Acquisizione e analisi dati-ambientali: gestione informatizzata di archivi digitali



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AREA N. 15: Pietra Parcellara




Localizzazione. Media Val Trebbia - ambito collinare - Comune di Travo

Habitat di particolare interesse faunistico: affioramenti rocciosi - querceti mesofili- impianti di conifere- praterie xeriche - cespuglieti - aree agricole eterogenee con spazi naturali

Fauna. Tra i rapaci nidificano Gheppio (Falco tinnunculus) e Sparviere (Accipiter nisus). Falco Pecchiaiolo (Pernis apivorus), Biancone (Circaetus gallicus), Poiana (Buteo buteo), Albanella minore (Circus pygargus), Astore (Accipiter gentilis) sono da considerarsi nidificanti probabili. Nidificanti certi sono specie di uccelli legati agli ambienti caldi e assolati caratterizzati da praterie aride, circostanti gli affioramenti, quali Tottavilla (Lullula arborea), calandro (Anthus campestris), Codirosso Spazzacamino (Phoenicurus ochruros), Sterpazzolina (Sylvia cantillans), sterpazzola (Sylvia communis), Averla piccola (Lanius collurio), Zigolo nero (Emberiza cirlus), Ortolano (Emberiza hortulana) e Strillozzo (Miliaria calandra). Sono ancora presenti due specie venatorie in netto declino su tutto il territorio: Starna (Perdix perdix) e Pernice rossa (Alectoris rufa). L’area ricade lungo una rotta migratoria secondaria del territorio provinciale e durante il passo è frequentata da Rapaci che sfruttano le correnti ascensionali, che si originano dall’affioramento roccioso.

Specie di prioritario interesse conservazionistico

UCCELLI nidificanti: Pernis apivorus, Circaetus gallicus, Circus pygargus, Accipiter gentilis, Accipiter nisus, Falco tinnunculus, Buteo buteo, Otus scops, Athene noctua, Perdix perdix, Alectoris rufa, Streptopelia turtur, Caprimilgus europaeus, Picus viridis, Picoides major, Jynx torquilla, Lullula arborea, Hirundo rustica, Anthus campestris, Saxicola torquata, Phoenicurus phoenicurus, Muscicapa striata, Lanius collurio, Emberiza hortulana.

MAMMIFERI: Sciurus vulgaris, Muscardinus avellanarius, Myotis daubentoni, Pipistrellus kuhli, Eptesicus serotinus.

Valore faunistico dell’area. L’area presenta ambienti diversificati e un contesto agricolo di tipo estensivo ricco di elementi di naturalità; frequenti sono alcune situazioni ecotonali di estrema importanza per la ricchezza faunistica. Alcune tipi ambientali hanno una composizione faunistica peculiare. L’ambiente rupestre rappresenta un habitat ad elevato numero di specie esclusive.


N. specie di Uccelli nidificanti

N. specie Uccelli nidificanti di interesse conservazionistico

N. specie Mammiferi di prioritario interesse conservazionistico

N. specie Uccelli acquatici e Rapaci svernanti censiti

Direttrice di migrazione

Crinali utilizzati dall’

avifauna migratoria


SIC

47

23

5



Secondaria





X



Valore faunistico: 8 Classe di valore: 1^ classe



Situazioni di degrado. Pascolo di capre sulle rupi; dissesto idogeologico diffuso; eccessiva incentivazione di rimboschimenti con conifere e infestazione di processionaria del pino; mancanza di controllo e regolamentazione dell’afflusso turistico-ricreativo particolarmente accentuato nelle stagioni primaverile ed estiva.

Interventi gestionali richiesti. Gli ambienti per la loro peculiarità e scarsa diffusione sul territorio dovrebbero essere lasciati alla loro naturale evoluzione, in alcune parti favorita ed accelerata con interventi mirati sulla vegetazione. In particolare occorre favorire la conversione degli impianti di conifere in associazioni autoctone. Una regolamentazione degli accessi all’area va prevista al fine di tutelare dal calpestio le zone particolarmente vocate dal punto di vista floristico ed evitare il disturbo ai siti riproduttivi di Rapaci e altre specie di interesse conservazionistico. Adeguati interventi di miglioramento ambientale sono da prevedersi a favore delle specie di interesse venatorio in declino (Starna e Pernice rossa).

AREA N. 16: Rocca d’Olgisio
Localizzazione. Media Val Tidone - ambito collinare - Comune di Pianello Val Tidone

Habitat di particolare interesse faunistico: affioramenti rocciosi- querceti mesofili- impianti di conifere- arbusteti- grotte e cavità - aree umide

Fauna. Le numerose cavità e piccole grotte scavate nella roccia offrono rifugio ad alcune specie di pipistrelli e agli Allocchi (Strix aluco). Le ripide pareti rocciose sono ideali siti di nidificazione per alcuni Rapaci diurni. Tra i rapaci sono da considerarsi nidificanti probabili: Falco Pecchiaiolo (Pernis apivorus) e Poiana (Buteo buteo).

Specie di prioritario interesse conservazionistico

UCCELLI nidificanti: Pernis apivorus, Buteo buteo, Falco tinnunculus, Strix aluco, Streptopelia turtur, Alauda arvensis, Caprimulgus europaeus, Picus viridis, Picoides major, Hirundo rustica, Phoenicurus phoenicurus, Saxicola torquata, Lanius collurio.

MAMMIFERI: Sciurus vulgaris, Muscardinus avellanarius, Rhinolophus hipposiderus, Myotis blythii, Eptesicus serotinus, Pipistrellus kuhlii, Hypsugo savii.

Valore faunistico dell’area. L’area presenta tipologie ambientali diversificate e un contesto agricolo di tipo estensivo ricco di elementi di naturalità; le aree boscate, anche se caratterizzate da una conduzione a ceduo, sono abbastanza diffuse originando interessanti situazioni ecotonali. Alcune tipologie ambientali hanno una composizione faunistica peculiare, con pochi elementi in comune con altre tipologie (praterie, boschi misti) e l’ambiente rupestre rappresenta un habitat ad elevato numero di specie esclusive.


N. specie di Uccelli nidificanti

N. specie Uccelli nidificanti di interesse conservazionistico

N. specie Mammiferi di prioritario interesse conservazionistico

N. specie Uccelli acquatici e Rapaci svernanti censiti

Direttrice di migrazione

Crinali utilizzati dall’

avifauna migratoria


SIC

31

13

7




Secondaria





X



Valore faunistico: 7 Classe di valore: 2^ classe



Situazioni di degrado. Rimboschimenti con specie alloctone, conduzione a ceduo dei querceti e taglio eccessivo della vegetazione.

Interventi gestionali richiesti. Miglioramenti boschivi con interventi mirati alla conservazione di esemplari arborei maturi e conversione dei cedui in alto fusto. Tutela della eterogeneità ambientale, conservazione di praterie e incolti. Monitoraggio dei Chirotteri e tutela dei siti di rifugio e riproduzione di specie di prioritario interesse conservazionistico.

AREA N. 17: Serpentini di Sassi Neri - M. Penice
Localizzazione. Media Val Trebbia, Alta Val Tidone - ambito montano - Comuni di Pecorara, Piozzano, Bobbio.

Habitat di particolare interesse faunistico. Affioramenti rocciosi - boschi misti e di conifere- faggete - zone umide - brughiere e praterie d’altitudine - praterie aride e arbusteti - aree agricole ricche di elementi naturali

Fauna. L’elevata diversità ambientale rende disponibili nicchie trofiche e riproduttive a diverse specie di fauna. Sono presenti specie di Uccelli legate agli ambienti prativi xerici, ai boschi e alle rupi. Nell’area si rinviene un’elevato numero di specie di Rapaci nidificanti: Pecchiaiolo (Pernis apivorus), Astore (Accipiter gentilis), Sparviere (Accipiter nisus), Biancone (Circaetus gallicus), lodolaio (Falco subbuteo), Gheppio (Falco tinnunculus) e Allocco (Strix aluco). L’Albanella minore (Circus pygargus) è da considerarsi nidificante probabile. Nell’area sono ancora presenti due specie venatorie in netto declino su tutto il territorio: Starna (Perdix perdix) e Pernice rossa (Alectoris rufa). L’ambito di M. Penice risulta vocato alla presenza del Lupo. Lungo il crinale M. Penice (1460 m)-M. Pietra di Corvo (1078 m) sono presenti punti strategici di passaggio dei migratori. Passo Penice (1145 m) risulta interessato da correnti migratorie anche se di entità non conosciuta (Piano Faunistico Venatorio di Pavia, 1995). Gli affioramenti rocciosi più elevati vengono inoltre utilizzati dalle specie ornitiche di maggiori dimensioni per sfruttare le correnti termiche attraverso le quali scendere verso i territori di pianura o riprendere quota per proseguire gli spostamenti lungo la dorsale appenninica.

Specie di prioritario interesse conservazionistico

UCCELLI nidificanti: Pernis apivorus, Accipiter gentilis, Accipiter nisus, Circaetus gallicus, Falco subbuteo, Falco tinnunculus, Strix aluco, Streptopelia turtur, Alectoris rufa, Perdix perdix, Alauda arvensis, Lullula arborea, Caprimulgus europaeus, Picus viridis, Picoides major, Hirundo rustica, Phoenicurus phoenicurus, Lanius collurio, Emberiza hortulana.

MAMMIFERI: Sciurus vulgaris, Muscardinus avellanarius.

Valore faunistico dell’area. L’area ricade in sezioni classificate ad elevato Valore Naturalistico Complessivo (Carta Regionale delle Vocazioni Faunistiche).

L’area presenta tipologie ambientali diversificate in un contesto a buon grado di naturalità e scarsa antropizzazione. Alcune tipologie ambientali (praterie, boschi misti) hanno una composizione faunistica peculiare. L’ambiente rupestre rappresenta un habitat ad elevato numero di specie esclusive. La presenza di Rapaci rari sul territorio provinciale ed esigenti in fatto di habitat testimonia una buona complessità nella comunità faunistica e la presenza di fitocenosi boschive mature.




N. specie di Uccelli nidificanti

N. specie Uccelli nidificanti di interesse conservazionistico

N. specie Mammiferi di prioritario interesse conservazionistico

N. specie Uccelli acquatici e Rapaci svernanti censiti

Direttrice di migrazione

Crinali utilizzati dall’

avifauna migratoria


SIC

30

19

2



secondaria


transito e sosta






Valore faunistico: 6 Classe di valore: 2^ classe





Situazioni di degrado. Impianti sciistici, calpestio dei pascoli e raccolta dei fiori a causa dell’ intensa fruizione turistico-ricreativa, bracconaggio.

Interventi gestionali richiesti. Sono da prevedersi monitoraggi e censimenti faunistici. Alcune zone necessitano di miglioramenti boschivi. Particolare tutela deve essere accordata alle formazioni forestali più mature, siti di nidificazione di specie di interesse conservazionistico. Previa individuazione dei siti di nidificazione dei Rapaci dovrebbero essere previste fasce di rispetto adeguate al fine di evitare l’avvicinamento eccessivo e il disturbo antropico. Idonei interventi di miglioramento ambientale devono essere predisposti a favore delle specie di interesse venatorio in declino (Starna, Pernice rossa) per incrementarne le popolazioni naturali relitte.
AREA N.18: M. Capra, M. Tre Abati, M. Armelio, M. S. Agostino

Localizzazione. Media Val Trebbia, dorsale Val Perino-Val Trebbia - ambito montano -Comuni di Coli e Farini d’Olmo

Habitat di particolare interesse faunistico. Affioramenti rocciosi - querceti mesofili- impianti di conifere - brughiere e praterie - zone umide - boschi ripariali- cavità artificiali

Fauna. La fauna legata all’ambiente rupestre e ai cespuglieti circostanti annovera tra gli uccelli Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros), Codirossone (Monticola saxatilis), Calandro (Anthus campestris), Rondine montana (Ptyonoprogne rupestris), Zigoli (Emberiza spp.), Ortolano (Emberiza hortulana), Culbianco (Oenanthe oenanthe), Fanello (Carduelis cannabina) e altri ancora. Tra i Rapaci, figurano come nidificanti specie rare e in pericolo di estinzione: Biancone (Circaetus gallicus), Astore (Accipiter gentilis), Lodolaio (Falco subbuteo), Falco pellegrino (Falco peregrinus). Sono da considerarsi nidificanti eventuali Falco Pecchiaiolo (Pernis apivorus) e Albanella minore (Circus pygargus). Alcuni Rapaci utilizzano come siti di nidificazione le arboree più mature all’interno di impianti di conifere. Gli ambienti umidi presenti sono siti di nidificazione per Germano reale (Anas platyrhynchos) e Porciglione (Rallus acquaticus), quest’ultima specie rarissima sul territorio piacentino, considerata vulnerabile e strettamente legata alle formazioni a canneto. Tra i mammiferi è da segnalare la presenza del Quercino (Eliomys quercinus) specie ad alto rischio di estinzione e il rinvenimento di un esemplare di Istrice (Hystrix cristata).

L’area è interessata da flussi migratori di un certo rilievo a scala provinciale particolarmente concentrati a Bivio S. Barbara (1148 m). La zona rappresenta anche uno dei principali siti provinciali di sosta e svernamento per la Beccaccia.



Specie di prioritario interesse conservazionistico

UCCELLI nidificanti: Circaetus gallicus, Accipiter gentilis, Accipiter nisus, Buteo buteo, Falco subbuteo, Falco tinnunculus, Falco peregrinus, Rallus acquaticus, Streptopelia turtur, Strix aluco, Caprimulgus europaeus, Picus viridis, Picoides major, Lullula arborea, Alauda arvensis, Hirundo rustica, Anthus campestris, Cinclus cinclus, Phoenicurus phoenicurus, Saxicola torquata, Monticola saxatilis, Muscicapa striata, Lanius collurio, Emberiza cia, Emberiza hortulana.

MAMMIFERI: Sciurus vulgaris, Eliomys quercinus, Muscardinus avellanarius, Hystrix cristata, Rhinolophus hipposideros, Pipistrellus kuhli, Pipistrellus pipistrellus, Eptesicus serotinus.

Valore faunistico dell’area. L’area ricade in sezioni classificate a massimo Valore Naturalistico Complessivo (Carta Regionale delle Vocazioni Faunistiche).



N. specie di Uccelli nidificanti

N. specie Uccelli nidificanti di interesse conservazionistico

N. specie Mammiferi di prioritario interesse conservazionistico

N. specie Uccelli acquatici e Rapaci svernanti censiti

Direttrice di migrazione

Crinali utilizzati dall’

avifauna migratoria


SIC

81

25

8






valico int. da rotte di migr.


X



Valore faunistico: 10 Classe di valore: 1^ classe



Situazioni di degrado. Attività ricreative non compatibili con le esigenze di tutela ambientale (fuoristrada, motocross). Eccessivo pascolo nei pressi delle zone umide a danno delle specie floristiche protette. Interventi di rimboschimento con specie alloctone. Conduzione a ceduo degli impianti selvicolturali autoctoni. Elevata pressione venatoria. Fenomeni di bracconaggio.

Interventi gestionali richiesti. Occorre programmare piani di monitoraggio e tutela delle specie di prioritario interesse conservazionistico. In particolare meritano particolare tutela i siti di nidificazione dei Rapaci. Il disturbo antropico e l’avvicinamento eccessivo ai nidi può essere evitato prevedendo opportune fasce di rispetto inaccessibili nel periodo riproduttivo e tramite opportuna regolamentazione degli accessi all’area e dei percorsi interni. Devono essere favoriti interventi di miglioramento ambientale quali: conservazione delle fitocenosi boschive più mature (miste e di conifere), miglioramenti boschivi nelle formazioni forestali autoctone, mantenimento dei prati-pascoli, tutela delle zone umide.

AREA 19: Roccia Cinque Dita
Localizzazione. Alta Val Nure - ambito montano - Comune di Farini D’Olmo

Habitat di particolare interesse faunistico: affioramenti rocciosi - bosco misto di latifoglie (querceti e faggete) - brughiere e praterie

Fauna. Nidificano uccelli legati agli ambienti caldi e assolati degli ambienti rupestri, quali Succiacapre (Caprimulgus europaeus), Prispolone (Anthus trivialis), Codirosso Spazzacamino (Phoenicurus ochruros), Averla piccola (Lanius collurio). Probabile nidificante è da considerarsi il Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula). Tra i Mustelidi sono state accertate le presenze di Tasso e Faina.

Specie di prioritario interesse conservazionistico

UCCELLI nidificanti: Lanius collurio, Caprimulgus europaeus.

MAMMIFERI: Pipistrellus kuhli, Pipistrellus, Hypsugo savii.

Valore faunistico dell’area. L’area ricade in sezioni classificate a massimo Valore Naturalistico Complessivo (Carta Regionale delle Vocazioni Faunistiche).


N. specie di Uccelli nidificanti

N. specie Uccelli nidificanti di interesse conservazionistico

N. specie Mammiferi di prioritario interesse conservazionistico

N. specie Uccelli acquatici e Rapaci svernanti censiti

Direttice di migrazione

Crinali utilizzati dall’

avifauna migratoria


SIC

12

2

3










X

Valore faunistico: 4 Classe di valore: 2^ classe



Situazioni di degrado. Non rilevate

Interventi gestionali richiesti. Protezione degli habitat da alterazione ambientali.

AREA N. 20: M. Aserei
Localizzazione. Crinale Val Trebbia - Val Nure, ambito montano - Comuni di Coli e Farini D’Olmo

Habitat di particolare interesse faunistico: affioramenti rocciosi - brughiere e praterie - querceti mesofili- impianti di conifere - zone umide- corsi d’acqua

Fauna. La fauna presenta strette analogie con quella rilevata nel vicino ambito di M. Capra-M. S. Agostino-M. Tre Abati (AREA 18) per la quale è stata fornita un’ampia documentazione nella scheda relativa. Nell’area nidificano Rapaci e specie legate agli ambienti caldi e assolati.

L’area è interessata da correnti migratorie di una certa rilevanza a livello provinciale. Il flusso migratorio segue il crinale Aveto-Nure e si rivela particolarmente concentrato nell’area circostante il rilevo di M. Aserei.

La zona rappresenta anche uno dei principali siti provinciali di svernamento per la beccaccia.

Specie di prioritario interesse conservazionistico

UCCELLI nidificanti: Accipiter gentilis, Accipiter nisus, Buteo buteo, Falco subbuteo, Strix aluco, Asio otus, Caprimulgus europaeus, Picus viridis, Picoides major, Lullula arborea, Alauda arvensis, Anthus campestris, Phoenicurus phoenicurus, Saxicola torquata, Monticola saxatilis, Lanius collurio, Emberiza cia, Alectoris rufa.

Valore faunistico dell’area. L’area ricade in sezioni classificate a massimo Valore Naturalistico Complessivo (Carta Regionale delle Vocazioni Faunistiche).


N. specie di Uccelli nidificanti

N. specie Uccelli nidificanti di interesse conservazionistico

N. specie Mammiferi di prioritario interesse conservazionistico

N. specie Uccelli acquatici e Rapaci svernanti censiti

Direttrice di migrazione

Crinali utilizzati dall’

avifauna migratoria


SIC

53

18









rilevante transito e sosta




Valore faunistico: 6 Classe di valore: 2^ classe





Situazioni di degrado. Pratica del motocross, eccesso di pascolo nelle zone umide, forte pressione venatoria, impianti silvicolturali a ceduo, interruzione delle dinamiche naturali.

Interventi gestionali richiesti. Gli ambienti per la loro peculiarità e scarsa diffusione sul territorio dovrebbero essere lasciati alla loro naturale evoluzione, in alcune parti favorita ed accelerata con interventi mirati sulla vegetazione. Gli interventi proponibili possono essere considerati i seguenti: controllo del pascolo con carichi equilibrati; regolamentazione della fruizione; applicazione di opportune forme di tutela per le specie di principale interesse e per l’avifauna migratoria; tutela degli ambienti umidi e della flora ad essi peculiare; protezione dal calpestio di quelle aree particolarmente vocate dal punto di vista floristico.

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