Sacra scrittura catechesi libro del profeta malachia



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SCIENZA


L'ho riempito dello spirito di Dio, perché abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro (Es 31, 3). L'ha riempito dello spirito di Dio, perché egli abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro (Es 35, 31). oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi (Nm 24, 4). oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi (Nm 24, 16).

Ora concedimi saggezza e scienza e che io possa guidare questo popolo; perché chi potrebbe mai governare questo tuo grande popolo?" (2Cr 1, 10). Dio disse a Salomone: "Poiché ti sta a cuore una cosa simile e poiché non hai domandato né ricchezze, né beni, né gloria, né la vita dei tuoi nemici e neppure una lunga vita, ma hai domandato piuttosto saggezza e scienza per governare il mio popolo, su cui ti ho costituito re (2Cr 1, 11). Saggezza e scienza ti saranno concesse. Inoltre io ti darò ricchezze, beni e gloria, quali non ebbero mai i re tuoi predecessori e non avranno mai i tuoi successori" (2Cr 1, 12).

Mentre stava per morire sotto i colpi, disse tra i gemiti: "Il Signore, cui appartiene la sacra scienza, sa bene che, potendo sfuggire alla morte, soffro nel corpo atroci dolori sotto i flagelli, ma nell'anima sopporto volentieri tutto questo per il timore di lui" (2Mac 6, 30). S'insegna forse la scienza a Dio, a lui che giudica gli esseri di lassù? (Gb 21, 22). Poiché non è certo menzogna il mio parlare: un uomo di perfetta scienza è qui con te (Gb 36, 4). Chi è colui che, senza aver scienza, può oscurare il tuo consiglio? Ho esposto dunque senza discernimento cose troppo superiori a me, che io non comprendo (Gb 42, 3). Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione (Pr 1, 7).

"Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe e gli sciocchi avranno in odio la scienza? (Pr 1, 22). Allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio (Pr 2, 5). Perché il Signore dá la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza (Pr 2, 6). Perché la sapienza entrerà nel tuo cuore e la scienza delizierà il tuo animo (Pr 2, 10). Dalla sua scienza sono stati aperti gli abissi e le nubi stillano rugiada (Pr 3, 20). Perché tu possa seguire le mie riflessioni e le tue labbra custodiscano la scienza (Pr 5, 2). Tutte sono leali per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza (Pr 8, 9). Accettate la mia istruzione e non l'argento, la scienza anziché l'oro fino (Pr 8, 10). Perché la scienza vale più delle perle e nessuna cosa preziosa l'uguaglia" (Pr 8, 11).

Io, la Sapienza, possiedo la prudenza e ho la scienza e la riflessione (Pr 8, 12). Fondamento della sapienza è il timore di Dio, la scienza del Santo è intelligenza (Pr 9, 10). I saggi fanno tesoro della scienza, ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente (Pr 10, 14). Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo, ma i giusti si salvano con la scienza (Pr 11, 9). Chi ama la disciplina ama la scienza, chi odia la correzione è stolto (Pr 12, 1). Il beffardo ricerca la sapienza ma invano, la scienza è cosa facile per il prudente (Pr 14, 6). Gli inesperti erediteranno la stoltezza, i prudenti si coroneranno di scienza (Pr 14, 18).

La lingua dei saggi fa gustare la scienza, la bocca degli stolti esprime sciocchezze (Pr 15, 2). Le labbra dei saggi diffondono la scienza, non così il cuore degli stolti (Pr 15, 7). Chi è parco di parole possiede la scienza; uno spirito calmo è un uomo intelligente (Pr 17, 27). La mente intelligente acquista la scienza, l'orecchio dei saggi ricerca il sapere (Pr 18, 15). Gli occhi del Signore proteggono la scienza ed egli confonde le parole del perfido (Pr 22, 12). con la scienza si riempiono le sue stanze di tutti i beni preziosi e deliziosi (Pr 24, 4). Non ho imparato la sapienza e ignoro la scienza del Santo (Pr 30, 3).

Pensavo e dicevo fra me: "Ecco, io ho avuto una sapienza superiore e più vasta di quella che ebbero quanti regnarono prima di me in Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza" (Qo 1, 16). Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento (Qo 1, 17). Perché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare i suoi beni a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e grande sventura (Qo 2, 21). Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre al peccatore dá la pena di raccogliere e d'ammassare per colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un inseguire il vento! (Qo 2, 26).

Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare (Qo 9, 10). Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò anche la scienza al popolo; ascoltò, indagò e compose un gran numero di massime (Qo 12, 9). Essa infatti è iniziata alla scienza di Dio e sceglie le opere sue (Sap 8, 4). Dio ha visto e misurato la sapienza; ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza; ha esaltato la gloria di quanti la possiedono (Sir 1, 17). Un povero è onorato per la sua scienza, un ricco è onorato per la sua ricchezza (Sir 10, 30). Ascoltami, figlio, e impara la scienza; e sii attento nel tuo cuore alle mie parole (Sir 16, 24).

Manifesterò con esattezza la mia dottrina; con cura annunzierò la scienza (Sir 16, 25). Inoltre pose davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita (Sir 17, 9). La scienza del saggio cresce come una piena; il suo consiglio è come una sorgente di vita (Sir 21, 13). L'interno dello stolto è come un vaso rotto, non potrà contenere alcuna scienza (Sir 21, 14). Come casa in rovina, così la sapienza per lo stolto; scienza dell'insensato i discorsi incomprensibili (Sir 21, 18). La grazia di una donna allieta il marito, la sua scienza gli rinvigorisce le ossa (Sir 26, 13). C'è chi è saggio solo per se stesso, i frutti della sua scienza sono sicuri (Sir 37, 22). La scienza del medico lo fa procedere a testa alta, egli è ammirato anche tra i grandi.(Sir 38, 3).

Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie (Sir 38, 6). Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza, mediterà sui misteri di Dio (Sir 39, 7). Egli scruta l'abisso e il cuore e penetra tutti i loro segreti. L'Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi (Sir 42, 18). La tua scienza ricoprì la terra, riempiendola di sentenze difficili (Sir 47, 15). Una dottrina di sapienza e di scienza ha condensato in questo libro Gesù figlio di Sirach, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme, che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore (Sir 50, 27). "A chi vuole insegnare la scienza? A chi vuole spiegare il discorso? Ai bambini divezzati, appena staccati dal seno? (Is 28, 9).

C'è sicurezza nelle sue leggi, ricchezze salutari sono sapienza e scienza; il timore di Dio è il suo tesoro (Is 33, 6). A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza? (Is 40, 14). Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: "Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno?" (Is 44, 19). Io svento i presagi degli indovini, dimostro folli i maghi, costringo i sapienti a ritrattarsi e trasformo in follia la loro scienza (Is 44, 25). Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza (Ger 3, 15). Senza difetti, di bell'aspetto, dotati di ogni scienza, educati, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, per essere istruiti nella scrittura e nella lingua dei Caldei (Dn 1, 4).

Infatti le labbra del sacerdote devono custodire la scienza e dalla sua bocca si ricerca l'istruzione, perché egli è messaggero del Signore degli Eserciti (Ml 2, 7). Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito" (Lc 11, 52). Dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso (At 2, 23). Mentr'egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse: "Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!" (At 26, 24). O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! (Rm 11, 33). Perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza (1Cor 1, 5). Quanto poi alle carni immolate agli idoli, sappiamo di averne tutti scienza (1Cor 8, 1).

Ma la scienza gonfia, mentre la carità edifica. Se alcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere (1Cor 8, 2). Ma non tutti hanno questa scienza; alcuni, per la consuetudine avuta fino al presente con gli idoli, mangiano le carni come se fossero davvero immolate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com'è, resta contaminata (1Cor 8, 7). Se uno infatti vede te, che hai la scienza, stare a convito in un tempio di idoli, la coscienza di quest'uomo debole non sarà forse spinta a mangiare le carni immolate agli idoli? (1Cor 8, 10). Ed ecco, per la tua scienza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto! (1Cor 8, 11). A uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza (1Cor 12, 8). E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla (1Cor 13, 2).

La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà (1Cor 13, 8). E ora, fratelli, supponiamo che io venga da voi parlando con il dono delle lingue; in che cosa potrei esservi utile, se non vi parlassi in rivelazione o in scienza o in profezia o in dottrina? (1Cor 14, 6). E come vi segnalate in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella scienza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi anche in quest'opera generosa (2Cor 8, 7). Nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza (Col 2, 3). O Timòteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta scienza (1Tm 6, 20).

Secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue: grazia e pace a voi in abbondanza (1Pt 1, 2). Ora voi avete l'unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza (1Gv 2, 20).

Perché il sacerdote deve custodire la scienza di Dio, mangiando giorno per giorno il rotolo della Parola? Perché Lui è il Messaggero del Signore.

Messaggero è colui che è mandato dal suo signore, o padrone perché porti ad un altro una precisa parola. Il messaggero è un portatore di parole.

Possiamo dire che il messaggero è come una cesta. In questa cesta il padrone, il signore, o Dio stesso, mette la sua parola perché venga consegnata.

Come la cesta non modifica il contenuto in essa posto, così il sacerdote mai potrà modificare il contenuto posto da Dio nelle sue Parole.

Neanche può modificare le Parole che contengono la verità. Parola e verità contenuta in essa devono essere date agli uomini così come sono.



Il messaggero ha questa missione, questo compito. Il sacerdote è messaggero del Signore degli eserciti. Lui è mandato per portare la sua Parola.

MESSAGGERO


Poi Giacobbe mandò avanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nel paese di Seir, la campagna di Edom (Gen 32, 4). I messaggeri tornarono da Giacobbe, dicendo: "Siamo stati da tuo fratello Esaù; ora egli stesso sta venendoti incontro e ha con sé quattrocento uomini" (Gen 32, 7). Mosè mandò da Kades messaggeri al re di Edom per dirgli: "Dice Israele tuo fratello: Tu sai tutte le tribolazioni che ci sono avvenute (Nm 20, 14).

Egli mandò messaggeri a Balaam, figlio di Beor, a Petor che sta sul fiume, nel paese dei figli di Amau, per chiamarlo e dirgli: "Ecco un popolo è uscito dall'Egitto; ricopre la terra e si è stabilito di fronte a me (Nm 22, 5). Balaam disse a Balak: "Non avevo forse detto ai messaggeri che mi avevi mandato (Nm 24, 12). Allora mandai messaggeri dal deserto di Kedemot a Sicon, re di Chesbon, con parole di pace, e gli feci dire (Dt 2, 26).

La città con quanto vi è in essa sarà votata allo sterminio per il Signore; soltanto Raab, la prostituta, vivrà e chiunque è con lei nella casa, perchè ha nascosto i messaggeri che noi avevamo inviati (Gs 6, 17). Giosuè mandò allora messaggeri che corsero alla tenda, ed ecco tutto era nascosto nella tenda e l'argento era sotto (Gs 7, 22). Egli mandò anche messaggeri in tutto Manàsse, che fu pure chiamato a seguirlo; mandò anche messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero ad unirsi agli altri (Gdc 6, 35). Intanto Gedeone aveva mandato messaggeri per tutte le montagne di Efraim a dire: "Scendete contro i Madianiti e tagliate loro i guadi sul Giordano fino a Bet-Bara". Così tutti gli uomini di Efraim si radunarono e si impadronirono dei guadi sul Giordano fino a Bet-Bara (Gdc 7, 24).

E mandò messaggeri ad Abimelech in Aruma per dirgli: "Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te (Gdc 9, 31). Poi Iefte inviò messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: "Che c'è tra me e te, perchè tu venga contro di me a muover guerra al mio paese?" (Gdc 11, 12). Il re degli Ammoniti rispose ai messaggeri di Iefte: "Perchè, quando Israele uscì dall'Egitto, si impadronì del mio territorio, dall'Arnon fino allo Iabbok e al Giordano; restituiscilo spontaneamente" (Gdc 11, 13). Iefte inviò di nuovo messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli (Gdc 11, 14). Mandò messaggeri al re di Edom per dirgli: Lasciami passare per il tuo paese, ma il re di Edom non acconsentì. Mandò anche al re di Moab, nemmeno lui volle e Israele rimase a Kades (Gdc 11, 17).

Allora Israele mandò messaggeri a Sicon, re degli Amorrei, re di Chesbon, e gli disse: Lasciaci passare dal tuo paese, per arrivare al nostro (Gdc 11, 19). Allora tutta la comunità mandò messaggeri per parlare ai figli di Beniamino che erano alla roccia di Rimmon e per proclamar loro la pace (Gdc 21, 13). Rispose il messaggero: "Israele è fuggito davanti ai Filistei e nel popolo v'è stata grande strage; inoltre i tuoi due figli Ofni e Finees sono morti e l'arca di Dio è stata presa!" (1Sam 4, 17). Perciò inviarono messaggeri agli abitanti di Kiriat-Iearìm con questa ambasciata: "I Filistei hanno ricondotto l'arca del Signore. Scendete e portatela presso di voi" (1Sam 6, 21). Di nuovo chiesero gli anziani di Iabes: "Lasciaci sette giorni per inviare messaggeri in tutto il territorio d'Israele. Se nessuno verrà a salvarci, usciremo incontro a te" (1Sam 11, 3). I messaggeri arrivarono a Gàbaa di Saul e riferirono quelle parole davanti al popolo e tutto il popolo levò la voce e pianse (1Sam 11, 4).

Poi prese un paio di buoi, li fece a pezzi e ne inviò in tutto il territorio d'Israele mediante messaggeri con questo proclama: "Se qualcuno non uscirà dietro Saul e dietro Samuele, la stessa cosa avverrà dei suoi buoi". Si sparse lo spavento del Signore nel popolo e si mossero come un sol uomo (1Sam 11, 7). Dissero allora ai messaggeri che erano giunti: "Direte ai cittadini di Iabes di Gàlaad: Domani, quando il sole comincerà a scaldare, avverrà la vostra salvezza". I messaggeri partirono e riferirono agli uomini di Iabes, che ne ebbero grande gioia (1Sam 11, 9). Saul mandò messaggeri a Iesse con quest'invito: "Mandami Davide tuo figlio, quello che sta con il gregge" (1Sam 16, 19).

Saul mandò messaggeri alla casa di Davide per sorvegliarlo e ucciderlo il mattino dopo. Mikal moglie di Davide lo avvertì dicendo: "Se non metti al sicuro la tua vita questa notte, domani sarai ucciso" (1Sam 19, 11). Saul mandò dunque messaggeri a prendere Davide ma essa disse: "E' malato" (1Sam 19, 14). Saul rimandò i messaggeri a vedere Davide con questo ordine: "Portatelo qui da me nel suo letto, perchè lo faccia morire" (1Sam 19, 15). Tornarono i messaggeri ed ecco presso il letto c'erano i terafim e il tessuto di pelo di capra dalla parte del capo (1Sam 19, 16). Allora Saul spedì messaggeri a catturare Davide, ma quando videro profetare la comunità dei profeti, mentre Samuele stava in piedi alla loro testa, lo spirito di Dio investì i messaggeri di Saul e anch'essi fecero i profeti (1Sam 19, 20).

Annunziarono a Saul questa cosa ed egli spedì altri messaggeri, ma anch'essi fecero i profeti. Saul mandò di nuovo messaggeri per la terza volta, ma anch'essi fecero i profeti (1Sam 19, 21). Ma arrivò un messaggero a dire a Saul: "Vieni in fretta, perchè i Filistei hanno invaso il paese" (1Sam 23, 27). Ma Abigail, la moglie di Nabal, fu avvertita da uno dei servi, che le disse: "Ecco Davide ha inviato messaggeri dal deserto per salutare il nostro padrone, ma egli ha inveito contro di essi (1Sam 25, 14). Abigail si preparò in fretta poi salì su un asino e, seguita dalle sue cinque giovani ancelle, tenne dietro ai messaggeri di Davide e divenne sua moglie (1Sam 25, 42). Davide inviò messaggeri agli uomini di Iabes di Gàlaad per dir loro: "Benedetti voi dal Signore, perché avete fatto quest'opera di misericordia a Saul, vostro signore, e gli avete dato sepoltura (2Sam 2, 5).

Abner inviò subito messaggeri a Davide per dirgli: "A chi il paese?". Intendeva dire: "Fa’ alleanza con me ed ecco, la mia mano sarà con te per ricondurre a te tutto Israele" (2Sam 3, 12). Davide spedì messaggeri a Is-Baal, figlio di Saul, intimandogli: "Restituisci mia moglie Mikal, che feci mia sposa al prezzo di cento membri di Filistei" (2Sam 3, 14). Ioab si allontanò da Davide e mandò messaggeri dietro Abner e lo fece tornare indietro dalla cisterna di Sira, senza che Davide lo sapesse (2Sam 3, 26). Chiram re di Tiro inviò a Davide messaggeri con legno di cedro, carpentieri e muratori, i quali costruirono una casa a Davide (2Sam 5, 11). Adad-Ezer mandò messaggeri e schierò in campo gli Aramei che abitavano oltre il fiume e quelli giunsero a Chelam con alla testa Sobak, capo dell'esercito di Adad-Ezer (2Sam 10, 16).

Allora Davide mandò messaggeri a prenderla. Essa andò da lui ed egli giacque con lei, che si era appena purificata dalla immondezza. Poi essa tornò a casa (2Sam 11, 4). Ioab inviò un messaggero a Davide per fargli sapere tutte le cose che erano avvenute nella battaglia (2Sam 11, 18). E diede al messaggero quest'ordine: "Quando avrai finito di raccontare al re quanto è successo nella battaglia (2Sam 11, 19). Il messaggero dunque partì e, quando fu arrivato, riferì a Davide quanto Ioab lo aveva incaricato di dire. Davide andò in collera contro Ioab e disse al messaggero: "Perché vi siete avvicinati così alla città per dare battaglia? Non sapevate che avrebbero tirato dall'alto delle mura? Chi ha ucciso Abimelech, figlio di Ierub-Baal? Non fu forse una donna che gli gettò addosso un pezzo di macina dalle mura, così che egli morì a Tebez? Perché vi siete avvicinati così alle mura?" (2Sam 11, 22).

Il messaggero rispose a Davide: "Perché i nemici avevano avuto vantaggio su di noi e avevano fatto una sortita contro di noi nella campagna; ma noi fummo loro addosso fino alla porta della città (2Sam 11, 23). Allora Davide disse al messaggero: "Riferirai a Ioab: Non ti affligga questa cosa, perché la spada divora or qua or là; rinforza l'attacco contro la città e distruggila. E tu stesso fagli coraggio" (2Sam 11, 25). E inviò messaggeri a Davide per dirgli: "Ho assalito Rabba e mi sono già impadronito della città delle acque (2Sam 12, 27). Chiram mandò a dire a Salomone: "Ho ascoltato il tuo messaggio; farò quanto desideri riguardo al legname di cedro e al legname di abete (1Re 5, 22). Appena sentì il messaggio che l'uomo di Dio aveva proferito contro l'altare di Betel, il re Geroboamo tese la mano dall'altare dicendo: "Afferratelo!". Ma la sua mano, tesa contro di quello, gli si paralizzò e non la poté ritirare a sé (1Re 13, 4).

Gezabele inviò un messaggero a Elia per dirgli: "Gli dei mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso te come uno di quelli" (1Re 19, 2). Inviò messaggeri in città ad Acab, re di Israele (1Re 20, 2). Ma i messaggeri tornarono di nuovo e dissero: "Dice Ben-Adad, il quale ci manda a te: Mi consegnerai il tuo argento, il tuo oro, le tue donne e i tuoi figli (1Re 20, 5). Egli disse ai messaggeri di Ben-Adad: "Dite al re vostro signore: Quanto hai imposto prima al tuo servo lo farò, ma la nuova richiesta non posso soddisfarla". I messaggeri andarono a riferire la risposta (1Re 20, 9).

Il messaggero, che era andato a chiamare Michea, gli disse: "Ecco, le parole dei profeti sono concordi nel predire il successo del re; ora la tua parola sia identica alla loro; preannunzia il successo" (1Re 22, 13). Acazia cadde dalla finestra del piano superiore in Samaria e rimase ferito. Allora inviò messaggeri con quest'ordine: "Andate e interrogate Baal-Zebub, dio di Accaron, per sapere se guarirò da questa infermità" (2Re 1, 2). Ma l'angelo del Signore disse a Elia il Tisbita: "Su, va’ incontro ai messaggeri del re di Samaria. Dì loro: Non c'è forse un Dio in Israele, perché andiate a interrogare Baal-Zebub, dio di Accaron? (2Re 1, 3).

I messaggeri ritornarono dal re, che domandò loro: "Perché siete tornati?" (2Re 1, 5). E gli disse: "Così dice il Signore: Poiché hai mandato messaggeri a consultare Baal-Zebub, dio di Accaron, come se in Israele ci fosse, fuori di me, un Dio da interrogare, per questo, dal letto, su cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai" (2Re 1, 16). Eliseo gli mandò un messaggero per dirgli: "Và, bagnati sette volte nel Giordano: la tua carne tornerà sana e tu sarai guarito" (2Re 5, 10). Eliseo stava seduto in casa; con lui sedevano gli anziani. Il re si fece precedere da un uomo. Prima che arrivasse il messaggero, quegli disse agli anziani: "Avete visto? Quel figlio di assassino ordina che mi si tolga la vita. Fate attenzione! Quando arriva il messaggero, chiudete la porta; tenetelo fermo sulla porta. Forse dietro non si sente il rumore dei piedi del suo padrone?" (2Re 6, 32).

Li seguirono fino al Giordano; ecco tutta la strada era piena di abiti e di oggetti che gli Aramei avevano gettato via nella fretta. I messaggeri tornarono e riferirono al re (2Re 7, 15). Appena giunto, trovò i capi dell'esercito seduti insieme. Egli disse: "Ho un messaggio per te, o capo". Ieu disse: "Per chi fra tutti noi?". Ed egli rispose: "Per te, o capo" (2Re 9, 5). Uno a cavallo andò loro incontro e disse: "Il re domanda: Tutto bene?". Ieu disse: "Che importa a te come vada? Passa dietro a me e seguimi". La sentinella riferì: "Il messaggero è arrivato da quelli, ma non torna indietro" (2Re 9, 18). Il maggiordomo, il prefetto della città, gli anziani e i tutori mandarono a Ieu questo messaggio: "Noi siamo tuoi servi; noi faremo quanto ci ordinerai. Non nomineremo un re; fa’ quanto ti piace" (2Re 10, 5). Si presentò un messaggero che riferì a Ieu: "Hanno portato le teste dei figli del re". Egli disse: "Ponetele in due mucchi alla porta della città e ci restino fino a domani mattina" (2Re 10, 8). Ieu inviò messaggeri per tutto Israele; si presentarono tutti i fedeli di Baal - nessuno si astenne dal viaggio - e si radunarono nel tempio di Baal, che ne risultò pieno da un'estremità all'altra (2Re 10, 21).

Allora Amazia mandò messaggeri a Ioas figlio di Ioacaz, figlio di Ieu, re di Israele, per dirgli: "Su, guardiamoci in faccia" (2Re 14, 8). Acaz mandò messaggeri a Tiglat-Pilezer re di Assiria, per dirgli: "Io sono tuo servo e tuo figlio; vieni, liberami dalla mano del re di Aram e dalla mano del re di Israele, che sono insorti contro di me" (2Re 16, 7). Poi però il re d'Assiria scoprì una congiura di Osea, che aveva inviato messaggeri a So re d'Egitto e non spediva più il tributo al re d'Assiria, come faceva prima, ogni anno. Perciò il re d'Assiria lo fece imprigionare e lo chiuse in carcere (2Re 17, 4). Appena Sennàcherib seppe che Tiraca re di Etiopia era uscito per muovergli guerra, inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli (2Re 19, 9).

Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio e, svolgendo lo scritto davanti al Signore (2Re 19, 14). Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il Signore e hai detto: Con i miei carri numerosi sono salito in cima ai monti, sugli estremi gioghi del Libano: ne ho tagliato i cedri più alti, i suoi cipressi più belli; sono penetrato nel suo angolo più remoto, nella sua foresta lussureggiante (2Re 19, 23). Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo". Quelli riferirono il messaggio al re (2Re 22, 20).

Chiram, re di Tiro, mandò messaggeri a Davide con legno di cedro, muratori e falegnami per costruirgli una casa (1Cr 14, 1). Davide disse: "Userò benevolenza con Canun figlio di Nacas, perché anche suo padre è stato benevolo con me". Davide mandò messaggeri per consolarlo della morte di suo padre. I ministri di Davide andarono nella regione degli Ammoniti da Canun per consolarlo (1Cr 19, 2). Alcuni vennero a riferire a Davide la sorte di quegli uomini. Poiché costoro si vergognavano moltissimo, il re mandò ad incontrarli con questo messaggio: "Rimanete in Gerico finché non sia cresciuta la vostra barba; allora ritornerete" (1Cr 19, 5).

Gli Aramei, visto che erano stati battuti dagli Israeliti, mandarono messaggeri e fecero venire gli Aramei d'Oltrefiume; li comandava Sofach, capo dell'esercito di Hadad-Ezer (1Cr 19, 16). Chiram re di Tiro mandò per iscritto a Salomone questo messaggio: "Per l'amore che il Signore porta al suo popolo, ti ha costituito re su di esso" (2Cr 2, 10). Il messaggero, che era andato a chiamare Michea, gli disse: "Ecco le parole dei profeti sono concordi nel predire il successo del re; ora la tua parola sia identica alle loro; predici il successo" (2Cr 18, 12). Il Signore mandò loro profeti perché li facessero ritornare a lui. Essi comunicarono loro il proprio messaggio, ma non furono ascoltati (2Cr 24, 19).

Ezechia mandò messaggeri per tutto Israele e Giuda e scrisse anche lettere a Efraim e a Manàsse per convocare tutti nel tempio in Gerusalemme a celebrare la pasqua per il Signore Dio di Israele (2Cr 30, 1). Ma quando i capi di Babilonia gli inviarono messaggeri per informarsi sul prodigio avvenuto nel paese, Dio l'abbandonò per metterlo alla prova e conoscerne completamente il cuore (2Cr 32, 31). Ecco, io ti riunirò con i tuoi padri e sarai deposto nel tuo sepolcro in pace. I tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo e sui suoi abitanti". Quelli riferirono il messaggio al re (2Cr 34, 28).

Quegli mandò messaggeri a dirgli: "Che c'è fra me e te, o re di Giuda? Io non vengo contro di te, ma contro un'altra casa sono in guerra e Dio mi ha imposto di affrettarmi. Pertanto non opporti a Dio che è con me affinché egli non ti distrugga" (2Cr 35, 21). Il Signore Dio dei loro padri mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché amava il suo popolo e la sua dimora (2Cr 36, 15). Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l'ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio (2Cr 36, 16).

Ma io inviai loro messaggeri a dire: "Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere: perché dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?" (Ne 6, 3). Rispose Raguele a Tobia: "Resta figlio, resta con me. Manderò messaggeri a tuo padre Tobi, perché lo informino sul tuo conto". Ma quegli disse: "No, ti prego di lasciarmi andare da mio padre" (Tb 10, 9). Allora Nabucodònosor re degli Assiri spedì messaggeri a tutti gli abitanti della Persia e a tutti gli abitanti delle regioni occidentali: a quelli della Cilicia e di Damasco, del Libano e dell'Antilibano e a tutti gli abitanti della fascia litoranea (Gdt 1, 7).

Ma gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito di Nabucodònosor re degli Assiri e non lo seguirono nella guerra, perché non avevano alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque. Essi respinsero i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore (Gdt 1, 11). Perciò gli inviarono messaggeri con proposte di pace (Gdt 3, 1). Perciò spedirono messaggeri in tutto il territorio della Samaria, a Kona, a Bet-Coron, a Belmain, a Gerico e ancora a Choba, ad Aisora e alle strette di Salem (Gdt 4, 4). Perciò hanno mandato messaggeri a Gerusalemme, dove anche i cittadini hanno fatto altrettanto, perché riportino loro il permesso da parte del consiglio degli anziani (Gdt 11, 14).

Ozia mandò subito a Betomastaim, a Bebai, a Cobai, a Cola e in tutti i territori d'Israele messaggeri ad annunziare l'accaduto e a invitare tutti a gettarsi sui nemici e annientarli (Gdt 15, 4). Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese (1Mac 1, 44). Ora vennero nella città di Modin i messaggeri del re, incaricati di costringere all'apostasia e a far sacrificare (1Mac 2, 15). I messaggeri del re si rivolsero a Mattatia e gli dissero: "Tu sei uomo autorevole e stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli (1Mac 2, 17). Uccise nel medesimo tempo il messaggero del re, che costringeva a sacrificare, e distrusse l'altare (1Mac 2, 25).

Stavano ancora leggendo la lettera ed ecco presentarsi altri messaggeri dalla Galilea con le vesti stracciate portando notizie simili (1Mac 5, 14). Poi venne un messaggero in Persia ad annunciargli che erano state sconfitte le truppe inviate contro Giuda (1Mac 6, 5). Così partirono e giunsero in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli per portare con inganno parole di pace (1Mac 7, 10). Nicànore venne in Gerusalemme con truppe ingenti e mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli con inganno a far queste proposte di pace (1Mac 7, 27).

Giònata lo seppe e gli mandò messaggeri per concludere la pace con lui e scambiare i prigionieri (1Mac 9, 70). Alessandro mandò allora ambasciatori al re Tolomeo con questo messaggio (1Mac 10, 51). Demetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollonio e questi raccolse un grande esercito, si accampò presso Iamnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio (1Mac 10, 69). Quando Giònata ricevette il messaggio, ordinò di continuare l'assedio e, scelti alcuni anziani e sacerdoti, decise di esporre se stesso al pericolo (1Mac 11, 23). ci siamo indotti a questa missione per rinnovare la fraternità e l'amicizia con voi in modo da non diventare per voi degli estranei; molti anni infatti sono passati da quando mandaste messaggeri a noi (1Mac 12, 10).

Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Giònata suo fratello e che si accingeva a muovergli guerra, perciò mandò messaggeri a proporgli (1Mac 13, 14). Quelli dell'Acra intanto inviarono messaggeri a Trifone sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie (1Mac 13, 21). I messaggi furono letti davanti all'adunanza in Gerusalemme (1Mac 14, 19). I messaggeri inviati al nostro popolo ci hanno riferito intorno alla vostra gloria e al vostro onore e noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo (1Mac 14, 21).

Abbiamo registrato le loro dichiarazioni negli atti pubblici, in questi termini: Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, messaggeri dei Giudei, sono giunti presso di noi per rinnovare l'amicizia con noi (1Mac 14, 22). Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore (1Mac 14, 40). Farai quindi cosa opportuna a inviare loro messaggeri e ad offrire loro la destra perché, conosciuta la nostra decisione, si sentano contenti e riprendano a loro agio la cura delle proprie cose" (2Mac 11, 26).

Un messaggero venne da Giobbe e gli disse: "I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi (Gb 1, 14). Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia (Sal 18, 3). Il Signore annunzia una notizia, le messaggere di vittoria sono grande schiera (Sal 67, 12). Scatenò contro di essi la sua ira ardente, la collera, lo sdegno, la tribolazione, e inviò messaggeri di sventure (Sal 77, 49). Fai dei venti i tuoi messaggeri, delle fiamme guizzanti i tuoi ministri (Sal 103, 4). Manda sulla terra la sua parola, il suo messaggio corre veloce (Sal 147, 4). Un cattivo messaggero causa sciagure, un inviato fedele apporta salute (Pr 13, 17). L'ira del re è messaggera di morte, ma l'uomo saggio la placherà (Pr 16, 14).

Il malvagio non cerca altro che la ribellione, ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà (Pr 17, 11). Come fresco di neve al tempo della mietitura, è un messaggero verace per chi lo manda; egli rinfranca l'animo del suo signore (Pr 25, 13). Si taglia i piedi e beve amarezze chi invia messaggi per mezzo di uno stolto (Pr 26, 6). Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e non dire davanti al messaggero che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga il lavoro delle tue mani (Qo 5, 5). Per lui il messaggero cammina facilmente, tutto procede secondo la sua parola (Sir 43, 26).

Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni? "Il Signore ha fondato Sion e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo" (Is 14, 32). Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab (Is 16, 13). che mandi ambasciatori per mare, in canotti di papiro sulle acque: "Andate, messaggeri veloci, verso un popolo alto e abbronzato, verso un popolo temuto ora e sempre, un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi" (Is 18, 2). Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis e i messaggeri avranno raggiunto Canès (Is 30, 4). Ecco gli araldi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente (Is 33, 7).

Appena Sennàcherib sentì dire riguardo a Tiràka, re di Etiopia: "E' uscito per muoverti guerra"; inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli (Is 37, 9). Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri, la lesse, quindi salì al tempio del Signore. Ezechia, spiegato lo scritto davanti al Signore (Is 37, 14). Per primo io l'ho annunziato a Sion e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di cose liete (Is 41, 27). Confermo la parola dei suoi servi, compio i disegni dei suoi messaggeri. Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata, e alle città di Giuda: Sarete riedificate e ne restaurerò le rovine (Is 44, 26).

Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: "Regna il tuo Dio" (Is 52, 7). Ti sei presentata al re con olio, hai moltiplicato i tuoi profumi; hai inviato lontano i tuoi messaggeri, ti sei abbassata fino agli inferi (Is 57, 9). Così dice il Signore: "Scendi nella casa del re di Giuda e là proclama questo messaggio (Ger 22, 1). Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà: "Qual è il peso del messaggio del Signore?", tu riferirai loro: "Voi siete il peso del Signore! Io vi rigetterò". Parola del Signore (Ger 23, 33). Quindi manda un messaggio al re di Edom, al re di Moab, al re degli Ammoniti, al re di Tiro e al re di Sidòne per mezzo dei loro messaggeri venuti a Gerusalemme da Sedecìa, re di Giuda (Ger 27, 3).

"Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore riguardo a Semaia il Nechelamita: Poiché Semaia ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna (Ger 29, 31). Ho udito un messaggio da parte del Signore, un messaggero è stato inviato fra le nazioni: Adunatevi e marciate contro di lui! Alzatevi per la battaglia (Ger 49, 14). Corriere corre incontro a corriere, messaggero incontro a messaggero per annunziare al re di Babilonia che la sua città è presa da ogni lato (Ger 51, 31). Ma questi gli si è ribellato e ha mandato messaggeri in Egitto, perché gli fossero dati cavalli e molti soldati. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha agito così? Chi ha infranto un patto potrà uscirne senza danno? (Ez 17, 15).

Essa se ne innamorò non appena li vide e inviò loro messaggeri in Caldea (Ez 23, 16). Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei lavata, ti sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi,(Ez 23, 40). In quel giorno partiranno da me messaggeri su navi a spargere il terrore in Etiopia che si crede sicura, e in essa vi sarà spavento nel giorno dell'Egitto, poiché ecco già viene" (Ez 30, 9).

Visione di Abdia. Così dice il Signore Dio per Edom: Udimmo un messaggio da parte del Signore e un araldo è stato inviato fra le genti: "Alzatevi, marciamo contro Edom in battaglia" (Abd 1, 1). Ecco sui monti i passi d'un messaggero, un araldo di pace! Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché non ti attraverserà più il malvagio: egli è del tutto annientato (Na 2, 1). Eccomi a te, dice il Signore degli eserciti, manderò in fumo i tuoi carri e la spada divorerà i tuoi leoncelli. Porrò fine alle tue rapine nel paese, non si udrà più la voce dei tuoi messaggeri (Na 2, 14). Aggeo, messaggero del Signore, rivolto al popolo, disse secondo la missione del Signore: "Io sono con voi, oracolo del Signore" (Ag 1, 13).

Infatti le labbra del sacerdote devono custodire la scienza e dalla sua bocca si ricerca l'istruzione, perché egli è messaggero del Signore degli Eserciti (Ml 2, 7). Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli Eserciti (Ml 3, 1). Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te (Mt 11, 10). Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada (Mc 1, 2).

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi (Lc 4, 18). Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te (Lc 7, 27). E mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui (Lc 9, 52). Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità (Gv 5, 33). Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: "I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace" (At 16, 36).

Non ritengo tuttavia la mia vita meritevole di nulla, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al messaggio della grazia di Dio (At 20, 24). A colui che ha il potere di confermarvi secondo il vangelo che io annunzio e il messaggio di Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero taciuto per secoli eterni (Rm 16, 25). E la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza (1Cor 2, 4). Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del leone (2Tm 4, 17).

Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che ora vi annunziamo: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre (1Gv 1, 5). Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri (1Gv 3, 11).

Quando il sacerdote sostituisce Parola di Dio e verità contenuta in essa, lui non è più messaggero del Signore degli eserciti. Parla in suo nome, da se stesso.

È questo il più alto tradimento della sua missione. Al posto di Dio pone se stesso. Anziché dare la Parola di Dio, dona la sua parola.

Ma noi sappiamo che solo la Parola di Dio è piena di verità ed è l’obbedienza alla verità di Dio che dona salvezza. La parola dell’uomo dona solo morte.

La parola “messaggero” dice più di ogni altra parola qual è la missione del sacerdote: Lui è cesta che porta Dio e il suo Santo Spirito.

Vera cesta di Dio è Cristo Signore. Lui ha perfettamente portato il Padre e lo Spirito Santo. In Lui hanno operato il Padre e lo Spirito del Signore.

Ogni sacerdote dell’altissimo è solo cesta che porta il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. Questa è la sua sola ed unica missione.

8Voi invece avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete distrutto l’alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti.

Prima il Signore ha manifestato qual è l’essenza, la natura, la missione del sacerdote. Ora dice in cosa lui ha fallito, in cosa è venuto meno.



Voi invece avete deviato dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete distrutto l’alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti. Il sacerdote è accusato di aver deviato dalla retta via.

Qual è la retta via dalla quale ha deviato? Quella dell’insegnamento fedele e del dono della scienza. Perché il sacerdote ha operato questa deviazione?

L’ha operata perché ha smesso di mangiare il rotolo della Parola. Non ha dato né il retto insegnamento e né la scienza, perché si è posto fuori della Parola.

Con la Parola e con l’esempio è stato di inciampo a molti. Se un sacerdote non osserva lui la Legge, può insegnarla agli altri mostrando come essa si vive?

Uscendo lui dalla Legge, ha distrutto l’alleanza stretta dal Signore con Levi. Essi non sono più ministri della sua Parola e neanche suoi messaggeri.

Avendo distrutto l’alleanza di Levi nella sua persona, il sacerdote ha fatto sì che anche l’alleanza di Dio con il suo popolo venisse distrutta.



Senza l’insegnamento della Legge, senza il dono della scienza di Dio, nessuna alleanza con il Signore potrà resistere. Muore la Legge, muore l’alleanza.

INCIAMPO


Non disprezzerai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore (Lv 19, 14). Perciò anch'io dico: non li scaccerò dinanzi a voi; ma essi vi staranno ai fianchi e i loro dei saranno per voi un inciampo" (Gdc 2, 3). Ora, mio sovrano e signore, se vi è qualche aberrazione in questo popolo perché ha peccato contro il suo Dio, se cioè ci accorgiamo che c'è in mezzo a loro questo inciampo, avanziamo e diamo loro battaglia (Gdt 5, 20). Si ricordò poi della perfidia dei figli di Bean, che erano stati di laccio e inciampo per il popolo tendendo insidie nelle vie (1Mac 5, 4).

Perché non regni un uomo perverso, perché il popolo non abbia inciampi (Gb 34, 30). Mentre i miei nemici retrocedono, davanti a te inciampano e periscono (Sal 9, 4). Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere (Sal 26, 2). Per poco non inciampavano i miei piedi, per un nulla vacillavano i miei passi (Sal 72, 2). Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede (Sal 90, 12). Grande pace per chi ama la tua legge, nel suo cammino non trova inciampo (Sal 118, 165). Allora camminerai sicuro per la tua strada e il tuo piede non inciamperà (Pr 3, 23).

Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi, e se corri, non inciamperai (Pr 4, 12). Lo zelo senza riflessione non è cosa buona, e chi va a passi frettolosi inciampa (Pr 19, 2). Parla il ricco, tutti tacciono ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso. Parla il povero e dicono: "Chi è costui?". Se inciampa, l'aiutano a cadere (Sir 13, 23). Il peccatore è vittima delle proprie labbra, il maldicente e il superbo vi trovano inciampo (Sir 23, 8). Davanti a te il suo parlare è tutto dolce, ammira i tuoi discorsi, ma alle tue spalle cambierà il suo parlare e porrà inciampo alle tue parole (Sir 27, 23). Non camminare in una via piena d'ostacoli, per non inciampare contro i sassi (Sir 32, 20). Non fidarti di una via senza inciampi (Sir 32, 21).

Invece frequenta spesso un uomo pio, che tu conosci come osservante dei comandamenti e la cui anima è come la tua anima; se tu inciampi, saprà compatirti (Sir 37, 12). Le sue vie sono diritte per i santi, ma per gli empi piene di inciampi (Sir 39, 24). Nessuno fra essi è stanco o inciampa, nessuno sonnecchia o dorme, non si scioglie la cintura dei suoi fianchi e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali (Is 5, 27). Egli sarà laccio e pietra d'inciampo e scoglio che fa cadere per le due case di Israele, laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme (Is 8, 14). Tra di loro molti inciamperanno, cadranno e si sfracelleranno, saranno presi e catturati (Is 8, 15). L'Egiziano è un uomo e non un dio, i suoi cavalli sono carne e non spirito. Il Signore stenderà la sua mano: inciamperà chi porta aiuto e cadrà chi è aiutato, tutti insieme periranno (Is 31, 3). Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono (Is 40, 30).

Tastiamo come ciechi la parete, come privi di occhi camminiamo a tastoni; inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo; tra i vivi e vegeti siamo come i morti (Is 59, 10). Colui che li fece avanzare tra i flutti come un cavallo sulla steppa? Non inciamparono (Is 63, 13). Perciò, dice il Signore: "Ecco, io porrò per questo popolo pietre di inciampo, in esse inciamperanno insieme padri e figli; vicini e amici periranno" (Ger 6, 21). Date gloria al Signore vostro Dio, prima che venga l'oscurità e prima che inciampino i vostri piedi sui monti, al cadere della notte. Voi aspettate la luce, ma egli la ridurrà in tenebre e la muterà in densa oscurità! (Ger 13, 16).

Eppure il mio popolo mi ha dimenticato; essi offrono incenso a un idolo vano. Così hanno inciampato nelle loro strade, nei sentieri di una volta, per camminare su viottoli, per una via non appianata (Ger 18, 15). Ma tu conosci, Signore, ogni loro progetto di morte contro di me; non lasciare impunita la loro iniquità e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza. Inciampino alla tua presenza; al momento del tuo sdegno agisci contro di essi! (Ger 18, 23). Essi erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni; li condurrò a fiumi d'acqua per una strada dritta in cui non inciamperanno; perchè io sono un padre per Israele, Efraim è il mio primogenito (Ger 31, 9). Il più agile non scamperà né il più prode si salverà. A settentrione, sulla riva dell'Eufrate, inciampano e cadono (Ger 46, 6).

Le nazioni hanno saputo del tuo disonore; del tuo grido di dolore è piena la terra, poiché il prode inciampa nel prode, tutti e due cadono insieme (Ger 46, 12). Si volgerà poi verso le fortezze del proprio paese, ma inciamperà, cadrà, scomparirà (Dn 11, 19). Tu inciampi di giorno e il profeta con te inciampa di notte e fai perire tua madre (Os 4, 5). Torna dunque, Israele, al Signore tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità (Os 14, 2). Chi è saggio comprenda queste cose, chi ha intelligenza le comprenda; poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi v'inciampano (Os 14, 10).

Cavalieri incalzanti, lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli di morti, cadaveri senza fine, s'inciampa nei cadaveri (Na 3, 3). Voi invece vi siete allontanati dalla retta via e siete stati d'inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete rotto l'alleanza di Levi, dice il Signore degli Eserciti (Ml 2, 8). E anche: essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra" (Lc 4, 11). Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo (Gv 11, 9).

Ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce" (Gv 11, 10). E perché mai? Perché non la ricercava dalla fede, ma come se derivasse dalle opere. Hanno urtato così contro la pietra d'inciampo (Rm 9, 32). Come sta scritto: Ecco che io pongo in Sion una pietra di scandalo e un sasso d'inciampo; ma chi crede in lui non sarà deluso (Rm 9, 33). E Davide dice: Diventi la lor mensa un laccio, un tranello e un inciampo e serva loro di giusto castigo! (Rm 11, 9). Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia (Rm 11, 11).

Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello (Rm 14, 13). Sasso d'inciampo e pietra di scandalo. Loro v'inciampano perché non credono alla parola; a questo sono stati destinati (1Pt 2, 8). Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai (2Pt 1, 10). Chi ama suo fratello, dimora nella luce e non v'è in lui occasione di inciampo (1Gv 2, 10).

Sempre il sacerdote farà inciampare molti, li farà cadere dall’obbedienza alla verità, se lui non è obbediente ad ogni Parola uscita dalla bocca di Dio.

Vita del sacerdote, Parola del sacerdote, insegnamento del sacerdote, Parola di Dio devono essere una cosa sola. Mai dovranno divenire più cose.

Se non sono e non rimangono una cosa sola, sempre lui sarà di inciampo a molti. Molti per causa sua devieranno dalla via della giustizia e rettitudine.



9Perciò anche io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perché non avete seguito le mie vie e avete usato parzialità nel vostro insegnamento.

La gloria del sacerdote è sempre e solo un riflesso della gloria che lui dona al suo Signore. Più lui dona gloria a Dio e più la gloria di Dio si riflette su di lui.



Perciò anche io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perché non avete seguito le mie vie e avete usato parzialità nel vostro insegnamento.

Avendo il sacerdote privato Dio di ogni gloria, anche se stesso ha privato di ogni gloria. Senza la gloria che viene da Dio, lui è essere spregevole.

Ora viene mossa al sacerdote un’altra accusa. Lui ha usato parzialità nel suo insegnamento. Ha detto la parola ma non nella pienezza della verità.

Oppure ha detto la verità al debole e l’ha taciuta al forte, l’ha predicata al povero, ma non al ricco, l’ha detta agli altri, ma non a se stesso.

Questo sempre accade, quando nel cuore del sacerdote non abita il Signore. Non abita il Signore, quando lui non cammina nella sua Legge.

PARZIALITÀ


Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia (Lv 19, 15). Perché il Signore vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali (Dt 10, 17). Vorreste trattarlo con parzialità e farvi difensori di Dio? (Gb 13, 8). Severamente vi redarguirà, se in segreto gli siete parziali (Gb 13, 10).

Lui che non usa parzialità con i potenti e non preferisce al povero il ricco, perché tutti costoro sono opera delle sue mani? (Gb 34, 19). Non è bene essere parziali, per un pezzo di pane si pecca (Pr 28, 21). Non sottometterti a un uomo stolto, e non essere parziale a favore di un potente (Sir 4, 27). Non è parziale con nessuno contro il povero, anzi ascolta proprio la preghiera dell'oppresso (Sir 35, 13).

La loro parzialità verso le persone li condanna ed essi ostentano il peccato come Sòdoma: non lo nascondono neppure; disgraziati! Si preparano il male da se stessi (Is 3, 9). Perciò anch'io vi ho reso spregevoli e abbietti davanti a tutto il popolo, perché non avete osservato le mie disposizioni e avete usato parzialità riguardo alla legge (Ml 2, 9). Perché presso Dio non c'è parzialità (Rm 2, 11). Chi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze del torto commesso, e non v'è parzialità per nessuno (Col 3, 25).

Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste norme con imparzialità e di non far mai nulla per favoritismo (1Tm 5, 21). La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia (Gc 3, 17).

Il sacerdote sempre insegnerà con parzialità se lui non è nella pienezza della verità. Lui è l’albero della Parola del Signore. Produce secondo la sua natura.

Produce pienezza di verità se è tutto piantato nella verità. Produce parzialità se non è piantato nella verità della Parola. Sempre lui dice ciò che è.

La parzialità rende non credibile tutto l’insegnamento del sacerdote. In più rende lo stesso sacerdote non credibile presso il popolo.

La parzialità è un peccato nel quale è facile cadere. Basta un nulla, una vista, un occhio di riguardo, una dipendenza psicologica, mille altri motivi.

Chi vuole proteggersi dal cadere in questo peccato, deve sempre ricordarsi che lui è messaggero del Signore degli eserciti. È cesta che porta la sua Parola.

La sua Parola va portata tutta a tutti, senza alcuna distinzione o riguardo. Va portata senza nulla aggiungere e nulla togliere. Intera è data, intera si porta.


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