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N. 10, ottobre 2016

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Trieste-Aarau: prosegue il ponte culturale italo-svizzero

Secondo Festival di poesia svizzera 

al Caffè San Marco di Trieste

Anche quest’anno, allo storico Caffè San Mar-

co, è approdato il Festival di poesia svizzera, 

un’iniziativa promossa dal Circolo svizzero di 

Trieste, guidato dal Dr. Giuseppe Reina, in col-

laborazione con il direttore del festival «Seeta-

ler Poesiesommer» (Canton Argovia/Lucerna) 

e con il patrocinio del Consolato generale di 

Svizzera a Milano.

La manifestazione, tenutasi nella mattinata 

dello scorso 4 settembre, ha avuto come 

protagonisti autori provenienti da vari Cantoni 

della Confederazione, i quali, in un alternar-

si di generi e stili, hanno dato voce a quel 

peculiare plurilinguismo proprio dell’identità 

svizzera. Dalla poesia sospesa sull’acqua di 

Elena Spoerl (Carrabbia) si è passati a quella 

impigliata tra le corde di un antichissimo vio-

loncello di Monica Oliari (Aarau); dalla prosa 

spedita e scomposta, da beat generation, di 

Fabio Andina (Madonna del Piano, menzione 

al Premio Chiara Inediti 2016), ci si è calati 

nelle intimistiche «romesie» dello zurighese 

Markus Hediger (raffinata invenzione tra ro-

manzo e poesia in cui alla più dura lingua 

madre tedesca il poeta preferisce la dolcez-

za del francese); per risalire, infine, verso la 

scrittura disincantata di Lino Sibillano (Zuri-

go), figlio di Gastarbeiter («lavoratori ospiti»), 

la cui sintassi si scandisce in una realistica 

ritmicità di battute in tedesco frammiste a 

spezzoni di italiano. 

Il tutto è si è svolto all’interno della cor-

nice musicale creata ad hoc dal clavi-

cordista Hansruedi Zeder (Hochdorf). 

Il festival, aperto con la lettura di alcuni versi 

di Alberto Nessi, vincitore del Gran Premio 

svizzero di letteratura 2016, si è concluso 

con un omaggio alle vittime del recente terre-

moto in Centro Italia da parte del presidente 

dello Seetaler Poesiesommer, Ulrich Suter, 

che ha recitato una sua poesia (v. riquadro).  

«Per il realista le stelle esistono solo di notte»: 

la veridicità di questo pensiero del pittore tici-

nese Samuele Gabai (Vacallo) è stata testata 

nel secondo appuntamento del Festival di po-

esia svizzera a Trieste. 

Trieste, città dal fascino ammaliante e di 

forte tradizione letteraria, si conferma una 

tappa fissa nel festival della letteratura più 

lungo della Svizzera, «tales – Seetaler Poesie-

sommer», che nel 2016, giunto alla 17esima 

edizione, attraverso una quarantina di eventi 

concentrati nell’estate, ha solcato i mari di 

mezz’Europa passando per Svizzera, Svezia, 

Inghilterra, Finlandia, Belgio, Francia, Irlanda, 

Norvegia, Spagna, e naturalmente anche per 

l’Italia.

Il Presidente del Circolo Svizzero  

di Trieste all’Assemblea generale 

della VHS Aarau

Ospiti d’onore all’Assemblea generale della 

Volkshochschule (Università popolare) di Aa-

rau, lo scorso 13 settembre, sono stati il Dr. 

Giuseppe Reina, presidente del Circolo Sviz-

zero di Trieste, e la moglie Annemarie Graf 

Reina, chiamati a intervenire alla riunione 

annuale con un contributo culturale dal titolo 

«L’eredità svizzera a Trieste». 

L’invito, accolto con entusiasmo dai due refe-

renti, era stato esteso lo scorso anno dopo 

Frammento terreno 

Frammento celeste

solco di campo     acre 

... sotto al cielo

terra 


nessuna certezza …

eredità di noi tutti

polvere 

lacrime in te

e rugiada; 

stelle mie

 

         siete



da lacrime    la via

di dolci uve / flusso 

la mia vita / ed è questa

solco     frutto 

l’ora

e pane; 


di chiamare il nome

alla vita 

nella più remota coscienza

forse... un grazie

d’amore

 

Ulrich Suter (*1961)



 

Nella traduzione di Monica Oliari

Gli autori con il presidente del Circolo svizzero di Trieste (da sinistra verso destra, in 

prima fila: Lino Sibillano, Elena Spoerl, Ulrich Suter, Monica Oliari, Markus Hediger, 

Hansruedi Zeder; in seconda fila: Fabio Andina, Giuseppe Reina).


N. 10, ottobre 2016

  

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Colonia Svizzera di Roma

Riunioni dell’Ouvroir 

per l’anno 2016/17

Le Signore dell’OUVROIR si incontreran-

no nei locali della Scuola Svizzera di Ro-

ma, in via Malpighi 14, dalle ore 16.30 

alle ore 18.00 nelle seguenti date:

Mercoledì   9 novembre 2016

Mercoledì 25 gennaio 2017

Mercoledì 22 febbraio 2017

Mercoledì 15 marzo 2017

Mercoledì   5 aprile 2017

Mercoledì   3 maggio 2017

Mercoledì 31 maggio 2017

Un cordiale arrivederci! Vi aspetto!

Eveline Degli Abbati

evelinedegliabbati@libero.it



 

Schweizer Schule Rom

 

Kindergarten – Primarschule



 

Sekundarschule – Gymnasium



Besuchsvormittag an der Schweizer Schule Rom

 

für alle Eltern, die unsere Schule kennenlernen möchten



Mittwoch, 12. Oktober 2016 um 9.30 Uhr

 

an der Schweizer Schule Rom, Via M. Malpighi 14 – 00161 Roma



 

Gerne nehmen wir Ihre Anmeldung zum Informationsmorgen per 

 

e-mail: info@scuolasvizzeradiroma.it   –   telefonisch +39 06 440 21 09



 

oder per Fax +39 06 440 42 13 entgegen. 

 

Bitte melden Sie sich bis spätestens Freitag,  9.10.15 an.



 

Scuola Svizzera Roma

 

Scuola dell’infanzia – Scuola primaria



 

Scuola media – Liceo



  Mattinata di visita alla Scuola Svizzera di Roma

 

le persone interessate ad iscrivere i propri figli nel nostro istituto sono invitate



  mecoledì 12 ottobre 2016 alle ore 9.30

 

presso la Scuola Svizzera di Roma, Via M. Malpighi 14 – 00161 Roma



 

Per la visita è necessario prenotarsi entro venerdì 7 ottobre 2016,

 

inviando una e-mail: info@scuolasvizzeradiroma.it



 

oppure telefonando +39 06 440 21 09 o inviando un fax +39 06 440 42 13.



Foto ricordo al termine dell’Assemblea generale (da sinistra verso destra: Monica 

Oliari, Giuseppe Reina, le co-presidenti della VHS Aarau Judith Baumann e Brigitte 

Gloor con al loro centro Annemarie Graf Reina, Ulrich Suter).

l’escursione nella «perla segreta dell’Adriati-

co» organizzata da Monica Oliari all’interno 

del corso storico-letterario sulla città di Trie-

ste tenuto presso la Volkshochschule di Aarau 

(aprile 2015), e in seguito alla prima edizione 

del Festival di poesia svizzera a Trieste (ago-

sto 2015).

In una relazione puntuale ed esaustiva Anne-

marie Graf Reina ha ripercorso, in tedesco, 

l’opera degli architetti ticinesi a Trieste negli 

ultimi secoli, in parte commentando la pro-

iezione del video «La Comunità svizzera a 

Trieste dal ‘700 al ‘900», realizzato in con-

comitanza con l’omonimo libro del quale è 

coautrice. Incantato e compiaciuto il pubbli-

co presente, che ripetutamente ha mostrato 

il suo apprezzamento, salutando con plauso 

anche le parole di ringraziamento del Dr. Giu-

seppe Reina. 

Nel suo breve discorso, il Dr. Reina ha elo-

giato la bellezza del capoluogo argoviese, 

«a buona ragione, per alcuni mesi, capitale 

della Confederazione elvetica», e ha altresì 

ribadito il tenore dell’incontro e la funzione 

del presidente del Circolo svizzero di Trieste, 

consistenti per l’appunto nel ripristino dei le-

gami storico-culturali con la Svizzera. 

«Un primo legame è stato istituito con il con-

ferimento della “cittadinanza onoraria” all’ar-

chitetto Gino Pavan da parte del Comune di 

Capriasca, patria di nascita del celebre ar-

chitetto Pietro Nobile» – ha affermato, prose-

guendo – «Un secondo legame è, ora, quello 

con la città di Aarau, iniziato grazie a Ulrich 

Suter e all’amore che Monica Oliari nutre per 

la sua Trieste, dove ha trascorso gli studi uni-

versitari».




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