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trattamento medico a cui sottoporsi, mentre lo schiavo non ha avuto
alternativa. Si tratta certo di una disposizione ispirata al principio del favor
libertatis (
43
).
Nov. 142, 2 AÙtoÝj d toÝj eÙnoucisqšntaj ™crÁn mn ¢pÕ
palaiotšrwn crÒnwn, pl¾n keleÚomen éjte toÝj ¢pÕ tÁj
duodecimae
indictionis
toà
nàn
parelqÒntoj
kÚklou
eÙnoucisqšntaj par'oØtinojoàn ™n tÒpoij tÁj ¹metšraj polite…aj
™leuqšrouj enai, kaˆ kat¦ mhdšna trÒpon À oƒond»pote edoj
sunall£gmatoj e„j doule…an kaqšlkesqai, mhd sumbÒlaion
™p'aÙto‹j ¢gora‹on À „diÒceiron kaq'oƒond»pote trÒpon À kat¦
per…noian ginÒmenon À kaˆ genhsÒmenon krate‹n, ¢ll¦ mhd t¦j
legomšnaj ¢nakr…seij ™pˆ to‹j toioÚtoij g…nesqai projèpoij À
ginomšnaj
krate‹n:
¢ll¦
kaˆ
p£ntaj
toÝj
toioÚtoij
sunall£gmasi tÕ loipÕn Øpourgoàntaj t¦j ¢nwtšrw e„rhmšnaj
keleÚomen ØpostÁnai poin£j. e„ mšntoi di¦ p£qoj sumbÍ doàlon
eÙnoucisqÁnai, k¢ke‹non keleÚomen tÁj ™leuqer…aj tugc£nein: oƒ
g¦r ™x ¢rcÁj Ôntej ™leÚqeroi p£qei æj e„kÕj toioÚtῳ
perip…ptontej ˜autîn œcousin ™xous…an, ¿n ¨n qšlwsi qerape…an
˜auto‹j proj£gein. toÝj eÙnoucisqšntaj to…nun ¢pÕ toà
mnhmoneuqšntoj crÒnou ™n tÍ ¹metšrᾳ polite…ᾳ par'oƒῳd»pote
projèpῳ Ôntaj keleÚomen ¢nazhthqÁnai kaˆ ™leuqšrouj enai kaˆ
mhdšpote e„j doule…an toÚtouj kaqšlkesqai. e„ mšntoi qarr»sous…
tinej ™x aÙtîn tîn eÙnoucisqšntwn tin¦j met¦ tÕn parÒnta ¹mîn
™pisce‹n nÒmon, d…domen ¥deian kaˆ aÙto‹j to‹j eÙnoucisqe‹sin æj
¤pax ™leuqer…aj ™k toà parÒntoj ¹mîn tucoàsi nÒmou, ™ntaàqa
mn tÍ te basile…ᾳ projišnai tù te kat¦ kairÕn ¡giwt£tῳ
patri£rcV kaˆ to‹j ™ndoxot£toij ¹mîn ¥rcousi prosaggšllein, ™n
d ta‹j ™parc…aij to‹j kat¦ tÒpon Ðsiwt£toij ™piskÒpoij kaˆ
to‹j toÚtwn ¥rcousin, ™f'ú prono…ᾳ p£ntwn tîn ¹metšrwn
¢rcÒntwn kaˆ kindÚnῳ tîn peiqomšnwn aÙto‹j t£xewn e‡te ™n
KwnstantinoupÒlei e‡te ™n ˜tšrῳ oƒῳd»pote tÒpῳ tÁj ¹metšraj
polite…aj toÚtouj ™kdike‹sqai kaˆ ful£ttesqai t¾n ™k toà
parÒntoj ¹mîn nÒmou didomšnhn aÙto‹j ™leuqer…an. paride‹n g¦r
fÒnouj tosoÚtouj ginomšnouj kat¦ prÒfasin tîn t¦ toiaàta
(
43
) M
ELLUSO
, La schiavitù nell’età giustinianea, cit., pp. 108-111 ribadisce la stretta
connessione tra castrazione e condizione servile.
142
tolmèntwn ™n tÍ ¹metšrᾳ polite…ᾳ oÙdamîj ¢necÒmeqa. e„ g¦r
b£rbaroi ¢koÚsantej tîn ¹metšrwn perˆ toÚtou paraggeliîn
taÚtaj ™fÚlaxan, pîj ¨n ¹me‹j sugcwr»saimen met¦ tosaÚtaj
tîn prÕ ¹mîn bebasileukÒtwn nomoqes…aj toioàtÒn ti
¡mart£nesqai
À
¢nekd…khton
™n
tÍ
¹metšrᾳ
polite…ᾳ
katalimp£nesqai; epil. T¦ to…nun parast£nta ¹m‹n kaˆ di¦ toàde
toà qe…ou genikoà dhloÚmena nÒmou ¹ s¾ ™ndoxÒthj ™ntaàq£ te kaˆ
kat¦ cèran pr£xei kaˆ paraful£xei. Dat. XV k. Dec. Septimo
dn. Iustiniani pp. Aug. anno XXXII post cons. Basilii vc. anno
XVII [a. 558] (
44
).
Nov. 14 costituisce dunque una presa di posizione forte contro il
reato di evirazione; nella pratica però, come sottolinea giustamente Dalla,
“coll’assoggettare i colpevoli della castrazione alla pena del taglione,
contraddice alla volontà di estirpare quella prassi” (
45
).
Questa sanzione sarà abolita solo molti secoli dopo da parte
dell’imperatore Leone VI il Saggio, che in Nov. 60 rubricata Qua poena
castratores affici debeant (
46
) dichiara inaccettabile sottoporre alla medesima
mutilazione coloro che pure hanno recato oltraggio alla natura esercitando
la pratica della castrazione.
L’imperatore predispone come pene per questo reato una sanzione
pecuniaria, l’esilio temporaneo e la perdita della carica per i mandanti; la
confisca dei beni e l’esilio temporaneo per gli esecutori materiali, i quali
dovranno subire anche le misure infamanti della fustigazione e dalla tonsura.
5. Nov. 153 del 541 contro l’esposizione di infanti
Un’altra pratica esecrabile ma purtroppo diffusa a causa della
povertà e del disagio sociale dell’epoca era l’abbandono dei neonati.
(
44
) Traduzione in Appendice.
(
45
) D.
D
ALLA
,
L’incapacità sessuale in diritto romano, cit., p. 112.
(
46
) Di questa costituzione, emanata attorno alla fine del secolo IX, non disponiamo la data
esatta: cfr. Jus Graecoromanarum, ex ed. Z.
VON
L
INGENTHAL
, I, Athenis 1930, pp. 130-131.
143
Questa problematica, oltre a sollevare importanti questioni di diritto
privato – sulla portata dei diritti concernenti la patria potestas (e i connessi
limiti ai poteri del pater familias) – è rilevante anche sotto il profilo di cui ci
si occupa in questa sede, quello penale (
47
).
Va premesso che in età classica l’esposizione degli infanti non era
regolamentata dal punto di vista giuridico né costituiva un’azione
riprovevole per la morale sociale: si trattava inoltre di una pratica
esercitata non solo dai ceti meno abbienti, costretti ad abbandonare la
prole per motivi economici, ma anche da quelli più agiati, quando
volevano sbarazzarsi di figli indesiderati.
Accadeva che l’esposto venisse raccolto da terzi, i quali avevano la
facoltà di scegliere se crescerlo come libero o come schiavo,
indipendentemente dalla sua condizione d’origine; anche se il destino del
bambino era quindi rimesso alla volontà del ritrovatore, va detto che si
riconosceva comunque al dominus il diritto di rivendicare lo schiavo
abbandonato mentre – se si trattava di un uomo libero – era concesso al
pater familias di riottenere la potestà su di lui; a tutela del nato libero
sussisteva la norma secondo cui chiunque, fornito di prove, avrebbe
potuto rivendicarne la libertà nei confronti del ritrovatore che l’avesse
preso in casa come servo.
In caso di rivendicazione dell’esposto da parte di chi ne abbia la
patria o la dominica potestas, vi è fra la dottrina romanistica chi ipotizza
l’esistenza di un ius retentionis a favore del ritrovatore fino a che non abbia
ricevuto il rimborso delle spese di mantenimento ed educazione del
bambino (
48
); altri ritengono che ciò sia possibile solo nel caso di retentio di
uno schiavo, in quanto esercitare lo ius retentionis nei confronti di un uomo
(
47
) Sul tema si veda ampiamente
M.
B
IANCHI
F
OSSATI
V
ANZETTI
,
Vendita ed esposizione degli
infanti da Costantino a Giustiniano, in SDHI, XLIX, 1983, pp. 179-224,
P.
V
OCI
,
Storia della
“patria potestas” da Costantino a Giustiniano, in SDHI, LI, 1985, pp. 30-33, nonché E.
V
OLTERRA
, s.v. Esposizione dei nati (diritto greco e diritto romano), in NNDI, VI, Torino 1960,
pp. 878-879.
(
48
) Si confronti E.
V
OLTERRA
, L’efficacia delle costituzioni imperiali emanate per le provincie e
l’istituto dell’expositio, in Studi in onore di Enrico Besta, I, Milano 1939, pp. 447-477.
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