Pagina 10 Lo stemma di Zurigo ● pagina 19



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N. 10, ottobre 2016

   10


Canton Zurigo

Kanton Zürich (D)

Canton Zurich (F)

Chantun Turitg (R)

Kanton Turitg (SD)

Dal punto di vista araldico, lo stemma è: 



trinciato d’argento e d’azzurro;

in francese: tranché d’argent et d’azur.

Più semplicemente si tratta di uno scudo go-

tico moderno diviso per la diagonale dall’alto 

a sinistra (destra araldica) in basso a de-

stra (sinistra araldica), con la parte bianca/

argento a destra per chi guarda e azzurra 

(sempre per chi guarda) a sinistra.

Lo stemma e la bandiera non sono mutati dal 

medioevo ad oggi.

Ufficialmente venne adottato nel 1803, ma 

si hanno tracce di questo stendardo  sin dal 

XIII.

Per quanto riguarda la storia e l’origine dei 



colori, come per Zug e Lucerna, vi sono mol-

te e varie teorie sulle quali gli studiosi non 

sono per nulla concordi.

La storia di Zurigo risale a ben prima del 

500 a.C. quando la zona oggi occupata dal-

la città, era abitata da popolazioni celtiche. 

La parola che indica il toponimo “Turicum” 

non pare di origine latina, ma celtica “Tür” 

(porta).

Al contrario, alcuni studiosi sono di oppo-

sto avviso, sostenendo che il nome derivi 

da “turris” o “turritus”: torre, munito di torri, 

turrito.

Qualunque ne sia l’origine, verso il 15 a. C. 

il territorio subì la colonizzazione romana

tanto che da quella data in poi, la città for-

tificata che conteneva una guarnigione, era 

luogo di transito e di “posta” con cambio 

di cavalli oltre che confine fra la Germania 

superior e la Raetia.

Fra il 364 ed il 375 l’imperatore Valentiniano 

I, nella zona della città oggi denominata Lin-

denhof, fece costruire o forse meglio ingran-

dire, il castello a difesa della nota e molto 

trafficata (per l’epoca)  stazione di “posta”.

I Romani abbandonarono il territorio nel 401 

e dal V al VII secolo la zona conobbe momenti 

di oblio, anche se sono documentati – verso 

il VI secolo – insediamenti franco-alemanni.

Nel 773 la città passò ai Carolingi e rimase 

tale fino all’843 quando divenne proprietà di 

Ludovico il Germanico che l’abbellì di palazzi 

ed edifici di pregio.

Nell’853 fondò un’Abbazia femminile  asse-

gnando alla madre badessa feudi e territori 

tra i quali anche buona parte del Canton Uri.

Risale all’anno 874 ed a Carlo III detto il 

Grosso, la costruzione della Fraumünster la 

chiesa dell’Abbazia che, posta sulla via di 

transito da e per la Germania, potè godere 

di numerose e cospicue entrate.

Nell’XI secolo venne annessa al Ducato di 

Svevia, ma nel XIII divenne città libera con 

ben 9’000 abitanti. 

Nel 1291 la Città era governata da un Consi-

glio presieduto da ricchi commercianti invisi 

alla maggior parte della popolazione. Il 7 

giugno del 1336 gli artigiani con a capo Ru-

dolf Brun, rovesciarono il Consiglio, esilian-

done la maggior parte, soprattutto nobili e 

commercianti, e nominarono Brun sindaco/

borgomastro a vita.

Questi fece approvare una legge a seguito 

della quale nel Consiglio nobili, commercian-

ti ed artigiani erano rappresentati in misura 

paritaria.

Tale legge, con pochissime variazioni, restò 

in vigore sino al 1789.

Fu il quinto Cantone ad aderire alla Confe-

derazione nel 1531 partecipando poi attiva-

mente alle lotte contro gli Asburgo. 

Nel XVI secolo fu al centro della riforma pro-

testante di Zwingli ed il 12 maggio 1555 la 

città accolse con festeggiamenti  particolari 

i “riformati” di Locarno (fam. Orelli, Duno, 

Magoria e Muralto)

Tra il marzo e l’aprile del 1798 a Zurigo sor-

se la Repubblica Giacobina (di Zurigo) con 

una sua bandiera (rosso-nero-giallo), i colori 

della quale risultano oggi di difficile interpre-

tazione e lettura.

Alcuni sostengono che il rosso (in alto) sia un 

omaggio a Svitto e Unterwalden, l’arancio (in 

basso) una “corruzione” del giallo/oro di Uri, 

mentre il nero del centro un omaggio al nero 

del “toro” urano.

Ma di tutto ciò non si hanno certezze.

Tuttavia, presto anche questa “effimera” Re-

pubblica, confluì nella Repubblica Elvetica 

della quale fu Cantone dal 1798 al 1803.

Dopo l’atto di mediazione (1803) il Canto-

ne tornò ad essere quello che era  e cioè 

più o meno per estensione, il territorio che 

era diventato dal 1351 quando entrò nella 

Confederazione, accresciuto nel 1362, con 

l’acquisizione dei territori rurali  intorno Zuri-

go  ed infine nel 1467 quando acquistò dagli 

Asburgo, Winterthur.



Con questo modesto saggio su Zurigo ed il suo stemma, si chiude questa piccola rassegna 

araldica ad oggetto gli stemmi dei ventisei Cantoni, rassegna che ci ha accompagnato in 

questi ultimi anni. 

Molti lettori mi hanno scritto chiedendomi di fare ricerche e di raccontare, attraverso que-

ste pagine, la storia del loro Comune “prendendo le mosse” dallo stemma che – più o meno 

elaborato ed accattivante – caratterizza i “colori ed i metalli” delle insegne del loro Comune.

Con il placet della Gazzetta che vorrà ospitarci, io sono a disposizione e sin dal prossimo 

numero ve ne proporrò di interessanti.

NGC

Fra cronaca e storia, tradizione e mito, araldica e diritto



Lo stemma di Zurigo è di origine antica

ma venne ufficializzato solo nel 1803

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      Affolten                   Rüti                           Wald                      Dällikon               Wetzikon                Fischental 

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      Affolten                   Rüti                           Wald                      Dällikon               Wetzikon                Fischental 

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      Affolten                   Rüti                           Wald                      Dällikon               Wetzikon                Fischental 


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