N. 10, ottobre 2016
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Festa Nazionale del Circolo Svizzero Pugliese insieme al Circolo Svizzero Cosentino
I due Circoli hanno deciso di festeggiare
insieme la ricorrenza del 1º Agosto
Festeggiare i vent’anni della nostra associa-
zione è un momento di riflessione e anche di
orgoglio per come, attraverso tante vicende
e periodi difficili che si è dovuto attraversare,
siamo ancora coesi e convinti che l’associa-
zionismo sia l’unico modo per mantenere vivo
il contatto con la madrepatria e la cultura d’o-
rigine nella diaspora elvetica. Cosa ci sarebbe
di meglio che condividere questa ricorrenza
del 1.agosto se non festeggiandola con altri
connazionali nella regione nostra vicina? Il
Circolo svizzero Cosentino ha aderito con en-
tusiasmo alla nostra proposta e la domenica
del 31 luglio abbiamo deciso di trascorrerla
insieme. La mattina presto, partenza da Ci-
sternino con la luna che per l’occasione ha vo-
luto precedere il sorgere del sole per accom-
pagnarci nelle prime ore di buio nella strada
verso la Calabria, e a Cosenza eravamo già
di buon mattino. Le guide del posto ci hanno
mostrato le bellezze di questa ricchissima
città mostrandoci il Convento e il chiostro di
S. Domenico, il Duomo, la Galleria Naziona-
le di Palazzo Arnone e tanti altri monumenti
del centro storico. Il viaggio si è concluso,
in tarda mattinata al lago di Lorica sulla Sila
dove prima del pranzo le due presidenti del
Circolo svizzero Pugliese e Cosentino, rispet-
tivamente Claudia Mucciarelli e Maja Held, ci
hanno ringraziato per l’attiva partecipazione
all’evento e augurato una buona conclusione
col pranzo in comune, non prima di avere
ascoltato il messaggio del presidente della
confederazione e cantato l’inno nazionale e i
salmi svizzeri con qualche leggera stonatura,
ma col cuore perfettamente accordato. Le ul-
time cose belle? La torta e le foto di gruppo.
La cosa più brutta? Il ritorno a casa, senza
neanche la luna…
Bruno Colucci
I soci dei due Circoli riuniti per la foto ricordo al termine dell’incontro.
Nationalfeiertag des Circolo Pugliese zusammen mit dem Circolo Cosentino
Die Region des Südens Italiens ist reich an
Zeugnissen der geschichtlichen Entwicklung
Als wir von den Kollegen aus Apulien an-
gefragt wurden, ob wir Lust hätten, den 1.
August zusammen mit ihnen zu feiern, dass
sie uns gerne in Kalabrien besuchen würden,
waren wir sofort begeistert von der Idee und
haben gerne unser Programm umdisponiert.
Es war sehr heiss, als sie am Sonntag, 31.
Juli, mit dem Bus von Cisternino entlang der
bezaubernden jonischen Küste nach Cosen-
za fuhren und unterwegs einige Mitglieder
des Circolo Cosentino zusteigen liessen. Die
vorwiegend hügelige und bergige Landschaft
Kalabriens ist einzigartig und abwechslungs-
reich, was die Besucher aus dem eher flachen
Apulien in Erstaunen versetzte. Während sie
in der Ebene von Sibari an Reisfelden, sowie
ausgedehnten Orangen und Pfirsichplanta-
gen vorbeifuhren, konnten sie in der hüglige-
ren Gegend nach den Thermen von Spezzano
unermessliche Olivenhaine bewundern, die
sich von jenen in Apulien sehr unterscheiden,
nebst bereits abgeernteten Getreidefeldern.
Die Provinz Cosenza wähnt 228 km Küste
und erstreckt sich vom imposanten Pollino-
Massiv im Norden bis zur Hochebene der
Grossen Sila, Richtung Süden. Sie nimmt
über 44 % der Gesamtfläche von Kalabrien
ein.
Die Region des Südens Italiens ist reich an
Zeugnissen der geschichtlichen Entwicklung,
die bis in die Vorzeit zurück reichen. An den
Küsten sind Ausgrabungen der Jungsteinzeit
zu bewundern und ganz Kalabrien ist reich an
Schauplätzen der Epochen der Magna Gre-
cia, Roemer, der Eroberung der Byzantiner
und anschliessend der Normannen, Anjoui-
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nern, Aragonern und Spaniern, was noch heu-
te in der eleganten und raffinieren Architektur
zu erkennen ist.
In Cosenza angekommen, erwarteten uns
weitere Socis aus Kalabrien und zwei Reise-
leiterinnen.
Wir teilten uns in zwei etwa 20koepfige Grup-
pen auf und besichtigen den ältesten Kern
des historischen Zentrums unter kundiger
Führung, zwischen den Flüssen Busento und
Crati.
Cosenza wurde im 4. Jahrhundert v. Chr.
durch den Volksstamm der Bruttier (Bruttii)
gegründet. Im Zweiten Punischen Krieg fiel
die Stadt 204 v. Chr. an Rom und entwickelte
sich zu einem Wirtschaftszentrum an der Via
Popilia.
Im Jahre 410 soll Alarich I., der König der
Westgoten, nach der Plünderung Roms in
Cosenza gestorben und mit seiner Beute
im Flussbett des Busento begraben worden
sein. Das Grab wurde bisher nicht gefunden.
August Graf von Platen schrieb 1820 darüber
die Ballade “Das Grab im Busento”.
In der Nationalgalerie innerhalb des Palazzo
Arnone trafen wir dann wieder aufeinander.
Dort sind wunderbare Kunstwerke von 1500 -
1900 ausgestellt. Darunter Bilder berühmter
kalabresischer Maler wie Mattia Preti, Umber-
to Boccioni und Pietro Negroni.
Weil wir, auch wegen der grossen Hitze, nicht
so rasch vorankamen, wie geplant, bildeten
wir nach dem Museumsbesuch zwei neue
Gruppen.
Während die eine den um 1100 entstande-
nen Dom besichtigte, zog es die etwas mo-
derner interessierte Gruppe vor, das offene
Museum moderner Kunst am Corso Mazzini
zu bestaunen mit Skulpturen namhafter Kün-
stler wie Salvador Dali, Georgio De Chirico,
Mimmo Rotella.
Zum Mittagessen ging es dann auf der gut
ausgebauten Strasse in die Sila, an Camiglia-
tello vorbei über die Hochebene nach Lorica,
an den künstlich angelegten Arvosee, am
Fusse des bewaldeten Monte Botta Donato,
wo uns noch eingie Mitglieder erwarteten,
die auf die Stadtführung verzichtet hatten.
Dafür haben sie das ohnehin sehr rustikale
und gemütliche Restaurant “Il Brillo Parlante”
mit Schweizer Fahnen, Lampions und Kerzen
für die schlussendlich 53 Teilnehmer der Na-
tionalfeier würdig dekoriert.
Nach dem reichen Mittagessen mit einer Kom-
position lokaler Spezialitäten als Vorspeise
und zart gegrilltem Kalbfleisch auf heissem
Stein, hörten wir uns die Rede des Bunde-
spräsidenten Johann Schneider-Ammann an
und sangen (versuchten es wenigstens) die
Landeshymne mit altem Text.
Zur Erfrischung gab es dann köstliche Wa-
ssermelone und zum krönenden Abschluss,
im Garten, eine wunderbare Torte mit Kaffee.
Es blieb noch Zeit zum Plaudern und die eben
geschlossenen, harmonischen Bekanntschaf-
ten zu vertiefen.
So wie alles Schöne leider ein Ende hat,
mussten sich die beiden Circoli um 18 Uhr
verabschieden, da die Rückreise nach Apu-
lien noch einige Stunden Fahrt beanspruchte.
Es war für beide Circoli ein gefreutes Erlebnis
und man versprach sich, die Bekannt- und
Freundschaften weiter zu pflegen.
Maja Domanico-Held
Circolo Svizzero Cosentino
Con corno delle Alpi, torta-gelato “svizzera” e autentici “cevelats”
Festeggiato a Palermo un 1º Agosto
che “più svizzero di così non si può!”
Il sette agosto abbiamo festeggiato la nostra
Festa Nazionale, più svizzera di così, non si
può!!
Ci siamo ritrovati quasi tutti (25 persone) alla
fine della mattinata a Partinico, nella bella villa
dei nostri Soci Franco e Marie-Thèrèse, che ci
ricevono sempre con tanto affetto e simpatia.
Per questo li ringraziamo di cuore. Due nuove
coppie si sono unite a noi: i signori Ignoti e
Salamone. Speriamo di rivederli nelle nostre
prossime riunioni.
Dopo i saluti e le presentazioni, siamo passati
alla parte ufficiale della giornata, ascoltando
il discorso del Presidente della Confedera-
zione, quindi cantando l’inno nazionale e ter-
minando con la vendita dei distintivi del 1°
agosto. Dunque la prima sorpresa: il signor
Ignoti, italiano che ha lavorato in Svizzera e
sposato una svizzera di Delémont ci ha suo-
nato motivi con un corno delle alpi che si è
portato dalla nostra patria.
Quindi siamo passati a tavola per degusta-
re e apprezzare le squisite ricette preparate
dalle nostre svizzere. La seconda sorpresa
sono stati gli autentici “Cervelats” portati dal-
la nostra presidente, appena tornata da una
vacanza nella nostra madre-patria.
Simboli svizzeri autentici per la festa del 1º Agosto a Palermo.
Per finire in bellezza, il nostro socio Thomas
ha portato una splendida torta-gelato fatta a
bandiera svizzera!
Dopo tante chiacchiere, divertimento, gioia
e simpatia, ognuno ha ripreso la via di casa,
felice per la bella giornata passata in allegra
compagnia!
G.C.