza dei Reati Antistatali».

    • L'OVRA è stata la polizia segreta dell'Italia fascista dal 1930 al 1943 e nella Repubblica Sociale Italiana dal 1943 al 1945. Il termine OVRA viene però comunemente utilizzato per riferirsi, più genericamente, alla polizia politica fascista attiva anche in precedenza, in particolare da dopo il 1926 (leggi fascistissime).

    • Compito dell'OVRA era la vigilanza e la repressione di organizzazioni sovversive, giornali contro lo Stato e gruppi di stranieri.

    • http://www.youtube.com/watch?v=asa9LoT2WCs (finale del film «Il sospetto», 8 minuti)



    Il Gran consiglio del fascismo dal 1928 acquisì compiti di rilevanza costituzionale, come la nomina dei candidati al parlamento e il suo parere era obbligatorio in importanti questioni, come la designazione del capo del governo e la successione al trono.

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