Sacra scrittura catechesi libro del profeta malachia


Requisitoria contro i sacerdoti



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Requisitoria contro i sacerdoti



6Il figlio onora suo padre e il servo rispetta il suo padrone. Se io sono padre, dov’è l’onore che mi spetta? Se sono il padrone, dov’è il timore di me? Dice il Signore degli eserciti a voi, sacerdoti che disprezzate il mio nome. Voi domandate: «Come lo abbiamo disprezzato il tuo nome?».

Dio è padre e padrone del suo popolo. Se è Padre e Signore, a lui spetta l’amore dovuto al Padre e il timore dovuto al Signore. È legge eterna.



Il figlio onora suo padre e il servo rispetta il suo padrone. Se io sono padre, dov’è l’onore che mi spetta? Se sono il padrone, dov’è il timore di me? Dice il Signore degli eserciti a voi, sacerdoti che disprezzate il mio nome. Voi domandate: «Come lo abbiamo disprezzato il tuo nome?».

Qual è il ministero di un sacerdote? Insegnare al popolo di Dio come il loro Padre va amato. Ammaestrare ogni cuore a temere il Signore secondo verità.

Se il Signore non è né onorato, né rispettato, né temuto, né amato, la responsabilità è del Sacerdote. Ammonire il popolo è suo dovere.

Il ministero del sacerdote è l’insegnamento e l’ammaestramento rivolto al popolo perché ami, tema, rispetti, onori il suo Dio secondo giustizia e verità.



Offriamo ora due brani della Scrittura che rivelano come il Signore si ama e come esso si rispetta o si tema. Amore e rispetto sono essenza della religione.

Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso; perché tu tema il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (Dt 6,1-8).

Ogni sapienza viene dal Signore e con lui rimane per sempre. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni dei secoli chi li potrà contare? L’altezza del cielo, la distesa della terra e le profondità dell’abisso chi le potrà esplorare? Prima d’ogni cosa fu creata la sapienza e l’intelligenza prudente è da sempre. Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli, le sue vie sono i comandamenti eterni. La radice della sapienza a chi fu rivelata? E le sue sottigliezze chi le conosce? Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato? La sua grande esperienza chi la comprende? Uno solo è il sapiente e incute timore, seduto sopra il suo trono. Il Signore stesso ha creato la sapienza, l’ha vista e l’ha misurata, l’ha effusa su tutte le sue opere, a ogni mortale l’ha donata con generosità, l’ha elargita a quelli che lo amano. L’amore del Signore è sapienza che dà gloria, a quanti egli appare, la dona perché lo contemplino.

Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona d’esultanza. Il timore del Signore allieta il cuore, dà gioia, diletto e lunga vita. Il timore del Signore è dono del Signore, esso conduce sui sentieri dell’amore. Chi teme il Signore avrà un esito felice, nel giorno della sua morte sarà benedetto.

Principio di sapienza è temere il Signore; essa fu creata con i fedeli nel seno materno. Ha posto il suo nido tra gli uomini con fondamenta eterne, abiterà fedelmente con i loro discendenti. Pienezza di sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri fedeli. Riempirà loro la casa di beni desiderabili e le dispense dei suoi prodotti. Corona di sapienza è il timore del Signore; essa fa fiorire pace e buona salute. L’una e l’altra sono doni di Dio per la pace e si estende il vanto per coloro che lo amano. Egli ha visto e misurato la sapienza, ha fatto piovere scienza e conoscenza intelligente, ha esaltato la gloria di quanti la possiedono. Radice di sapienza è temere il Signore, i suoi rami sono abbondanza di giorni. Il timore del Signore tiene lontani i peccati, chi vi persevera respinge ogni moto di collera.

La collera ingiusta non si potrà scusare, il traboccare della sua passione sarà causa di rovina. Il paziente sopporta fino al momento giusto, ma alla fine sgorgherà la sua gioia. Fino al momento opportuno terrà nascoste le sue parole e le labbra di molti celebreranno la sua saggezza.

Fra i tesori della sapienza ci sono massime sapienti, ma per il peccatore è obbrobrio la pietà verso Dio. Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti e il Signore te la concederà. Il timore del Signore è sapienza e istruzione, egli si compiace della fedeltà e della mansuetudine. Non essere disobbediente al timore del Signore e non avvicinarti ad esso con cuore falso. Non essere ipocrita davanti agli uomini e fa’ attenzione alle parole che dici. Non esaltarti, se non vuoi cadere e attirare su di te il disonore; il Signore svelerà i tuoi segreti e ti umilierà davanti all’assemblea, perché non ti sei avvicinato al timore del Signore e il tuo cuore è pieno d’inganno (Sir 1,1-30).

RISPETTO - TIMORE


Questi sono gli Ismaeliti e questi sono i loro nomi secondo i loro recinti e accampamenti. Sono i dodici principi delle rispettive tribù (Gen 25, 16). Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui (Es 23, 21). Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare depressa rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell'uomo immondo (Lv 13, 3).

Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare depressa rispetto alla pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga (Lv 13, 4). Il quale l'esaminerà e se vedrà che la macchia è depressa rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà immondo; è una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera (Lv 13, 20). Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi, che non è depressa rispetto alla pelle e che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni (Lv 13, 21). Il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare depressa rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra (Lv 13, 25).

Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella macchia e che essa non è depressa rispetto alla pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni (Lv 13, 26). il sacerdote esaminerà la piaga; se riscontra che essa è depressa rispetto alla pelle e che v'è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è tigna, lebbra del capo o della barba (Lv 13, 30). Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è depressa rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della tigna (Lv 13, 31).

Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna non si è allargata e che non v'è pelo gialliccio e che la tigna non appare depressa rispetto alla pelle (Lv 13, 32). Al settimo giorno, il sacerdote esaminerà la tigna; se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare depressa rispetto alla pelle, il sacerdote lo dichiarerà mondo; egli si laverà le vesti e sarà mondo (Lv 13, 34). Ognuno rispetti sua madre e suo padre e osservi i miei sabati. Io sono il Signore, vostro Dio (Lv 19, 3). Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore (Lv 19, 30).

Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore (Lv 26, 2). Ma la ripartizione del paese sarà gettata a sorte; essi riceveranno la rispettiva proprietà secondo i nomi delle loro tribù paterne (Nm 26, 55). Non così farete rispetto al Signore vostro Dio (Dt 12, 4). Perché non hai rispettato il giuramento del Signore e il comando che ti avevo impartito?" (1Re 2, 43). Tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunziata dal re e concepirono rispetto per il re, perché avevano constatato che la saggezza di Dio era in lui per render giustizia (1Re 3, 28). La reggia, dove abitava, fu costruita con il medesimo disegno, in un secondo cortile, all'interno rispetto al vestibolo; nello stile di tale vestibolo fece anche una casa per la figlia del faraone, che Salomone aveva sposata (1Re 7, 8).

Eliseo disse: "Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, se non fosse per il rispetto che provo verso Giòsafat re di Giuda, a te non avrei neppure badato, né ti avrei guardato (2Re 3, 14). Poi i sacerdoti, i leviti, alcuni del popolo, i cantori, i portieri e gli oblati si stabilirono nelle rispettive città e tutti gli Israeliti nelle loro città (Esd 2, 70). I nostri capi stiano a rappresentare tutta l'assemblea; e tutti quelli delle nostre città che hanno sposato donne straniere vengano in date determinate e accompagnati dagli anziani della rispettiva città e dai loro giudici, finché non abbiano allontanato da noi l'ira ardente del nostro Dio per questa causa" (Esd 10, 14). Abbiamo deciso di beneficare il popolo dei Giudici nostri amici e rispettosi dei nostri diritti, per la loro benevolenza nei nostri riguardi (1Mac 11, 33).

Altri che si erano raccolti insieme nelle vicine caverne per celebrare il sabato, denunciati a Filippo, vi furono bruciati dentro, perché essi avevano riluttanza a difendersi per il rispetto a quel giorno santissimo (2Mac 6, 11). Ricevette poi notizia che Filippo, lasciato in Antiochia a dirigere gli affari, agiva da dissennato e ne rimase sconcertato; invitò i Giudei a trattare, si sottomise, si obbligò con giuramento a rispettare tutte le giuste condizioni, ristabilì l'accordo e offrì un sacrificio, onorò il tempio e beneficò il luogo (2Mac 13, 23). Poiché i Giudei che l'avevano seguito forzatamente gli dicevano: "Assolutamente non devi ucciderli in modo così crudele e barbaro; rispetta quel giorno che è stato onorato e santificato da colui che tutto vede" (2Mac 15, 2). Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse: Giovane io sono di anni e voi siete già canuti; per questo ho esitato per rispetto a manifestare a voi il mio sapere (Gb 32, 6). Chi disprezza la parola si rovinerà, chi rispetta un comando ne avrà premio (Pr 13, 13).

Come il crogiuolo è per l'argento e il fornello per l'oro, così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda (Pr 27, 21). Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità (Qo 3, 19). l'amore è osservanza delle sue leggi; il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità (Sap 6, 18). Essendo mortale, una cosa morta produce con empie mani. Egli è sempre migliore degli oggetti che adora, rispetto a essi possiede la vita, ma quelli giammai (Sap 15, 17). Chi teme il Signore rispetta il padre e serve come padroni i genitori (Sir 3, 7). C'è chi si rovina per rispetto umano e si rovina per la faccia di uno stolto (Sir 20, 22).

C'è chi per rispetto umano fa promesse a un amico; in tal modo se lo rende gratuitamente nemico (Sir 20, 23). Il piede dello stolto si precipita verso una casa; l'uomo sperimentato si mostrerà rispettoso (Sir 21, 22). Non ti vergognare delle cose seguenti e non peccare per rispetto umano (Sir 42, 1). E la sua perizia rispetto alla regola gliela insegna il suo Dio (Is 28, 26). I capi sono stati impiccati dalle loro mani, i volti degli anziani non sono stati rispettati (Lam 5, 12). Ha mandato contro di loro un popolo lontano, una gente perversa di lingua straniera, che non ha avuto rispetto dei vecchi, né pietà dei bambini (Bar 4, 15). Erano a tre piani, ma non avevano colonne come quelle degli altri, e perciò le stanze superiori erano più strette rispetto a quelle intermedie e a quelle inferiori (Ez 42, 6).

"Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere" (Dn 6, 14). Il figlio onora suo padre e il servo rispetta il suo padrone. Se io sono padre, dov'è l'onore che mi spetta? Se sono il padrone, dov'è il timore di me? Dice il Signore degli Eserciti a voi, sacerdoti, che disprezzate il mio nome. Voi domandate: "Come abbiamo disprezzato il tuo nome?" (Ml 1, 6). Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi" (Mt 19, 10). Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! (Mt 21, 37). Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! (Mc 12, 6). Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno (Lc 18, 4).

Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto (Lc 20, 13). Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto (Rm 13, 7). E quelle parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggior decenza (1Cor 12, 23). Non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto (1Cor 13, 5).

Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito (Ef 5, 33). Che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto (1Ts 4, 4). Trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi (1Ts 5, 13). Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina (1Tm 6, 1).

Del resto, noi come correttori abbiamo avuto i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre degli spiriti, per avere la vita? (Eb 12, 9). Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio (Eb 13, 4). Domestici, state soggetti con profondo rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli difficili (1Pt 2, 18). Considerando la vostra condotta casta e rispettosa (1Pt 3, 2). Ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto (1Pt 3, 15).

Il timore e il terrore di voi sia in tutte le bestie selvatiche e in tutto il bestiame e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono messi in vostro potere (Gen 9, 2). Rispose Abramo: "Io mi sono detto: certo non vi sarà timor di Dio in questo luogo e mi uccideranno a causa di mia moglie (Gen 20, 11). Gli uomini del luogo lo interrogarono intorno alla moglie ed egli disse: "E' mia sorella"; infatti aveva timore di dire: "E' mia moglie", pensando che gli uomini del luogo lo uccidessero per causa di Rebecca, che era di bell'aspetto (Gen 26, 7). Ebbe timore e disse: "Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo" (Gen 28, 17).

Mentre vuotavano i sacchi, ciascuno si accorse di avere la sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il loro padre videro le borse di denaro, furono presi dal timore.(Gen 42, 35). Già si spaventano i capi di Edom, i potenti di Moab li prende il timore; tremano tutti gli abitanti di Canaan (Es 15, 15). Mosè disse al popolo: "Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore vi sia sempre presente e non pecchiate" (Es 20, 20). Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui (Es 34, 30). Ma, quanto a noi, ci terremo pronti in armi, per marciare davanti agli Israeliti, finché li avremo condotti al luogo destinato loro; intanto, i nostri fanciulli dimoreranno nelle fortezze per timore degli abitanti del paese (Nm 32, 17).

Ricordati delle grandi prove che hai viste con gli occhi, dei segni, dei prodigi, della mano potente e del braccio teso, con cui il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire; così farà il Signore tuo Dio a tutti i popoli, dei quali hai timore (Dt 7, 19). Tutto Israele lo verrà a sapere, ne avrà timore e non commetterà in mezzo a te una tale azione malvagia (Dt 13, 12). Tutto il popolo lo verrà a sapere, ne avrà timore e non agirà più con presunzione (Dt 17, 13). Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno ed egli morirà; così estirperai da te il male e tutto Israele lo saprà e avrà timore (Dt 21, 21). Come ti assalì lungo il cammino e aggredì nella tua carovana tutti i più deboli della retroguardia, mentre tu eri stanco e sfinito, e non ebbe alcun timor di Dio (Dt 25, 18).

Se non cercherai di eseguire tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e terribile del Signore tuo Dio (Dt 28, 58). Alla mattina dirai: Se fosse sera! e alla sera dirai: Se fosse mattina!, a causa del timore che ti agiterà il cuore e delle cose che i tuoi occhi vedranno (Dt 28, 67). Risposero a Giosuè e dissero: "Era stato riferito ai tuoi servi quanto il Signore Dio tuo aveva ordinato a Mosè suo servo, di dare cioè a voi tutto il paese e di sterminare dinanzi a voi tutti gli abitanti del paese; allora abbiamo avuto molto timore per le nostre vite a causa vostra e perciò facemmo tal cosa (Gs 9, 24). I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: "E' venuto il loro Dio nel loro campo!", ed esclamavano: "Guai a noi, perchè non è stato così né ieri né prima (1Sam 4, 7).

Samuele allora invocò il Signore e il Signore mandò subito tuoni e pioggia in quel giorno. Tutto il popolo fu preso da grande timore del Signore e di Samuele (1Sam 12, 18). Saul cominciò a sentir timore di fronte a Davide, perchè il Signore era con lui, mentre si era ritirato da Saul (1Sam 18, 12). Saul, vedendo che riusciva proprio sempre, aveva timore di lui (1Sam 18, 15). Davide gli disse allora: "Come non hai provato timore nello stendere la mano per uccidere il consacrato del Signore?" (2Sam 1, 14). il Dio di Giacobbe ha parlato, la rupe d'Israele mi ha detto: Chi governa gli uomini ed è giusto, chi governa con timore di Dio (2Sam 23, 3). Ora il timore del Signore sia con voi; nell'agire badate che nel Signore nostro Dio non c'è nessuna iniquità; egli non ha preferenze personali né accetta doni" (2Cr 19, 7).

Egli comandò loro: "Voi agirete nel timore del Signore, con fedeltà e con cuore integro (2Cr 19, 9). Egli ricercò Dio finché visse Zaccaria, che l'aveva istruito nel timore di Dio, e finché egli ricercò il Signore, Dio lo fece prosperare (2Cr 26, 5). Ristabilirono l'altare al suo posto, pur angustiati dal timore delle popolazioni locali, e vi offrirono sopra olocausti al Signore, gli olocausti del mattino e della sera (Esd 3, 3). Perciò il re mi disse: "Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può esser altro che un'afflizione del cuore". Allora io ebbi grande timore (Ne 2, 2). Io dissi: "Quello che voi fate non è ben fatto. Non dovreste voi camminare nel timore del nostro Dio per non essere scherniti dagli stranieri nostri nemici? (Ne 5, 9).

I governatori che mi avevano preceduto, avevano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento; perfino i loro servi angariavano il popolo, ma io non ho fatto così, poiché ho avuto timore di Dio (Ne 5, 15). Quando tutti i nostri nemici lo seppero, tutte le nazioni che stavano intorno a noi furono prese da timore e si perdettero oltremodo d'animo e dovettero riconoscere che quest'opera si era compiuta per l'intervento del nostro Dio (Ne 6, 16). Anche in mia presenza parlavano bene di lui e gli riferivano le mie parole. Anche Tobia mandava lettere per intimorirmi (Ne 6, 19). Non temere se siamo diventati poveri. Tu avrai una grande ricchezza se avrai il timor di Dio, se rifuggirai da ogni peccato e farai ciò che piace al Signore Dio tuo" (Tb 4, 21).

Ma gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito di Nabucodònosor re degli Assiri e non lo seguirono nella guerra, perché non avevano alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque. Essi respinsero i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore (Gdt 1, 11). Allora Oloferne le rivolse la parola: "Sta’ tranquilla, o donna, il tuo cuore non abbia timore, perché io non ho mai fatto male ad alcun uomo che abbia accettato di servire Nabucodònosor, re di tutta la terra (Gdt 11, 1). Né vi fu più nessuno che incutesse timore agli Israeliti finché visse Giuditta e per un lungo periodo dopo la sua morte. (Gdt 16, 25). In ogni provincia, in ogni città, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo decreto, vi era per i Giudei gioia ed esultanza, banchetti e feste. Molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei era piombato su di loro (Est 8, 17).

I Giudei si radunarono nelle loro città, in tutte le province del re Assuero, per aggredire quelli che cercavano di fare loro del male; nessuno poté resistere loro, perché il timore dei Giudei era piombato su tutti i popoli (Est 9, 2). Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il timore di Mardocheo si era impadronito di essi (Est 9, 3). Così cominciò a diffondersi il timore di Giuda e dei suoi fratelli e le genti intorno furon prese da terrore (1Mac 3, 25). Infondi in loro timore e spezza l'audacia della loro forza, siano travolti nella loro rovina (1Mac 4, 32). Giuda fu informato che quello era venuto da lui con inganno, ed ebbe timore di lui e non volle più vedere la sua faccia (1Mac 7, 30).

Avevano assoggettato i re vicini e quelli lontani e quanti sentivano il loro nome ne avevano timore (1Mac 8, 12). Questi ebbero grande timore quando sentirono che il re gli aveva concesso facoltà di arruolare milizie (1Mac 10, 8). Ma anche gli avversari seppero che Giònata e i suoi uomini stavano pronti per la battaglia e furon presi da timore ed esitazione d'animo e allora accesero fuochi nel loro campo (1Mac 12, 28). Così tutti giunsero senza molestie in Giudea; fecero lutto per Giònata e per quelli della sua scorta e furono presi da grande timore. Tutto Israele si immerse in un lutto profondo (1Mac 12, 52).

Ognuno sedeva sotto la sua vite e sotto il suo fico e nessuno incuteva loro timore (1Mac 14, 12). Mentre stava per morire sotto i colpi, disse tra i gemiti: "Il Signore, cui appartiene la sacra scienza, sa bene che, potendo sfuggire alla morte, soffro nel corpo atroci dolori sotto i flagelli, ma nell'anima sopporto volentieri tutto questo per il timore di lui" (2Mac 6, 30). Il Maccabeo poi, radunando i suoi uomini in numero di seimila, li esortava a non scoraggiarsi davanti ai nemici, né a lasciarsi prendere da timore di fronte alla moltitudine dei pagani venuti ingiustamente contro di loro, ma a combattere da forti (2Mac 8, 16). Minore era il loro timore per le donne e i figli come pure per i fratelli e i parenti, poiché la prima e principale preoccupazione era per il tempio consacrato (2Mac 15, 18). A chi è sfinito è dovuta pietà dagli amici, anche se ha abbandonato il timore di Dio (Gb 6, 14).

Allora potrai alzare la faccia senza macchia e sarai saldo e non avrai timori (Gb 11, 15). Le loro case sono tranquille e senza timori; il bastone di Dio non pesa su di loro (Gb 21, 9). Perché mi incute timore la mano di Dio e davanti alla sua maestà non posso resistere (Gb 31, 23). Servite Dio con timore e con tremore esultate (Sal 2, 11). Ma io per la tua grande misericordia entrerò nella tua casa; mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio (Sal 5, 8). Il timore del Signore è puro, dura sempre; i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti (Sal 18, 10).

Di Davide. Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? (Sal 26, 1). Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato (Sal 33, 5). Venite, figli, ascoltatemi; v'insegnerò il timore del Signore (Sal 33, 12). Nel cuore dell'empio parla il peccato, davanti ai suoi occhi non c'è timor di Dio (Sal 35, 2). Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, lode al nostro Dio. Molti vedranno e avranno timore e confideranno nel Signore (Sal 39, 4). Vedendo, i giusti saran presi da timore e di lui rideranno (Sal 51, 8). Timore e spavento mi invadono e lo sgomento mi opprime (Sal 54, 6). In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? (Sal 55, 5 ).

in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? (Sal 55, 12). Per colpire di nascosto l'innocente; lo colpiscono di sorpresa e non hanno timore (Sal 63, 5). Allora tutti saranno presi da timore, annunzieranno le opere di Dio e capiranno ciò che egli ha fatto (Sal 63, 10). Chi conosce l'impeto della tua ira, tuo sdegno, con il timore a te dovuto? (Sal 89, 11). Santo e terribile il suo nome. Principio della saggezza è il timore del Signore, saggio è colui che gli è fedele; la lode del Signore è senza fine (Sal 110, 11). Santo e terribile il suo nome. Principio della saggezza è il timore del Signore, saggio è colui che gli è fedele; la lode del Signore è senza fine (Sal 110, 10).

Il Signore è con me, non ho timore; che cosa può farmi l'uomo? (Sal 117, 6). Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore (Sal 129, 4). Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione (Pr 1, 7). Poiché hanno odiato la sapienza e non hanno amato il timore del Signore (Pr 1, 29). Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire; ma chi ascolta me vivrà tranquillo e sicuro dal timore del male" (Pr 1, 32). Allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio (Pr 2, 5). Per timore che tu guardi al sentiero della vita, le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura (Pr 5, 6).

Fondamento della sapienza è il timore di Dio, la scienza del Santo è intelligenza (Pr 9, 10). Il timore del Signore prolunga i giorni, ma gli anni dei malvagi sono accorciati (Pr 10, 27). Nel timore del Signore è la fiducia del forte; per i suoi figli egli sarà un rifugio.(Pr 14, 26). Il timore del Signore è fonte di vita, per evitare i lacci della morte (Pr 14, 27). Poco con il timore di Dio è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine (Pr 15, 16). Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c'è l'umiltà (Pr 15, 33). Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa, con il timore del Signore si evita il male (Pr 16, 6). Il timore di Dio conduce alla vita e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura (Pr 19, 23).

Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio, la ricchezza, l'onore e la vita (Pr 22, 4). Il tuo cuore non invidi i peccatori, ma resti sempre nel timore del Signore (Pr 23, 17). Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui (Qo 3, 14). Poiché dai molti sogni provengono molte delusioni e molte parole. Abbi dunque il timor di Dio (Qo 5, 6). Poiché il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui (Qo 8, 12). Perché era una stirpe maledetta fin da principio. Non certo per timore di alcuno lasciavi impunite le loro colpe (Sap 12, 11).

Perché ricordassero le tue parole, feriti dai morsi, erano subito guariti, per timore che, caduti in un profondo oblio, fossero esclusi dai tuoi benefici (Sap 16, 11). Neppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore, ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro, fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano (Sap 17, 4). Promettevano di cacciare timori e inquietudini dall'anima malata, e cadevano malati per uno spavento ridicolo (Sap 17, 8). Il timore infatti non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione (Sap 17, 11). Allora improvvisi fantasmi di sogni terribili li atterrivano; timori impensabili piombarono su di loro (Sap 18, 17). Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona di esultanza (Sir 1, 9).

Il timore del Signore allieta il cuore e dá contentezza, gioia e lunga vita (Sir 1, 10). Corona della sapienza è il timore del Signore; fa fiorire la pace e la salute (Sir 1, 16). Il timore del Signore è sapienza e istruzione, si compiace della fiducia e della mansuetudine (Sir 1, 24). Non essere disobbediente al timore del Signore e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore (Sir 1, 25). Perché non hai ricercato il timore del Signore e il tuo cuore è pieno di inganno (Sir 1, 29). Considerate le generazioni passate e riflettete: chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato? (Sir 2, 10).

Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi, gli incuterà timore e paura, lo tormenterà con la sua disciplina, finché possa fidarsi di lui, e lo abbia provato con i suoi decreti (Sir 4, 17). Tieniti lontano dall'uomo che ha il potere di uccidere e non sperimenterai il timore della morte. Se l'avvicini, sta’ attento a non sbagliare perché egli non ti tolga la vita; sappi che cammini in mezzo ai lacci e ti muovi sull'orlo delle mura cittadine (Sir 9, 13). Tuoi commensali siano gli uomini giusti, il tuo vanto sia nel timore del Signore (Sir 9, 16). Uno ricco, onorato o povero, ponga il proprio vanto nel timore del Signore (Sir 10, 22). Se aumentano di numero non gioire, se sono privi del timore del Signore (Sir 16, 2). Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo, perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli (Sir 17, 4). Tutta la sapienza è timore di Dio e in ogni sapienza è la pratica della legge (Sir 19, 18).

Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato, che uno molto intelligente ma trasgressore della legge (Sir 19, 21). Chi osserva la legge domina il suo istinto, il risultato del timore del Signore è la sapienza (Sir 21, 11). Una palizzata posta su un'altura di fronte al vento non resiste, così un cuore meschino, basato sulle sue fantasie, di fronte a qualsiasi timore non resiste (Sir 22, 18). Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi più segreti (Sir 23, 19). I superstiti sapranno che nulla è meglio del timore del Signore, nulla più dolce dell'osservare i suoi comandamenti (Sir 23, 27).

Corona dei vecchi è un'esperienza molteplice, loro vanto il timore del Signore (Sir 25, 6). Il timore del Signore è più di ogni cosa; chi lo possiede a chi potrà esser paragonato (Sir 25, 11). Se uno non si aggrappa in fretta al timor del Signore, la sua casa andrà presto in rovina (Sir 27, 3). Un uomo assennato non trascura l'avvertimento, quello empio e superbo non prova alcun timore (Sir 32, 18). Abbi pietà di noi, Signore Dio di tutto, e guarda, infondi il tuo timore su tutte le nazioni (Sir 36, 1). Mentre sta per mettersi in salvo si sveglia, meravigliandosi dell'irreale timore (Sir 40, 7). Ricchezze e potenza sollevano il cuore, ma più ancora di esse il timore del Signore. Con il timore del Signore non manca nulla; con esso non c'è bisogno di cercare aiuto (Sir 40, 26). Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni; la sua protezione vale più di qualsiasi altra gloria (Sir 40, 27).

Lo rese glorioso come i santi e lo rese grande a timore dei nemici (Sir 45, 2). Pincas, figlio di Eleazaro, fu il terzo nella gloria per il suo zelo nel timore del Signore per la sua fermezza quando il popolo si ribellò, egli infatti intervenne con generoso coraggio e placò Dio in favore di Israele (Sir 45, 23). Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo. Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura (Is 8, 13). Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore (Is 11, 2). Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire (Is 11, 3).

Io, il Signore, ne sono il guardiano, a ogni istante la irrigo; per timore che venga danneggiata, io ne ho cura notte e giorno (Is 27, 3). C'è sicurezza nelle sue leggi, ricchezze salutari sono sapienza e scienza; il timore di Dio è il suo tesoro (Is 33, 6). Le isole vedono e ne hanno timore (Is 41, 5). Io te le annunziai da tempo, prima che avvenissero te le feci udire, per timore che dicessi: "Il mio idolo le ha fatte, la mia statua e il dio da me fuso le hanno ordinate" (Is 48, 5). Chi hai temuto? Di chi hai avuto paura per farti infedele? E di me non ti ricordi, non ti curi? Non sono io che uso pazienza e chiudo un occhio? Ma tu non hai timore di me (Is 57, 11). La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara l'avere abbandonato il Signore tuo Dio e il non avere più timore di me. Oracolo del Signore degli eserciti (Ger 2, 19). Ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun timore. Anzi anch'essa è andata a prostituirsi (Ger 3, 8).

Il re Ioiakim, tutti i suoi prodi e tutti i magistrati udirono le sue parole e il re cercò di ucciderlo, ma Uria lo venne a sapere e per timore fuggì andandosene in Egitto (Ger 26, 21). Concluderò con essi un'alleanza eterna e non mi allontanerò più da loro per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me (Ger 32, 40). Non temete il re di Babilonia, che vi incute timore; non temetelo - dice il Signore - perché io sarò con voi per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano (Ger 42, 11). Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno agito secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri" (Ger 44, 10).

Per questo tu hai riempito i nostri cuori del tuo timore perché invocassimo il tuo nome. Noi ti lodiamo ora nell'esilio, poiché abbiamo allontanato dal cuore tutta l'iniquità dei nostri padri, i quali hanno peccato contro di te (Bar 3, 7). Ora, vedrete in Babilonia idoli d'argento, d'oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono timore ai pagani (Bar 6, 3). State attenti dunque a non imitare gli stranieri; il timore dei loro dei non si impadronisca di voi (Bar 6, 4). il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna, figlia di Chelkìa, di rara bellezza e timorata di Dio (Dn 13, 2). Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: "Che cosa hai fatto?". Quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il Signore, perché lo aveva loro raccontato (Gn 1, 10).

Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e fecero voti (Gn 1, 16). Leccheranno la polvere come il serpente, come i rettili della terra; usciranno tremanti dai loro nascondigli, trepideranno e di te avranno timore (Mi 7, 17). Signore, ho ascoltato il tuo annunzio, Signore, ho avuto timore della tua opera. Nel corso degli anni manifestala falla conoscere nel corso degli anni. Nello sdegno ricordati di avere clemenza (Ab 3, 2). Zorobabele figlio di Sealtièl, e Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo ascoltarono la parola del Signore loro Dio e le parole del profeta Aggeo, secondo la volontà del Signore che lo aveva loro inviato, e il popolo ebbe timore del Signore (Ag 1, 12).

Il figlio onora suo padre e il servo rispetta il suo padrone. Se io sono padre, dov'è l'onore che mi spetta? Se sono il padrone, dov'è il timore di me? Dice il Signore degli Eserciti a voi, sacerdoti, che disprezzate il mio nome. Voi domandate: "Come abbiamo disprezzato il tuo nome?" (Ml 1, 6). La mia alleanza con lui era alleanza di vita e di benessere e io glieli concessi; alleanza di timore ed egli mi temette ed ebbe riverenza del mio nome (Ml 2, 5). Allora parlarono tra di loro i timorati di Dio. Il Signore porse l'orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome (Ml 3, 16). A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini (Mt 9, 8). Non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! (Mt 10, 31). All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore (Mt 17, 6).

Se diciamo "dagli uomini”, abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta" (Mt 21, 26). Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio!" (Mt 27, 54). Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli (Mt 28, 8). Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: "Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!" (Mc 1, 27). E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?" (Mc 4, 41).

Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni (Mc 9, 32). Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti; coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto (Mc 10, 32). Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura (Mc 16, 8). Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore (Lc 1, 12). Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose (Lc 1, 65).

Di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore (Lc 1, 74). Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele (Lc 2, 25). Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: "Oggi abbiamo visto cose prodigiose" (Lc 5, 26). Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: "Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo" (Lc 7, 16). Allora disse loro: "Dov'è la vostra fede?". Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: "Chi è dunque costui che dá ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?" (Lc 8, 2).

Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? (Lc 23, 40). Ora, noi sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta (Gv 9, 31).

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dá il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore (Gv 14, 27). Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù (Gv 19, 38). La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!" (Gv 20, 19). Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli (At 2, 43). All'udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano (At 5, 5).

E un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose (At 5, 11). Allora il capitano uscì con le sue guardie e li condusse via, ma senza violenza, per timore di esser presi a sassate dal popolo (At 5, 26). La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo (At 9, 31). Uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio (At 10, 2). Egli lo guardò e preso da timore disse: "Che c'è, Signore?". Gli rispose: "Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio (At 10, 4).

Risposero: "Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarti nella sua casa, per ascoltare ciò che hai da dirgli" (At 10, 22). Si alzò Paolo e fatto cenno con la mano disse: "Uomini di Israele e voi timorati di Dio, ascoltate (At 13, 16). Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza (At 13, 26). Allora Paolo, alzatosi in mezzo all'Areòpago, disse: "Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dei (At 17, 22). Il fatto fu risaputo da tutti i Giudei e dai Greci che abitavano a Efeso e tutti furono presi da timore e si magnificava il nome del Signore Gesù (At 19, 17).

La tirarono a bordo e adoperarono gli attrezzi per fasciare di gòmene la nave. Quindi, per timore di finire incagliati nelle Sirti, calarono il galleggiante e si andava così alla deriva (At 27, 17). Nel timore di finire contro gli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, aspettando con ansia che spuntasse il giorno (At 27, 29). Non c'è timore di Dio davanti ai loro occhi (Rm 3, 18). Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza (Rm 13, 5). Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto (Rm 13, 7). Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione (1Cor 2, 3).

Consapevoli dunque del timore del Signore, noi cerchiamo di convincere gli uomini; per quanto invece riguarda Dio, gli siamo ben noti. E spero di esserlo anche davanti alle vostre coscienze (2Cor 5, 11). In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio (2Cor 7, 1). Infatti, da quando siamo giunti in Macedonia, la nostra carne non ha avuto sollievo alcuno, ma da ogni parte siamo tribolati: battaglie all'esterno, timori al di dentro (2Cor 7, 5). Ecco, infatti, quanta sollecitudine ha prodotto in voi proprio questo rattristarvi secondo Dio; anzi quante scuse, quanta indignazione, quale timore, quale desiderio, quale affetto, quale punizione! Vi siete dimostrati innocenti sotto ogni riguardo in questa faccenda (2Cor 7, 11).

E il suo affetto per voi è cresciuto, ricordando come tutti gli avete obbedito e come lo avete accolto con timore e trepidazione (2Cor 7, 15). Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi (Gal 2, 12). Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo (Ef 5, 21). Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo (Ef 6, 5). In tal modo la maggior parte dei fratelli, incoraggiati nel Signore dalle mie catene, ardiscono annunziare la parola di Dio con maggior zelo e senza timore alcuno (Fil 1, 14).

Quindi, miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete alla vostra salvezza con timore e tremore (Fil 2, 12). Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore (Col 3, 22). Per questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie sulla vostra fede, per timore che il tentatore vi avesse tentati e così diventasse vana la nostra fatica (1Ts 3, 5). Quelli poi che risultino colpevoli riprendili alla presenza di tutti, perché anche gli altri ne abbiano timore (1Tm 5, 20). E liberare così quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la vita (Eb 2, 15). Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano, compreso da pio timore costruì un'arca a salvezza della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e divenne erede della giustizia secondo la fede (Eb 11, 7).

Perciò, poiché noi riceviamo in eredità un regno incrollabile, conserviamo questa grazia e per suo mezzo rendiamo a Dio un culto gradito a lui, con riverenza e timore (Eb 12, 28). E se pregando chiamate Padre colui che senza riguardi personali giudica ciascuno secondo le sue opere, comportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio (1Pt 1, 17). Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore (1Gv 4, 18). Altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne (Gd 1, 23). I mercanti divenuti ricchi per essa, si terranno a distanza per timore dei suoi tormenti; piangendo e gemendo, diranno (Ap 18, 15).

Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram in visione questa parola del Signore: "Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande" (Gen 15, 1). Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie (Gen 19, 30). Ma Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: "Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si trova (Gen 21, 17).

E in quella notte gli apparve il Signore e disse: "Io sono il Dio di Abramo, tuo padre; non temere perché io sono con te. Ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza per amore di Abramo, mio servo" (Gen 26, 24). Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: "Non temere: anche questo è un figlio!" (Gen 35, 17). Ma quegli disse: "State in pace, non temete! Il vostro Dio e il Dio dei padri vostri vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro è pervenuto a me". E portò loro Simeone (Gen 43, 23). Riprese: "Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché laggiù io farò di te un grande popolo (Gen 46, 3).

Ma Giuseppe disse loro: "Non temete. Sono io forse al posto di Dio? (Gen 50, 19). Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini". Così li consolò e fece loro coraggio (Gen 50, 21). Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini (Es 1, 17). Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame (Es 9, 20). Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio" (Es 9, 30). Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto e il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè (Es 14, 31).

Non disprezzerai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore (Lv 19, 14). Nessuno di voi danneggi il fratello, ma temete il vostro Dio, poiché io sono il Signore vostro Dio (Lv 25, 17). Non lo tratterai con asprezza, ma temerai il tuo Dio (Lv 25, 43). Ma il Signore disse a Mosè: "Non lo temere, perché io te lo dò in potere, lui, tutta la sua gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon" (Nm 21, 34). Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali, darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le ascolterò (Dt 1, 17).

Ecco il Signore tuo Dio ti ha posto il paese dinanzi; entra, prendine possesso, come il Signore Dio dei tuoi padri ti ha detto; non temere e non ti scoraggiare! (Dt 1, 21). Il Signore mi disse: Non lo temere, perché io darò in tuo potere lui, tutta la sua gente e il suo paese; tu farai a lui quel che hai fatto a Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon (Dt 3, 2). Non li temete, perché lo stesso Signore vostro Dio combatte per voi (Dt 3, 22). Ricordati del giorno in cui sei comparso davanti al Signore tuo Dio sull'Oreb, quando il Signore mi disse: Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole, perché imparino a temermi finché vivranno sulla terra, e le insegnino ai loro figli (Dt 4, 10). Oh, se avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandi, per essere felici loro e i loro figli per sempre! (Dt 5, 29).

Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore nostro Dio così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi (Dt 6, 24). Non temerle! Ricordati di quello che il Signore tuo Dio fece al faraone e a tutti gli Egiziani (Dt 7, 18). Osserva i comandi del Signore tuo Dio, camminando nelle sue vie e temendolo (Dt 8, 6). Seguirete il Signore vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, obbedirete alla sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli (Dt 13, 5). Mangerai davanti al Signore tuo Dio, nel luogo dove avrà scelto come sede del suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio e i primi parti del tuo bestiame grosso e minuto, perché tu impari a temere sempre il Signore tuo Dio (Dt 14, 23).

La terrà presso di sé e la leggerà tutti i giorni della sua vita, per imparare a temere il Signore suo Dio, a osservare tutte le parole di questa legge e tutti questi statuti (Dt 17, 19). Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici e vedrai cavalli e carri e forze superiori a te, non li temere, perché è con te il Signore tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto (Dt 20, 1). E gli dirà: Ascolta, Israele! Voi oggi siete prossimi a dar battaglia ai vostri nemici; il vostro cuore non venga meno; non temete, non vi smarrite e non vi spaventate dinanzi a loro (Dt 20, 3). Tutti i popoli della terra vedranno che porti il nome del Signore e ti temeranno (Dt 28, 10).

La tua vita ti sarà dinanzi come sospesa a un filo; temerai notte e giorno e non sarai sicuro della tua vita (Dt 28, 66). Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore tuo Dio cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà" (Dt 31, 6). Il Signore stesso cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d'animo!" (Dt 31, 8). Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e il forestiero che sarà nelle tue città, perché ascoltino, imparino a temere il Signore vostro Dio e si preoccupino di mettere in pratica tutte le parole di questa legge (Dt 31, 12). I loro figli, che ancora non la conoscono, la udranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio, finché vivrete nel paese di cui voi andate a prendere possesso passando il Giordano" (Dt 31, 13).

Se non temessi l'arroganza del nemico, l'abbaglio dei loro avversari; non dicano: La nostra mano ha vinto, non è il Signore che ha operato tutto questo! (Dt 32, 27). Non ti ho io comandato: Sii forte e coraggioso? Non temere dunque e non spaventarti, perchè è con te il Signore tuo Dio, dovunque tu vada" (Gs 1, 9). In quel giorno il Signore glorificò Giosuè agli occhi di tutto Israele e lo temettero, come avevano temuto Mosè in tutti i giorni della sua vita (Gs 4, 14). Il Signore disse a Giosuè: "Non temere e non abbatterti. Prendi con te tutti i guerrieri. Su, va’ contro Ai. Vedi, io ti metto in mano il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo territorio (Gs 8, 1). Disse loro Giosuè: "Non temete e non spaventatevi! Siate forti e coraggiosi, perchè così farà il Signore a tutti i nemici, contro cui dovrete combattere" (Gs 10, 25). Allora il Signore disse a Giosuè: "Non temerli, perchè domani a quest'ora io li mostrerò tutti trafitti davanti ad Israele. Taglierai i garretti ai loro cavalli e appiccherai il fuoco ai loro carri" (Gs 11, 6).

Il Signore ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, figli di Ruben e figli di Gad; voi non avete parte alcuna con il Signore! Così i vostri figli farebbero desistere i nostri figli dal temere il Signore (Gs 22, 25). Giaele uscì incontro a Sisara e gli disse: "Fermati, mio signore, fermati da me: non temere". Egli entrò da lei nella sua tenda ed essa lo nascose con una coperta (Gdc 4, 18). Il Signore gli disse: "La pace sia con te, non temere, non morirai!" (Gdc 6, 23). Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come il Signore gli aveva ordinato; ma temendo di farlo di giorno, per paura dei suoi parenti e della gente della città, lo fece di notte (Gdc 6, 27). Ora non temere, figlia mia; io farò per te quanto dici, perchè tutti i miei concittadini sanno che sei una donna virtuosa (Rt 3, 11).

Mentre era sul punto di morire, le dicevano quelle che le stavano attorno: "Non temere, hai partorito un figlio". Ma essa non rispose e non ne fece caso (1Sam 4, 20). Dunque se temerete il Signore, se lo servirete e ascolterete la sua voce e non sarete ribelli alla parola del Signore, voi e il re che regna su di voi vivrete con il Signore vostro Dio (1Sam 12, 14). Samuele rispose al popolo: "Non temete: voi avete fatto tutto questo male, ma almeno in seguito non allontanatevi dal Signore, anzi servite lui, il Signore, con tutto il cuore (1Sam 12, 20). Vogliate soltanto temere il Signore e servirlo fedelmente con tutto il cuore, perchè dovete ben riconoscere le grandi cose che ha operato con voi (1Sam 12, 24).

Il popolo passò per la selva ed ecco si vedeva colare il miele, ma nessuno stese la mano e la portò alla bocca, perchè il popolo temeva il giuramento (1Sam 14, 26). Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis re di Gat (1Sam 21, 13). Rimani con me e non temere: chiunque vorrà la tua vita, vorrà la mia, perchè tu starai presso di me come un deposito da custodire" (1Sam 22, 23). Ma gli uomini di Davide gli dissero: "Ecco, noi abbiamo già da temere qui in Giuda, tanto più se andremo a Keila contro le forze dei Filistei" (1Sam 23, 3). Poi gli disse: "Non temere: la mano di Saul mio padre non potrà raggiungerti e tu regnerai su Israele mentre io sarò a te secondo. Anche Saul mio padre lo sa bene" (1Sam 23, 17).

"Ecco il tuo servo!". Davide gli disse: "Non temere, perché voglio trattarti con bontà per amore di Giònata tuo padre e ti restituisco tutti i campi di Saul tuo avo e tu mangerai sempre alla mia tavola" (2Sam 9, 7). Ora, il settimo giorno il bambino morì e i ministri di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto, perché dicevano: "Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiamo parlato e non ha ascoltato le nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto? Farà qualche atto insano!" (2Sam 12, 18). Adonia, che temeva Salomone, alzatosi andò ad aggrapparsi ai corni dell'altare (1Re 1, 50). Elia le disse: "Non temere; su, fa’ come hai detto, ma prepara prima una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio (1Re 17, 13).

Acab convocò Abdia maggiordomo. Abdia temeva molto Dio (1Re 18, 3). Appena sarò partito da te, lo spirito del Signore ti porterà in un luogo a me ignoto. Se io vado a riferirlo ad Acab egli, non trovandoti, mi ucciderà; ora il tuo servo teme il Signore fin dalla sua giovinezza (1Re 18, 12). Una donna, moglie di uno dei profeti, gridò a Eliseo: "Mio marito, tuo servo, è morto; tu sai che il tuo servo temeva il Signore. Ora è venuto il suo creditore per prendersi come schiavi i due miei figli" (2Re 4, 1). Quegli rispose: "Non temere, perché i nostri sono più numerosi dei loro" (2Re 6, 16). All'inizio del loro insediamento non temevano il Signore ed Egli inviò contro di loro dei leoni, che ne fecero strage (2Re 17, 25).

Venne uno dei sacerdoti deportati da Samaria che si stabilì a Betel e insegnò loro come temere il Signore (2Re 17, 28). Ma temete il Signore, che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto con grande potenza e con braccio teso: davanti a lui solo prostratevi e a lui offrite sacrifici (2Re 17, 36). Così quelle genti temevano il Signore e servivano i loro idoli; i loro figli e nipoti continuano a fare oggi come hanno fatto i loro padri (2Re 17, 41). Disse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere le cose che hai udite e con le quali i servitori del re d'Assiria mi hanno ingiuriato (2Re 19, 6). Godolia giurò a loro e ai loro uomini: "Non temete da parte degli ufficiali dei Caldei; rimanete nel paese e servite il re di Babilonia; sarà per il vostro meglio" (2Re 25, 24). Tutti, dal più piccolo al più grande, e tutti i capi delle bande armate si mossero per andare in Egitto, perché temevano da parte dei Caldei (2Re 25, 26).

Certo riuscirai, se cercherai di praticare gli statuti e i decreti che il Signore ha prescritti a Mosè per Israele. Sii forte, coraggio; non temere e non abbatterti (1Cr 22, 13). Davide disse a Salomone suo figlio: "Sii forte, coraggio; mettiti al lavoro, non temere e non abbatterti, perché il Signore Dio, mio Dio, è con te. Non ti lascerà e non ti abbandonerà finché tu non abbia terminato tutto il lavoro per il tempio (1Cr 28, 20). Egli disse: "Porgete l'orecchio, voi tutti di Giuda, abitanti di Gerusalemme e tu, re Giòsafat. Vi dice il Signore: Non temete e non spaventatevi davanti a questa moltitudine immensa perché la guerra non è diretta contro di voi, ma contro Dio (2Cr 20, 15). Non toccherà a voi combattere in tale momento; fermatevi bene ordinati e vedrete la salvezza che il Signore opererà per voi, o Giuda e Gerusalemme. Non temete e non abbattetevi. Domani, uscite loro incontro; il Signore sarà con voi" (2Cr 20, 17).

"Siate forti e coraggiosi! Non temete e non abbattetevi davanti al re d'Assiria e davanti a tutta la moltitudine che l'accompagna, perché con noi c'è uno più grande di chi è con lui (2Cr 32, 7). Signore, siano i tuoi orecchi attenti alla preghiera del tuo servo e alla preghiera dei tuoi servi, che desiderano temere il tuo nome; concedi oggi buon successo al tuo servo e fagli trovare benevolenza davanti a questo uomo". Io allora ero coppiere del re (Ne 1, 11). Dopo aver considerato la cosa, mi alzai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: "Non li temete! Ricordatevi del Signore grande e tremendo; combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e le vostre figlie, per le vostre mogli e per le vostre case!" (Ne 4, 8).

Diedi il governo di Gerusalemme a Canàni mio fratello e ad Anania comandante della cittadella, perché era un uomo fedele e temeva Dio più di tanti altri (Ne 7, 2). Non temere se siamo diventati poveri. Tu avrai una grande ricchezza se avrai il timor di Dio, se rifuggirai da ogni peccato e farai ciò che piace al Signore Dio tuo" (Tb 4, 21). Gli disse: "Farò il viaggio con lui. Non temere; partiremo sani e sani ritorneremo, perché la strada è sicura" (Tb 5, 16). Non stare in pensiero, non temere per loro, o sorella. Un buon angelo infatti lo accompagnerà, riuscirà bene il suo viaggio e tornerà sano e salvo" (Tb 5, 22). Poi, prima di unirti con essa, alzatevi tutti e due a pregare. Supplicate il Signore del cielo perché venga su di voi la sua grazia e la sua salvezza. Non temere: essa ti è stata destinata fin dall'eternità. Sarai tu a salvarla. Ti seguirà e penso che da lei avrai figli che saranno per te come fratelli. Non stare in pensiero" (Tb 6, 18).

Tu sei benedetto, perché mi hai rallegrato e non è avvenuto ciò che temevo, ma ci hai trattato secondo la tua grande misericordia (Tb 8, 16). Ma l'angelo disse loro: "Non temete; la pace sia con voi. Benedite Dio per tutti i secoli (Tb 12, 17). Tutte le genti che si trovano su tutta la terra si convertiranno e temeranno Dio nella verità. Tutti abbandoneranno i loro idoli, che li hanno fatti errare nella menzogna, e benediranno il Dio dei secoli nella giustizia (Tb 14, 6). Né alcuno poteva dire una parola maligna a suo riguardo, perché temeva molto Dio (Gdt 8, 8). Poca cosa è per te ogni sacrificio in soave odore, non basta quanto è pingue per farti un olocausto; ma chi teme il Signore è sempre grande (Gdt 16, 16).

Tutta la nazione dei giusti fu agitata: essi temevano la propria rovina, si prepararono a perire e gridarono a Dio (Est 1, 1h). Sarà lui a stritolarli davanti a noi. Voi dunque non temeteli" (1Mac 3, 22). Ma Giuda disse ai suoi uomini: "Non temete il loro numero, né abbiate paura dei loro assalti (1Mac 4, 8). Ma appena fu arrivato sul posto con gli armati, presso il tesoro, il Signore degli spiriti e di ogni potere compì un'apparizione straordinaria, così che tutti i temerari che avevano osato entrare, colpiti dalla potenza di Dio, si trovarono fiaccati e atterriti (2Mac 3, 24). Il sommo sacerdote, temendo che il re per avventura venisse a sospettare che i Giudei avessero teso un tranello a Eliodòro, offrì un sacrificio per la salute dell'uomo (2Mac 3, 32).

Non temere questo carnefice ma, mostrandoti degno dei tuoi fratelli, accetta la morte, perché io ti possa riavere insieme con i tuoi fratelli nel giorno della misericordia" (2Mac 7, 29). Esortava i suoi uomini a non temere l'attacco dei pagani, ma a tener impressi nella mente gli aiuti che in passato erano venuti loro dal Cielo e ad aspettare ora la vittoria che sarebbe stata loro concessa dall'Onnipotente (2Mac 15, 8). C'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo integro e retto, temeva Dio ed era alieno dal male (Gb 1, 1). Il Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male" (Gb 1, 8).

Satana rispose al Signore e disse: "Forse che Giobbe teme Dio per nulla? (Gb 1, 9). Il Signore disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo" (Gb 2, 3). Sarai al riparo dal flagello della lingua, né temerai quando giunge la rovina (Gb 5, 21). Della rovina e della fame ti riderai né temerai le bestie selvatiche (Gb 5, 22). Certo sarebbe più pesante della sabbia del mare! Per questo temerarie sono state le mie parole (Gb 6, 3). Allora io potrò parlare senza temerlo, perché così non sono in me stesso (Gb 9, 35). E disse all'uomo: "Ecco, temere Dio, questo è sapienza e schivare il male, questo è intelligenza" (Gb 28, 28).

Come se temessi molto la folla, e il disprezzo delle tribù mi spaventasse, sì da starmene zitto senza uscire di casa (Gb 31, 34). Ecco, nulla hai da temere da me, né graverò su di te la mano (Gb 33, 7). Sprezza la paura, non teme, né retrocede davanti alla spada (Gb 39, 22). Lo teme ogni essere più altero; egli è il re su tutte le fiere più superbe (Gb 41, 26). Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se giura a suo danno, non cambia (Sal 14, 4). Lodate il Signore, voi che lo temete, gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, lo tema tutta la stirpe di Israele (Sal 21, 24). Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza (Sal 22, 4).

Chi è l'uomo che teme Dio? Gli indica il cammino da seguire (Sal 24, 12). Il Signore si rivela a chi lo teme, gli fa conoscere la sua alleanza (Sal 24, 14). Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia (Sal 26, 3). Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia (Sal 32, 18). Perché temere nei giorni tristi, quando mi circonda la malizia dei perversi? (Sal 48, 6). Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, se aumenta la gloria della sua casa (Sal 48, 17).

Hanno tremato di spavento, là dove non c'era da temere. Dio ha disperso le ossa degli aggressori, sono confusi perché Dio li ha respinti (Sal 52, 6). Perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti, mi hai dato l'eredità di chi teme il tuo nome (Sal 60, 6). Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto (Sal 65, 16). La sua salvezza è vicina a chi lo teme e la sua gloria abiterà la nostra terra (Sal 84, 10). La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno (Sal 90, 5). I popoli temeranno il nome del Signore e tutti i re della terra la tua gloria (Sal 101, 16). Egli dá il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza (Sal 110, 5).

Alleluia. Beato l'uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti (Sal 111, 1). Non temerà annunzio di sventura, saldo è il suo cuore, confida nel Signore (Sal 111, 7). Sicuro è il suo cuore, non teme, finché trionferà dei suoi nemici (Sal 111, 8). Lo dica chi teme Dio: eterna è la sua misericordia (Sal 117, 4). Davanti ai re parlerò della tua alleanza senza temere la vergogna (Sal 118, 46). I potenti mi perseguitano senza motivo, ma il mio cuore teme le tue parole (Sal 118, 161). Canto delle ascensioni. Beato l'uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie (Sal 127, 1). Così sarà benedetto l'uomo che teme il Signore (Sal 127, 4). Benedici il Signore, casa di Levi; voi che temete il Signore, benedite il Signore (Sal 134, 20). Il Signore si compiace di chi lo teme, di chi spera nella sua grazia (Sal 146, 11).

Se ti coricherai, non avrai da temere; se ti coricherai, il tuo sonno sarà dolce (Pr 3, 24). Non temerai per uno spavento improvviso, né per la rovina degli empi quando verrà (Pr 3, 25). Al malvagio sopraggiunge il male che teme, il desiderio dei giusti invece è soddisfatto (Pr 10, 24). Chi procede con rettitudine teme il Signore, chi si scosta dalle sue vie lo disprezza (Pr 14, 2). Il saggio teme e sta lontano dal male, lo stolto è insolente e presuntuoso (Pr 14, 16). Beato l'uomo che teme sempre, chi indurisce il cuore cadrà nel male (Pr 28, 14). Il temere gli uomini pone in una trappola; ma chi confida nel Signore è al sicuro (Pr 29, 25). Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste (Pr 31, 21). Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare (Pr 31, 30).

E' bene che tu ti attenga a questo e che non stacchi la mano da quello, perché chi teme Dio riesce in tutte queste cose (Qo 7, 18). E non sarà felice l'empio e non allungherà come un'ombra i suoi giorni, perché egli non teme Dio (Qo 8, 13). Vi è una sorte unica per tutti, per il giusto e l'empio, per il puro e l'impuro, per chi offre sacrifici e per chi non li offre, per il buono e per il malvagio, per chi giura e per chi teme di giurare (Qo 9, 2). Sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno, tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso (Sap 8, 15). Per chi teme il Signore andrà bene alla fine, sarà benedetto nel giorno della sua morte (Sir 1, 11). Principio della sapienza è temere il Signore; essa fu creata con i fedeli nel seno materno (Sir 1, 12). Pienezza della sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri devoti (Sir 1, 14). Radice della sapienza è temere il Signore; i suoi rami sono lunga vita (Sir 1, 18).

Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia; non deviate per non cadere (Sir 2, 7). Voi che temete il Signore, confidate in lui; il vostro salario non verrà meno (Sir 2, 8). Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici, la felicità eterna e la misericordia (Sir 2, 9). Chi teme il Signore rispetta il padre e serve come padroni i genitori (Sir 3, 7). Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia, perché come uno è, così sarà il suo amico (Sir 6, 17). Non cercare di divenire giudice, che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia; altrimenti temeresti alla presenza del potente e getteresti una macchia sulla tua dirittura (Sir 7, 6). Il nobile, il giudice e il potente sono onorati; ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore (Sir 10, 24).

Così agirà chi teme il Signore; chi è fedele alla legge otterrà anche la sapienza (Sir 15, 1). Il Signore odia ogni abominio, esso non è voluto da chi teme Dio (Sir 15, 13). Vino e donne traviano anche i saggi, ancor più temerario è chi frequenta prostitute (Sir 19, 2). Tarli e vermi lo erediteranno, il temerario sarà eliminato (Sir 19, 3). Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore, ma chi teme il Signore si convertirà di cuore (Sir 21, 6). Se hai aperto la bocca contro un amico, non temere, può esserci riconciliazione, tranne il caso di insulto e di arroganza, di segreti svelati e di un colpo a tradimento; in questi casi ogni amico scomparirà (Sir 22, 22). L'uomo infedele al proprio letto dice fra sé: "Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo" (Sir 23, 18).

Quanto è grande chi ha trovato la sapienza, ma nessuno supera chi teme il Signore (Sir 25, 10). Una donna virtuosa è una buona sorte, viene assegnata a chi teme il Signore (Sir 26, 3). Tre cose teme il mio cuore, per la quarta sono spaventato: una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo e una falsa accusa: tutto questo è peggiore della morte (Sir 26, 5). Chi teme il Signore accetterà la correzione, coloro che lo ricercano troveranno il suo favore (Sir 32, 14). Chi teme il Signore non incorre in alcun male, se subisce tentazioni, ne sarà liberato di nuovo (Sir 33, 1). Chi teme il Signore non ha paura di nulla, e non teme perché egli è la sua speranza (Sir 34, 14). Beata l'anima di chi teme il Signore; a chi si appoggia? Chi è il suo sostegno? (Sir 34, 15).

Non temere la sentenza della morte, ricòrdati dei tuoi predecessori e successori (Sir 41, 3). Finché è ragazza, si teme che sia sedotta e che resti incinta nella casa paterna; quando è con un marito, che cada in colpa, quando è accasata, che sia sterile (Sir 42, 10). Tu gli dirai: Fa’ attenzione e sta’ tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia (Is 7, 4). "Non chiamate congiura ciò che questo popolo chiama congiura, non temete ciò che esso teme e non abbiate paura" (Is 8, 12). Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: "Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiria che ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te come già l'Egitto (Is 10, 24). Ecco, Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza (Is 12, 2).

In quel giorno gli Egiziani diventeranno come femmine, tremeranno e temeranno all'agitarsi della mano che il Signore degli eserciti agiterà contro di loro (Is 19, 16). Poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio di Israele (Is 29, 23). Poiché così mi ha parlato il Signore: "Come per la sua preda ruggisce il leone o il leoncello, quando gli si raduna contro tutta la schiera dei pastori, e non teme le loro grida né si preoccupa del loro chiasso, così scenderà il Signore degli eserciti per combattere sul monte Sion e sulla sua collina (Is 31, 4). Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi" (Is 35, 4). Disse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere per le parole che hai udite e con le quali i ministri del re di Assiria mi hanno ingiuriato (Is 37, 6).

Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! (Is 40, 9). Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa (Is 41, 10). Poiché io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico: "Non temere, io ti vengo in aiuto" (Is 41, 13). Non temere, vermiciattolo di Giacobbe, larva di Israele; io vengo in tuo aiuto - oracolo del Signore- tuo redentore è il Santo di Israele (Is 41, 14). Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha plasmato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni (Is 43, 1).

Non temere, perché io sono con te; dall'oriente farò venire la tua stirpe, dall'occidente io ti radunerò (Is 43, 5). Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta: "Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurùn da me eletto (Is 44, 2). Non siate ansiosi e non temete: non forse già da molto tempo te l'ho fatto intendere e rivelato? Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me o una roccia che io non conosca?" (Is 44, 8). Chi tra di voi teme il Signore, ascolti la voce del suo servo! Colui che cammina nelle tenebre, senza avere luce, speri nel nome del Signore, si appoggi al suo Dio (Is 50, 10). Ascoltatemi, esperti della giustizia, popolo che porti nel cuore la mia legge. Non temete l'insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni (Is 51, 7).

Non temere, perché non dovrai più arrossire; non vergognarti, perché non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza (Is 54, 4). Sarai fondata sulla giustizia. Sta’ lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere, dallo spavento, perché non ti si accosterà.(Is 54, 14). Tutte queste cose ha fatto la mia mano ed esse sono mie - oracolo del Signore -. Su chi volgerò lo sguardo? Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito e su chi teme la mia parola (Is 66, 2). Non temerli, perché io sono con te per proteggerti". Oracolo del Signore (Ger 1, 8). Tu, dunque, cingiti i fianchi, alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro (Ger 1, 17). Voi non mi temerete? Oracolo del Signore. Non tremerete dinanzi a me, che ho posto la sabbia per confine al mare, come barriera perenne che esso non varcherà? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non l'oltrepassano" (Ger 5, 22).

Gli idoli sono come uno spauracchio in un campo di cocòmeri, non sanno parlare, bisogna portarli, perché non camminano. Non temeteli, perché non fanno alcun male, come non è loro potere fare il bene" (Ger 10, 5). Chi non ti temerà, re delle nazioni? Questo ti conviene, poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno è simile a te (Ger 10, 7). Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti (Ger 17, 8). Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; di esse non ne mancherà neppure una". Oracolo del Signore (Ger 23, 4).

Forse Ezechia re di Giuda e tutti quelli di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non placarono il volto del Signore e così il Signore disdisse il male che aveva loro annunziato? Noi, invece, stiamo per commettere una grave iniquità a nostro danno" (Ger 26, 19). Tu, poi, non temere, Giacobbe, mio servo. Oracolo del Signore. Non abbatterti, Israele, poiché io libererò te dal paese lontano, la tua discendenza dal paese del suo esilio. Giacobbe ritornerà e godrà la pace, vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà (Ger 30, 10).

Ciò sarà per me titolo di gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra, quando sapranno tutto il bene che io faccio loro e temeranno e tremeranno per tutto il bene e per tutta la pace che concederò loro (Ger 33, 9). Godolia figlio di Achikam, figlio di Safan, giurò a loro e ai loro uomini: "Non temete i funzionari caldei; rimanete nel paese e state soggetti al re di Babilonia e vi troverete bene (Ger 40, 9). Lontano dai Caldei. Infatti essi temevano costoro, poiché Ismaele figlio di Natania aveva ucciso Godolia figlio di Achikam, che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese (Ger 41, 18).

Non temete il re di Babilonia, che vi incute timore; non temetelo - dice il Signore - perché io sarò con voi per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano (Ger 42, 11). Ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nel paese d'Egitto, e la fame che temete vi sarà addosso laggiù in Egitto e là morirete (Ger 42, 16). "Ma tu non temere, Giacobbe mio servo, non abbatterti, Israele; poiché ecco, io ti libererò da un paese lontano e la tua discendenza dal paese del suo esilio. Giacobbe ritornerà e godrà in pace, tranquillo e nessuno lo molesterà (Ger 46, 27). Tu non temere, Giacobbe mio servo, - dice il Signore - perché io sono con te. Annienterò tutte le nazioni tra le quali ti ho disperso, ma di te non farò sterminio; ti castigherò secondo equità, ma non ti lascerò del tutto impunito" (Ger 46, 28).

Non si avvilisca il vostro cuore e non temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia e l'anno dopo un'altra. La violenza è nel paese, un tiranno contro un tiranno (Ger 51, 46). Tu eri vicino quando ti invocavo, hai detto: "Non temere!" (Lam 3, 57). Per questo è evidente che non sono dei; non temeteli, dunque! (Bar 6, 14). Di qui potete conoscere che non sono dei; non temeteli, dunque! (Bar 6, 22). Conoscendo dunque da questo che non sono dei, non temeteli! (Bar 6, 28). Conoscendo dunque che non sono dei, non temeteli! (Bar 6, 64). Dunque, in nessuna maniera è chiaro per noi che essi sono dei; per questo non temeteli! (Bar 6, 68). Ma tu, figlio dell'uomo non li temere, non aver paura delle loro parole; saranno per te come cardi e spine e ti troverai in mezzo a scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non t'impressionino le loro facce, sono una genìa di ribelli (Ez 2, 6).

Come diamante, più dura della selce ho reso la tua fronte. Non li temere, non impaurirti davanti a loro; sono una genìa di ribelli" (Ez 3, 9). Per questa grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva (Dn 5, 19). Egli mi disse: "Non temere, Daniele, poiché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole (Dn 10, 12).

E mi disse: "Non temere, uomo prediletto, pace a te, riprendi forza, rinfrancati". Mentre egli parlava con me, io mi sentii ritornare le forze e dissi: "Parli il mio signore perché tu mi hai ridato forza" (Dn 10, 19). Non temere, terra, ma rallegrati e gioisci, poiché cose grandi ha fatto il Signore (Gl 2, 21). Non temete, animali della campagna, perchè i pascoli del deserto hanno germogliato, perchè gli alberi producono i frutti, la vite e il fico danno il loro vigore (Gl 2, 22). Io pensavo: "Almeno ora mi temerà! Accoglierà la correzione. Non si cancelleranno dai suoi occhi tutte le punizioni che le ho inflitte". Ma invece si sono affrettati a pervertire di nuovo ogni loro azione (Sof 3, 7).

In quel giorno si dirà a Gerusalemme: "Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! (Sof 3, 16). Secondo la parola dell'alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall'Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete (Ag 2, 5). Come foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e d'Israele, così quando vi avrò salvati, diverrete una benedizione. Non temete dunque: riprendano forza le vostre mani" (Zc 8, 13). Così invece mi darò premura in questi giorni di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete (Zc 8, 15). La mia alleanza con lui era alleanza di vita e di benessere e io glieli concessi; alleanza di timore ed egli mi temette ed ebbe riverenza del mio nome (Ml 2, 5).

Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo (Mt 1, 20). Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato (Mt 10, 26). E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna (Mt 10, 28). Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta (Mt 14, 5).

Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete" (Mt 17, 7). Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno" (Mt 28, 10). Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: "Non temere, continua solo ad aver fede!" (Mc 5, 36). Perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri (Mc 6, 20). Perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: "Coraggio, sono io, non temete!" (Mc 6, 50).

Diciamo dunque "dagli uomini"?". Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta (Mc 11, 32). Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni (Lc 1, 13). L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio (Lc 1, 30). Ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo (Lc 2, 10). Così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini" (Lc 5, 10).

Ma Gesù che aveva udito rispose: "Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata" (Lc 8, 50). A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla (Lc 12, 4). Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui (Lc 12, 5). Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri (Lc 12, 7). Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno (Lc 12, 32). "C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno (Lc 18, 2).

E i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo (Lc 22, 2). Ma egli disse loro: "Sono io, non temete" (Gv 6, 20). Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d'asina (Gv 12, 15). Ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto (At 10, 35). La disputa si accese a tal punto che il tribuno, temendo che Paolo venisse linciato da costoro, ordinò che scendesse la truppa a portarlo via di mezzo a loro e ricondurlo nella fortezza (At 23, 10).

Dicendomi: Non temere, Paolo; tu devi comparire davanti a Cesare ed ecco, Dio ti ha fatto grazia di tutti i tuoi compagni di navigazione (At 27, 24). I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode (Rm 13, 3). Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso (Eb 4, 1). Per fede lasciò l'Egitto, senza temere l'ira del re; rimase infatti saldo, come se vedesse l'invisibile (Eb 11, 27). Così possiamo dire con fiducia: Il Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare l'uomo? (Eb 13, 6). Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re (1Pt 2, 17).

Soprattutto coloro che nelle loro impure passioni vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore. Temerari, arroganti, non temono d'insultare gli esseri gloriosi decaduti (2Pt 2, 10). Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore (1Gv 4, 18). Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo (Ap 1, 17). Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita (Ap 2, 10).

Chi non temerà, o Signore, e non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei santo. Tutte le genti verranno e si prostreranno davanti a te, perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati" (Ap 15, 4). Partì dal trono una voce che diceva: "Lodate il nostro Dio, voi tutti, suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi!" (Ap 19, 5).

L'angelo disse: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio" (Gen 22, 12). Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore (Lv 19, 32). on prendere da lui interessi, né utili; ma temi il tuo Dio e fa’ vivere il tuo fratello presso di te (Lv 25, 36). Perchè tutti i popoli della terra sappiano quanto è forte la mano del Signore e temiate il Signore Dio vostro, per sempre" (Gs 4, 24). Ecco, Dio è sublime nella sua potenza; chi come lui è temibile (Gb 36, 22). Perciò non temiamo se trema la terra, se crollano i monti nel fondo del mare (Sal 45, 3). Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta’ lontano dal male (Pr 3, 7).

Conclusione del discorso, dopo che si è ascoltato ogni cosa: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo per l'uomo è tutto (Qo 12, 13). Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re (Is 7, 16). Ti metterò nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu temi, nelle mani di Nabucodònosor re di Babilonia e nelle mani dei Caldei (Ger 22, 25). Ma io ti libererò in quel giorno - oracolo del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi (Ger 39, 17). Ora ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto (Dn 3, 41). Allora diranno: "Non abbiamo più re, perchè non temiamo il Signore. Ma anche il re che potrebbe fare per noi?" (Os 10, 3).

Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! (Rm 11, 20). Poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male (Rm 13, 4).

Il rispetto è vedere Dio sempre Dio, sempre Signore, sempre Creatore, sempre Salvatore, sempre Redentore, sempre Padre, sempre Altissimo.

Il timore è prestare a Lui ogni obbedienza, sapendo dalla fede nella Parola, che quanto Lui dice si compie sempre. Si compie la vita e si compie la morte.

Il sacerdote ha questo ministero: educare il popolo a rispettare l’Altissimo Dio e Signore in ogni cosa, anche in quelle piccolissime e insignificanti.

Deve altresì formare nel più alto e puro timore del Signore. Lo formerà, se gli ricorderà in ogni momento che la Parola del Signore è parola di vita e di morte.

È parola di benedizione e di maledizione, di paradiso e di inferno, di salvezza e di perdizione, di luce eterna ma anche di tenebre eterne.

Se non dona questo insegnamento, lui viene meno nel suo ministero di luce e il popolo si incammina in tenebre sempre più fitte di idolatria e di immoralità.

Per il ministero del sacerdote si aprono le porte della luce per il popolo e per il mondo intero. Per omissione o superficialità si aprono le porte della morte.

Il sacerdote vede che la tavola del Signore è disprezzata e lascia che venga disprezzata. Il suo non è ministero di luce, di vita, ma di tenebre e di morte.

Nel popolo del Signore ognuno porta il peso della sua responsabilità. Il sacerdote porta il peso della vita e della morte, del paradiso e dell’inferno.

Dalla fedeltà al suo ministero, porta il peso della luce. Dall’infedeltà porta il peso delle tenebre, della morte, dell’idolatria, di ogni immoralità.


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